Come promesso tempo fa, scriverò di seguito un mio parere ponderato riguardo le due cuffie in questione.
Premetto che la mia conoscenza è limitata e darò giudizi personali e quindi pienamente non condivisibili. :sisi:
Aggiungo che tutto ciò che segue riguarda strumentazione hi-fi, escludendo ogni prodotto "gaming".
Detto questo, ci tengo ad esprimere il mio punto di vista riguardo una questione che per me è centrale (in questo campo soprattutto):
ogni suono, melodia e nota può essere percepita e gustata in modi totalmente diversi; riuscire ad immedesimarsi e sentire l'emozione di chi suona può essere fondamentale per cogliere le vere sfaccettature e particolarità, che personalmente reputo meno tecniche e più personali, quasi caratteriali.
Lo stesso si potrebbe dire per uno strumento, per un impianto valvolare e per una semplice cuffia...
Ognuna di esse ha una propria "personalità" , e per come riguarda le persone, ci sono tipi che ci vanno più o meno a genio... Nulla di oggettivo.
Personalmente trovo davvero affascinante scoprire come la stessa musica possa suonare in modi totalmente diversi a seconda del tipo di ascolto, a seconda del proprio stato emotivo e mentale, ed ogni volta sentire sensazioni ed emozioni nuove.
Quello che ho provato in questo periodo potrei riassumerlo con le poche righe appena scritte.
Da quando ho riscoperto il piacere dell'ascolto capita di passare serate semplicemente ad ascoltare.. la musica, ahi noi è un arte troppo spesso sottovalutata, ritenuta ormai un riempimento, un sottofondo di vite sempre più frenetiche, sempre più dirette verso un punto, e meno attente a godersi il percorso.
Il mio ascolto è stato perciò più di "spirito" che di orecchio, tuttavia ci sono delle differenza tecniche importanti di cui vi parlerò.
Per avere una base qualitativa di buon livello ho usato le seguenti configurazioni:
per musica: foobar2000 + wasapi
per video/film: MPC-HC + LAV + reclock audio renderer
La scheda audio che utilizzo è la Creative SoundBlaster Z.
---------------------------
La SB Z ha una bella funzione che attiva il surround virtuale e incrementa alti e bassi, ottima per giochi e film, parzialmente dannosa per la musica.
Questo perchè le tracce registrate in stereo hanno una spazialità ed un'identità precisa e cambiamenti in questo senso non farebbero altro che stravolgerle.
Il discorso vale soprattutto per generi "aperti" e con un importante spazio scenico, meno con musica elettronica o house (non sempre)..
---------------------------
Tra le due cuffie, la prima che ho provato è stata la Superlux. La prima volta, con un sintoamplificatore Denon con un CD dei Pink Floyd.
Il primo impatto fu sconcertante, per uno che veniva da ben altri tipi di ascolti più "casual"..
Il suono veniva fuori limpido e preciso, quasi tagliente, molto netto. Ogni suono era distinguibile e preciso, ogni frequenza suonava una propria musica e non si mischiava con le altre.. Mi ricordavano le Adam nello studio di mio padre. Casse spettacolari e molto precise, meno adatte ad ascolti prolungati ma perfette per percepire ogni dettaglio. La sensazione fu simile.
Questo è più o meno ciò che provai con le Superlux, mi pareva di avere due bei monitor potenti alle orecchie. Mi ascoltai metà delle tracce di Pulse prima di posare e rimettere le cuffie nella scatola.
Le riaprii la sera stessa e, una volta montata la scheda audio nel pc, le ricollegai. Riaprii dei pezzi che mi piacevano particolarmente e mi misi ad ascoltarli; per giorni ascoltai musica di ogni genere e ogni giorno mi rendevo conto che, rodandole, il suono diventava sempre più morbido e sempre meno "faticoso" da gestire.
Cuffie splendide, con frequenze decise e potenti, con però un solo difetto, di cui mi resi conto nel momento in cui provai le Sennheiser HD518, ovvero la dimensione del soundstage, molto più limitata di queste ultime.
Fisicamente le due cuffie sono molto diverse, le Superlux sono semi aperte mentre le Sennheiser sono aperte, e questo lo si nota già dal padiglione esterno.
Questo comporta una grande differenza nella percezione del soundstage.
Nelle prime, la scena è più intima e vicina alle orecchie tuttavia la spazialità e la posizione degli strumenti rimane ottima, non si rischia mai di mischiarli.
Per le seconde la questione è differente, a mio avviso spazialmente "enormi", certi suoni sembra provengano realmente da palchi o da folle lontane.
