Se lo smartphone impiega tempo a cambiare è perché, con tutta probabilità, ha raggiunto l'apice del suo sviluppo ed è difficile migliorarlo. Perché nessuno ha migliorato oggetti come le forchette o i libri? Perché, nella loro essenzialità, sono fatti per un solo compito e, nella forma in cui sono pensati, lo realizzano al meglio. Ora, ragionate sullo smartphone: un rettangolo nero, discretamente robusto perché fatto col metallo ma anche delicato perché il vetro serve per fare funzionare al meglio il display (che usiamo con le dita perché è il modo più facile ed immediato, niente pennino o similia come su certi telefoni di vent'anni fa) che, una volta acceso, dà accesso all'interfaccia proprietaria che dovrebbe essere considerata, a tutti gli effetti, parte dell'esperienza hardware perché modifica sostanzialmente il fronte del rettangolo nero. Quando si guarda al design degli smartphone, a tutto tondo, vorrei si guardasse anche all'interfaccia proprietaria: non si può continuare a considerare il design della UI come una cosa distinta.
Detto questo, prendiamo i pieghevoli: li apri e che fanno? Sono smartphone tradizionali oppure mini, se li usi chiusi. Nothing ha aggiunto un display inutile sul retro ed un tasto sul lato: niente che non si fosse già visto, anche se l’Essential Space è proprio una bella trovata. I trifold non si distanziano molto dai semplici pieghevoli; gli smartphone da gaming possono aggiungere anche tasti capacitivi e ventole ma rimangono pur sempre un display con uno chassis in vetro/metallo. Gli smartphone possono diventare oggetti interessanti ma non nel design (che ha già dato perché ha raggiunta la sua compiutezza). Forse in futuro si potrà modificare qualcosa, forse si ritornerà a pensare alla modularità, ma il paradigma concettuale dello smartphone rimarrà quello. Diversamente, invece, le funzioni possono riservarci ancora grandi sorprese (al netto dell'ulteriore sviluppo harware di tutto il SOC: CPU, NPU ed ISP, soprattutto) e rendersi integrabili maggiormente con la nostra vita. Credo che il vero successo di uno smartphone non sia farsi notare o essere divertente ma essere talmente utile e così banale da passare inosservato e diventare quasi invisibile: il concetto che Humane e Rabbit cercavano di perseguire. Speriamo qualcuno ci riesca prima o poi.