[SPAM E VIOLAZIONE PRIVACY] Incastrato Buongiorno.it

Oaichehai

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La società è quotata al Nuovo Mercato e al Nasdaq
L'accusa: "Ha violato la privacy di 450 mila persone"
Spamming e frode informatica; denuncia per "Buongiorno.it"
Potrebbe scattare una sanzione di 250 euro per ogni e-mail indesiderata arrivata agli utenti


MILANO - Frode informatica e violazione della privacy di 450 mila persone. Sono le accuse che la Guardia di finanza rivolge contro Buongiorno.it, società quotata al Nuovo Mercato e al Nasdaq americano, leader nel settore della pubblicità e della musica sul web. Sono stati denunciati il legale rappresentante, il responsabile del trattamento dei dati personali e la società stessa come persona giuridica. Questa operazione, coordinata dal pm milanese Gianluca Braghò, è la prima nel suo genere dall'entrata in vigore del nuovo Testo unico sulla privacy.

Buongiorno.it, secondo l'accusa, era stata incaricata di gestire, per conto di un'altra impresa online, il database degli iscritti a una newsletter abbinata a un noto sito internet. Dopo la risoluzione del contratto con il titolare del sito, la società tuttavia, secondo gli investigatori, ha continuato a utilizzare il sistema informatico di gestione del servizio di newsletter inviando migliaia di e-mail pubblicitarie agli abbonati senza averne chiesto il preventivo consenso facendo il cosiddetto spamming.

Ne è derivato, secondo l'accusa, un immediato e rilevante vantaggio, per il mancato pagamento degli introiti al titolare del sito internet e per la diffusione abusiva dei messaggi pubblicitari sulla propria attività. Al tempo stesso vi sono stati problemi per gli utenti che, in molti casi, si sono trovati nell' impossibilità di eliminare i messaggi non autorizzati dalla propria casella di posta elettronica e di cancellarsi dalla newsletter.

Gli elementi acquisiti sono stati comunicati dalle Fiamme gialle anche al Garante per la protezione dei dati personali che dovrà pronunciarsi sull'eventuale sanzione amministrativa a titolo di risarcimento danni (potrebbe trattatrsi di 250 euro per ogni comunicazione indesiderata).

L'inchiesta prosegue. Buongiorno.it gestisce infatti altri database contenenti i dati personali di quasi 50 milioni di utenti italiani e stranieri, iscritti a varie newsletter. Ora si punta a verificare eventuali ulteriori violazioni alla normativa sulla privacy.


Fonte della Notizie, Repubblica.it
 

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