- 14,067
- 7,617
- CPU
- Intel Core I7 4930K @4.5GHz
- Dissipatore
- EKWB supremacy nickel
- Scheda Madre
- ASUS Rampage IV Black Edition
- HDD
- OCZ vertex 4 512GB | WD RE4 Enterprise Storage 2TB
- RAM
- 16GB Corsair Dominator Platinum 2133MHz cas9 OC @2400MHz 9-11-11-31-2 1.65V
- GPU
- 2-way SLI GTX 780Ti DirectCUII OC
- Audio
- TEAC UD-503 MUSES + HiFiMan HE-560 V2 + Anaview AMS1000 + Tannoy Revolution XT8F
- Monitor
- ASUS VG278HR 144Hz 3D 1920x1080p
- PSU
- Corsair AX1200i Fully sleeved red
- Case
- Corsair Graphite 760T Arctic White
- Periferiche
- Corsair K95 | Steelseries Rival
- OS
- windows 10 Pro
SHARKOON B1
Come al solito inizio la recensione con i ringraziamenti: il grazie più grande, e l’unico vero motivo per cui son qui a scrivere questa recensione, va a @Falco75, che mi ha mandato le cuffie in questione da testare, speditegli a sua volta da Sharkoon che ringrazio per averci fornito il materiale.Voglio iniziare con la B1, che mi ha incuriosito non poco, lo ammetto, fin da quando falco me ne ha parlato per la prima volta. È un nuovo modello di sharkoon, un headset da gaming di cui riporto innanzi tutto le specifiche tecniche:
Generale:
Tipo: Cuffie stereo con microfono
Tipo di cuffie: Circumaurali
Connettore: TRRS/Jack stereo
Controlli in linea: ✓
Peso senza cavo: 320 g
Specifiche tecniche delle cuffie:
Diametro altoparlante: 40 mm
Impedenza: 32 Ω
Risposta in frequenza: 20 Hz - 20.000 Hz
Sensibilità: 103 dB ± 3 dB
Potenza massima: 100 mW
Controllo del volume: Controlli in linea
Specifiche del microfono:
Direzione: Unidirezionale
Impedenza: 2,2 kΩ
Risposta in frequenza: 50 Hz - 10.000 Hz
Sensibilità: -40 dB ± 2 dB
Microfono rimovibile: ✓
Microfono flessibile: ✓
Tasto Muto: Controlli in linea
Cavi e connettori:
Cavo modulare: ✓
Lunghezza totale del cavo 1x jack stereo da 3,5 mm (TRRS): 110 cm
Lunghezza totale del cavo 2x jack stereo da 3,5 mm: 255 cm
Connettore placcato in oro: ✓
Contatti TRRS: CTIA
Compatibilità:
PC/Notebook: ✓
Tablet/Smartphone/Lettori MP3/Notebook (TRRS): ✓
PlayStation 4: ✓
XBox One: ✓
Tipo: Cuffie stereo con microfono
Tipo di cuffie: Circumaurali
Connettore: TRRS/Jack stereo
Controlli in linea: ✓
Peso senza cavo: 320 g
Specifiche tecniche delle cuffie:
Diametro altoparlante: 40 mm
Impedenza: 32 Ω
Risposta in frequenza: 20 Hz - 20.000 Hz
Sensibilità: 103 dB ± 3 dB
Potenza massima: 100 mW
Controllo del volume: Controlli in linea
Specifiche del microfono:
Direzione: Unidirezionale
Impedenza: 2,2 kΩ
Risposta in frequenza: 50 Hz - 10.000 Hz
Sensibilità: -40 dB ± 2 dB
Microfono rimovibile: ✓
Microfono flessibile: ✓
Tasto Muto: Controlli in linea
Cavi e connettori:
Cavo modulare: ✓
Lunghezza totale del cavo 1x jack stereo da 3,5 mm (TRRS): 110 cm
Lunghezza totale del cavo 2x jack stereo da 3,5 mm: 255 cm
Connettore placcato in oro: ✓
Contatti TRRS: CTIA
Compatibilità:
PC/Notebook: ✓
Tablet/Smartphone/Lettori MP3/Notebook (TRRS): ✓
PlayStation 4: ✓
XBox One: ✓
La trovo una cuffia veramente interessante e ben studiata, come si può notare non è il classico headset da gaming ma punta ad essere una cuffia versatile e utilizzabile con qualunque dispositivo in qualunque situazione, e questo è un altro dei suoi punti di forza. Aspetti progettuali come il microfono staccabile, il cavo TRRS da 1,1 metri e il padiglione di tipo chiuso la rendono infatti papabile anche per un uso in mobilitá, ad esempio. Anche il design serio e pulito contribuisce a poterci uscire di casa senza essere passato per un idiota. Dell’aspetto costruttivo ne parleremo più avanti in un paragrafo dedicato. Le specifiche tecniche ci dicono che tutto sommato è una cuffia facilmente pilotabile da qualunque oggetto dotato di un’uscita per cuffie, 32 ohm e 103dB di sensibilitá sono un carico piuttosto facile, tuttavia per giudicarne il suono l’ho collegata tramite un adattatore da 6.35mm al mio TEAC UD-503, il dac/amp flagship dell’azienda, per vedere fino a dove si può spingere; decisamente overkill, ma attualmente è il sistema che uso per ascolto. Sempre le specifiche ci dicono che la risposta in frequenza delle cuffie dovrebbe coprire l’intero range udibile mentre quella del microfono si ferma a 10kHz, cosa abbastanza normale anche in headset di più alto livello, comunque più che sufficienti a garantire una comunicazione pulita (si ricorda che in una chiamata al cellulare la massima frequenza trasmissibile è di 3.4kHz, ad esempio) Passiamo quindi a parlare del