Sensazione stupenda per generi come la classica o per ascolti live che paiono davvero alla distanza reale, con una scena sonora davvero credibile.
Le Sennheiser hanno dalla loro una riproduzione più calda e scura, meno faticosa nei lunghi ascolti ma anche meno dettagliata.
Si tratta di due ottime cuffie con due animi profondamente differenti e posso dire di amarle entrambe, ognuna per le proprie caratteristiche.
Da un punto di vista personale di "cuore" non potrei scegliere un vincitore, ma a livello tecnico si possono riassumere delle caratteristiche:
B/M/A: sulle frequenze si comportano diversamente: entrambe le cuffie sono presenti anche se le Superlux suonano più decise sui bassi e sugli alti, che risultano anche più taglienti. In generale le Superlux sono più cristalline e risaltano meglio lo spettro generale.
Soundstage: Ottimo il posizionamento degli strumenti per le Superlux ma piccola la scena sonora. Suona tutto più intimo e ravvicinato. Le Sennheiser hanno una scena molto grande ma sento meno distinzione sulle posizioni rispetto alle Superlux.
Ascolto prolungato: le Sennheiser sono molto piacevoli per ascolti prolungati, non stancano. Le Superlux dopo un po' stancano per via del suono più netto e cristallino.
Ascolto analitico: le Superlux sono ottime per gustarsi un pezzo nei particolari e sparare a tutto volume una traccia di musica elettronica.. dico una perché poi fanno male le orecchie. :asd:
Comodità: ho trovato il padiglione delle Sennheiser più grande e spazioso, si percepisce anche solo indossandole che si tratta di una cuffia aperta. Le trovo mediamente più comode delle Superlux che reputo comunque delle cuffie piacevoli da indossare.
Come dicevo, ogni cuffia si sposa con musiche, momenti e stati d'animo differenti.
Per un ascolto serale rilassato consiglierei le Sennheiser, per via del loro carattere pacato e piacevole, mentre per momenti e generi intensi non potrei che dire Superlux.
Mi reputo fortunato perché, nonostante siano posizionabili nella stessa fascia di mercato (come qualità), sono cuffie molto diverse ed offrono due esperienze di ascolto.
Spero di non aver annoiato nessuno con questo papiro, perché io, con la giusta musica, non mi sono annoiato a scriverlo :)
Grazie a chi è arrivato fino a qui! :thanks:
:birra:
Premetto che la mia conoscenza è limitata e darò giudizi personali e quindi pienamente non condivisibili. :sisi:
Aggiungo che tutto ciò che segue riguarda strumentazione hi-fi, escludendo ogni prodotto "gaming".
Detto questo, ci tengo ad esprimere il mio punto di vista riguardo una questione che per me è centrale (in questo campo soprattutto):
ogni suono, melodia e nota può essere percepita e gustata in modi totalmente diversi; riuscire ad immedesimarsi e sentire l'emozione di chi suona può essere fondamentale per cogliere le vere sfaccettature e particolarità, che personalmente reputo meno tecniche e più personali, quasi caratteriali.
Lo stesso si potrebbe dire per uno strumento, per un impianto valvolare e per una semplice cuffia...
Ognuna di esse ha una propria "personalità" , e per come riguarda le persone, ci sono tipi che ci vanno più o meno a genio... Nulla di oggettivo.
Personalmente trovo davvero affascinante scoprire come la stessa musica possa suonare in modi totalmente diversi a seconda del tipo di ascolto, a seconda del proprio stato emotivo e mentale, ed ogni volta sentire sensazioni ed emozioni nuove.
Quello che ho provato in questo periodo potrei riassumerlo con le poche righe appena scritte.
Da quando ho riscoperto il piacere dell'ascolto capita di passare serate semplicemente ad ascoltare.. la musica, ahi noi è un arte troppo spesso sottovalutata, ritenuta ormai un riempimento, un sottofondo di vite sempre più frenetiche, sempre più dirette verso un punto, e meno attente a godersi il percorso.
Il mio ascolto è stato perciò più di "spirito" che di orecchio, tuttavia ci sono delle differenza tecniche importanti di cui vi parlerò.
Per avere una base qualitativa di buon livello ho usato le seguenti configurazioni:
per musica: foobar2000 + wasapi
per video/film: MPC-HC + LAV + reclock audio renderer
La scheda audio che utilizzo è la Creative SoundBlaster Z.
---------------------------
La SB Z ha una bella funzione che attiva il surround virtuale e incrementa alti e bassi, ottima per giochi e film, parzialmente dannosa per la musica.
