Sicuramente l'ambiente di sviluppo del kernel Linux non è tra i meno tossici. Bisogna avere un pelo sullo stomaco non indifferente, o evitare certi sviluppi, oppure, come successo con progetti come MySql o OpenOffice, avere la forza della comunità di allontanare certe persone, migrando in massa su un fork.<br />
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Di tutte le distribuzioni, storicamente (perché ormai non è più così da circa un decennio) Ubuntu è stata la distro preferita per via della sua semplicità d'installazione ed utilizzo, e l'ha messa nell'invidiabile posizione dominante. Di questa posizione Canonical se ne è approfittata imponendo scelte assolutamente non condivise, come snap, anziché coadiuvare lo sviluppo del software esistente.<br />
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Non mi meraviglierei per nulla se un domani la società annunciasse un nuovo server grafico o un nuovo kernel.<br />
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Il problema che vedo ovviamente non riguarda Canonical di per se, ma piuttosto l'elaborato della società all'interno di un mondo dichiaratamente open-source. E non che la licenza MIT non sia open-source, chiaramente, ma che potenzialmente chiude la strada a sviluppi condivisi, che sono alla base della forza vitale dei progetti open.