PACKAGING
Davvero curato, aperta la robusta scatola di cartone salta fuori un solido e robusto contenitore in plastica rivestita in stoffa a base di nylon dove poterla riporre, altro indizio che la cuffia non è il classico headset. La qualitá di questa confezione è incredibile per soli 60€, non ho mai visto nessun’altra cuffia in questa fascia di prezzo essere dotata di una scatola cosí bella, e di cuffie vi assicuro, ne ho viste. Aprendo anche questa tramite l’apposita cerniera sul lato si accede finalmente alle cuffie, ben riposte al loro interno nella sagoma della custodia, che ha anche la sagoma portacavo, quella per il microfono e una rete per mettere degli accessori. All’interno di un sacchettino in plastica si trova invece il cavo di prolunga/sdoppiamento, essenziale per dividere il jack singolo TRRS in due TRS (rispettivamente cuffie e microfono) in modo da permettere il funzionamento anche con un computer e non solo con un telefono, un pc portatile o il pad della PS4 con ingresso/uscita cuffie/mic mista.
QUALITÁ COSTRUTTIVA
Davvero molto molto alta considerato il prezzo. La plastica opaca è piacevole al tatto ed è solida, viene usato anche il metallo per la parte terminale dell’archetto, dove c’è la regolazione dello stesso. I pad e l’archetto sono in similpelle imbottita, molto morbida e anche qui, l’impressione è che siano stati usati materiali di qualitá. Non fatevi ingannare dalla (finta) griglia sul retro del padiglione, è una cuffia chiusa pertanto i fori sono finti e sono solo di bellezza, anche qui è stato usato l’alluminio. Il cavo è telato (sia quello collegato permanentemente alla cuffia che l’estensione sdoppiatrice), con un peso giusto e di ottima qualitá, la terminazione è in plastica piena con i contatti placcati in oro a protezione dall’ossidazione. Un po’ troppo leggero forse il controllo in linea, che non sembra dei più robusti, su cui è presente una rotella per regolare il volume e uno slide per attivare o disattivare il microfono, nella foto ho riportato un confronto tra il cavo della Sennheiser PC363D (a destra) e i due cavi della sharkoon (centro e sinistra). Rispondo a quelli che su youtube dicono “i controlli li preferisco sulla cuffia e non sul cavo”: Vi ricordo che questo non è solo un headset, non vi sembrerebbe ridicolo girare per strada con un controllo microfono e volume sul padiglione? Per motivi estetici è stato spostato sul cavo, e sinceramente lo apprezzo più li che sulla cuffia. Per quanto riguarda il microfono viene giá fornito con un filtro da posizionare sopra in gommapiuma, l’asta è composta da un tubo flessibile sempre qualitativamente molto buono che lavora con lo stesso principio delle cannucce da bibita, pertanto una volta posizionato rimane al suo posto e non tende con il tempo a ritornare nella posizione originaria di fabbrica.
COMODITÁ
Qui ho riscontrato qualche leggero problema. Chiariamo, la cuffia in sé è comoda per via dei materiali morbidi, del peso nella norma e per una pressione sull’orecchio non eccessiva, ma i pad sono troppo poco profondi e le orecchie toccano facilmente la rete a protezione del driver. Le orecchie in una cuffia circumaurale devono essere contenute all’interno del pad e non devono toccare il fondo, qui contenute lo sono ma lo stesso non si può dire per la profonditá. Per il resto, anche i portatori di occhiali come me non hanno avuto altri problemi. Sarebbe stato bello se fosse stato adottato un sistema a pad intercambiabili per giocare un po’ con il comfort. L’uso della pelle contribuisce a tenere al caldo le orecchie, ora siamo in inverno, ma d’estate suppongo faccia sudare, cosa comunque comune a gran parte delle chiuse che adottano la pelle come materiale per i pads. Grande peccato anche il fatto che i pads non possano ruotare su se stessi per adattarsi all’angolazione della testa e garantire una migliore tenuta, ma posso capirlo data la fascia di prezzo.