Questo perchè le tracce registrate in stereo hanno una spazialità ed un'identità precisa e cambiamenti in questo senso non farebbero altro che stravolgerle.
Il discorso vale soprattutto per generi "aperti" e con un importante spazio scenico, meno con musica elettronica o house (non sempre)..
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Tra le due cuffie, la prima che ho provato è stata la Superlux. La prima volta, con un sintoamplificatore Denon con un CD dei Pink Floyd.
Il primo impatto fu sconcertante, per uno che veniva da ben altri tipi di ascolti più "casual"..
Il suono veniva fuori limpido e preciso, quasi tagliente, molto netto. Ogni suono era distinguibile e preciso, ogni frequenza suonava una propria musica e non si mischiava con le altre.. Mi ricordavano le Adam nello studio di mio padre. Casse spettacolari e molto precise, meno adatte ad ascolti prolungati ma perfette per percepire ogni dettaglio. La sensazione fu simile.
Questo è più o meno ciò che provai con le Superlux, mi pareva di avere due bei monitor potenti alle orecchie. Mi ascoltai metà delle tracce di Pulse prima di posare e rimettere le cuffie nella scatola.
Le riaprii la sera stessa e, una volta montata la scheda audio nel pc, le ricollegai. Riaprii dei pezzi che mi piacevano particolarmente e mi misi ad ascoltarli; per giorni ascoltai musica di ogni genere e ogni giorno mi rendevo conto che, rodandole, il suono diventava sempre più morbido e sempre meno "faticoso" da gestire.
Cuffie splendide, con frequenze decise e potenti, con però un solo difetto, di cui mi resi conto nel momento in cui provai le Sennheiser HD518, ovvero la dimensione del soundstage, molto più limitata di queste ultime.
Fisicamente le due cuffie sono molto diverse, le Superlux sono semi aperte mentre le Sennheiser sono aperte, e questo lo si nota già dal padiglione esterno.
Questo comporta una grande differenza nella percezione del soundstage.
Nelle prime, la scena è più intima e vicina alle orecchie tuttavia la spazialità e la posizione degli strumenti rimane ottima, non si rischia mai di mischiarli.
Per le seconde la questione è differente, a mio avviso spazialmente "enormi", certi suoni sembra provengano realmente da palchi o da folle lontane.
Sensazione stupenda per generi come la classica o per ascolti live che paiono davvero alla distanza reale, con una scena sonora davvero credibile.
Le Sennheiser hanno dalla loro una riproduzione più calda e scura, meno faticosa nei lunghi ascolti ma anche meno dettagliata.
Si tratta di due ottime cuffie con due animi profondamente differenti e posso dire di amarle entrambe, ognuna per le proprie caratteristiche.
Da un punto di vista personale di "cuore" non potrei scegliere un vincitore, ma a livello tecnico si possono riassumere delle caratteristiche:
B/M/A: sulle frequenze si comportano diversamente: entrambe le cuffie sono presenti anche se le Superlux suonano più decise sui bassi e sugli alti, che risultano anche più taglienti. In generale le Superlux sono più cristalline e risaltano meglio lo spettro generale.
Soundstage: Ottimo il posizionamento degli strumenti per le Superlux ma piccola la scena sonora. Suona tutto più intimo e ravvicinato. Le Sennheiser hanno una scena molto grande ma sento meno distinzione sulle posizioni rispetto alle Superlux.
Ascolto prolungato: le Sennheiser sono molto piacevoli per ascolti prolungati, non stancano. Le Superlux dopo un po' stancano per via del suono più netto e cristallino.
Ascolto analitico: le Superlux sono ottime per gustarsi un pezzo nei particolari e sparare a tutto volume una traccia di musica elettronica.. dico una perché poi fanno male le orecchie. :asd:
Comodità: ho trovato il padiglione delle Sennheiser più grande e spazioso, si percepisce anche solo indossandole che si tratta di una cuffia aperta. Le trovo mediamente più comode delle Superlux che reputo comunque delle cuffie piacevoli da indossare.
Come dicevo, ogni cuffia si sposa con musiche, momenti e stati d'animo differenti.
Per un ascolto serale rilassato consiglierei le Sennheiser, per via del loro carattere pacato e piacevole, mentre per momenti e generi intensi non potrei che dire Superlux.
Mi reputo fortunato perché, nonostante siano posizionabili nella stessa fascia di mercato (come qualità), sono cuffie molto diverse ed offrono due esperienze di ascolto.
Spero di non aver annoiato nessuno con questo papiro, perché io, con la giusta musica, non mi sono annoiato a scriverlo :)
Grazie a chi è arrivato fino a qui! :thanks:
:birra:
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