UTILIZZO IN GAME
Chi mi conosce sa che ormai non gioco quasi piú, la mia passione principale è l’ascolto musica, peró ne ho rispolverato qualcuno dai meandri dell’hard disk che, seppur non recentissimi, mi hanno permesso di valutare le condizioni in gioco. Il primo è stato quello su cui probabilmente uno o due anni fa ho trascorso più ore in assoluto, colpa anche del fatto che è un gioco lentissimo nella progressione: War Thunder. Il contatore di Steam segna 1090 ore attualmente, lo conosco un po’ meglio delle mie tasche. L’ho scelto perché, oltre al fatto che era uno dei miei giochi preferiti, è quello che probabilmente è più realistico di tutti: ambientato nella seconda guerra mondiale con mezzi anche della guerra fredda (ormai riaprendolo ho visto che sono stati aggiunti veicoli anche degli anni ’70) è più corretto definirlo un simulatore, dotato di un realismo impressionante (uno dei pochi giochi a non avere hitpoints ma a calcolare il danno attraverso un complesso sistema fisico che tiene conto dei vari moduli del carro), è uno dei pochi ad avere dei suoni reali, cioè realmente registrati dai rispettivi carri veri, dove possibile. Qui la cuffia offre un soundstage largo il giusto e un imaging tutto sommato accurato, tanto che si può sempre individuare la posizione del nemico e degli alleati tranquillamente e senza alcun problema, non vi è mai la sensazione di chiuso, se siamo in un campo aperto la sensazione rimane quella di un campo aperto. Si presta anche bene alla simulazione del surround tramite software di terze parti come il razer surround software, che gli permettono di ampliare la scena sonora che diventa cosí di più ampio respiro. L’altra prova l’ho fatta in Battlefield 4, altra serie su cui ho perso abbastanza tempo. Provate su due mappe a mio parere salienti, che sono Operazione Prigione e Operazione Whiteout (dal DLC final stand o nel mio caso, da premium): Anche qui nessun problema a spottare il nemico e la direzione degli spari anche da lontano, con prestazioni per quanto riguarda il posizionamento non lontane da quelle della Sennheiser PC363D. Ultimo test l’ho voluto fare in uno dei giochi a mio parere più belli che siano in assoluto mai stati creati: Dead Space. Lo ammetto, sono un fan sfegatato delle avventure di Isaac Clarke, ho tutta la trilogia compreso il DLC del terzo capitolo nonché il gioco da cellulare. Qui a differenza dei giochi scelti in precedenza si punta tutto sul colpo di scena, sull’infarto che ti deve venire quando salta fuori il “necromorfo” dalle griglie di aerazione e ti piomba in testa, ad esempio. Serve dinamica per questo, e ne serve parecchia, per rendere il tutto estremamente realistico. Qui le prestazioni vanno bene, nel senso che una volta che sei preso dal gioco l’infarto ti viene lo stesso, ma la questione infarto per un suono estremamente realistico è una cosa che sono riuscito ad avere solo con la HiFiman HE-560 e nemmeno con la PC363D, che comunque rimane solo leggermente sopra la Sharkoon (pertanto, una performance di ottima qualitá complessivamente).
MICROFONO
Essendo dotata di microfono, seppur staccabile, mi sembra opportuno scrivere due righe anche su questo. Come giá detto in precedenza i 10kHz di limite massimo sono più che sufficienti per garantire una comunicazione limpida e pulita, se lo scopo del microfono deve essere quello di permettere la comunicazione, si va sul sicuro perché funziona bene, almeno al pari di un microfono a clip da 10€ di quelli che consigliamo spesso in abbinata alle cuffie hifi. Se lo scopo è invece una registrazione professionale per youtube, il mio consiglio rimane sempre quello di munirsi di un mic da tavolo a condensatore, che offre una qualitá sicuramente migliore.
SUONO
Eccoci arrivati dunque alla sezione tanto temuta da tutti gli headset, il comportamento in musica. Fondamentale è stata la possibilitá di collegare al Teac sia le HD598 che le B1 con apposito riduttore, cosí da averle “suonanti” entrambe allo stesso tempo e poter fare un confronto A/B diretto ed immediato, perché si sa, la memoria uditiva è veramente breve. Tutte le tracce sono in FLAC 44.1kHz/16 bit almeno, ma questo era sottinteso. Molti headset hanno bassi eccessivi per rendere al meglio le esplosioni ma che con la musica non ci azzeccano molto, altri semplicemente suonano male perché non sono stati progettati per lo scopo. Faccio presente che nel giudizio del suono non parlo in maniera assoluta, quello lo si può fare con cuffie da 1000€ in su, tutti i giudizi sono rapportati al prezzo di vendita e alla concorrenza. Le Sharkoon rientrano nella fascia di cuffie che si comportano bene, tanto che penso che siano state progettate non con l’idea dell’headset in testa quanto di cuffia multiuso adatta anche alla musica, non risentono molto del burn in, ma comunque una decina di ore è sempre meglio lasciarle andare prima di giudicare. In linea di massima il bilanciamento è V shaped, con un rolloff leggero ma comunque percettibile intorno ai 14-15kHz, dove poi inizia la decrescita della risposta fino ai 20kHz, limite massimo di queste cuffie, sensibilmente attenuato. Direi che non c’è da preoccuparsi, anche le audio technica ATH M50x presentano questo rolloff e nella fascia sub 150 a parte le beyerdynamic e le shure, tutte le altre cuffie non arrivano manco per idea a 20kHz in una maniera che, sebbene ancora lontana dall’essere lineare, sia apprezzabile. Ne risulta comunque un suono godibile, i medioalti sono quelli in cui rende meglio, con una riproduzione abbastanza ricca di dettaglio delle voci e del cantato, il rolloff non influenza comunque più di tanto la resa degli alti e anche le chitarre elettriche rimangono ben riprodotte. I bassi sono quella parte dello spettro dove ha un po’ più di difficoltá: ci sono probabilmente 2dB in più rispetto alle HD598, ma in alcuni casi tendono ad andare fuori fuoco e tendono a diventare leggermente opachi, la HD598 seppur non molto distante qui ha la meglio, anche per quanto riguarda la velocità di risposta all’impulso. Ricapitolando dunque:
Alti: precisi e puliti fino a 14kHz, dopodiché iniziano a scendere. Il profilo è a V, quindi gli alti sono leggermente in risalto sui medi. In nessun caso risultano comunque brillanti o stridenti, nemmeno in caso di cattive registrazioni.
Medi: Leggermente retrocessi, vengono comunque riprodotti bene senza risultare affaticanti, buono il dettaglio che portano. Se confrontati alla neutralitá le voci suonano un po’ piú “nasali”, ma questo è dovuto al bilanciamento a V (notato ad esempio in Your Song di Elton John, confrontando il timbro della voce con i miei diffusori Tannoy Revolution XT8F che sono neutri e lineari, la voce risultava su un registro leggermente più alto e più nasale). Se uno non ha un riferimento di linearitá a cui rifarsi o ad una esibizione dal vivo, non credo noti nulla di strano.
Bassi: Presenti in 1-2dB in più rispetto alla linearitá, l’estensione in basso è comunque simile a quella delle HD598, cosí come l’impatto. Ogni tanto tendono a sfocarsi, soprattutto in tracce dense, ma il kick rimane comunque buono seppur anche qui, essendo al margine dello spettro, c’è un roll-off sui sub-bassi a partire dai 35-40Hz che non permette quella sensazione di basso viscerale, abbastanza normale comunque per la fascia di prezzo.
Soundstage e imaging: Per una cuffia chiusa, direi nella media. Leggermente più ristretto rispetto alla DT770 pro ma comunque abbastanza ampio da non far sembrare un’orchestra un quartetto da camera. Anche l’imaging è preciso quanto basta per localizzare discretamente bene gli strumenti, rende bene in ambito da gioco.
Dettaglio: anche qui direi buono, paragonabile a quello di una audio technica ATH M30x.
USO IN MOBILITÁ
Collegandole ad un Oneplus One non ho riscontrato particolari problemi nel pilotaggio e il volume massimo è sempre stato largamente sufficiente. Visto i parametri elettrici e calcolatrice alla mano infatti, si evince che per ottenere 110dB SPL bisogna fornire 5mW di potenza, suddivisi in 12.5mA e 0.4V RMS, valori che in genere un telefono riesce sempre a fornire. L'isolamento fornito é buono, il che permette anche di isolarsi ed evitare che gli altri ascoltino quello che c'é in riproduzione. C'é un leggero leak del suono comunque, quindi eviterei di usarla in una biblioteca (non é il mio caso, visto che non riesco a studiare con la musica, ma c'é anche chi lo fa)
CONCLUSIONI
Sharkoon si è data da fare, e si vede. La cuffia è ben fatta, suona bene per il prezzo e viene dotata di una borsa per il trasporto bella. Se cercate una cuffia tuttofare con microfono in questa fascia, è sicuramente una ottima scelta. Le valutazioni (sempre rapportate al prezzo) sono espresse in decimi e sono:
Qualitá costruttiva e dotazioni: 9.5
Facilitá di pilotaggio: 10
Comoditá: 7
Microfono: 7
Comportamento in game: 8.5
Comportamento con musica: 8