RISOLTO Se cambiando pc, mi cambia anche BIOS

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pabloski

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  • Fast Boot [disabled]

Questo qui serve per accelerare le procedure di inizializzazione dell'hardware e dell'ambiente UEFI. In genere si può lasciare attivato sempre.

ripsk;46816737 ha detto:
  • Boot Configuration -> CSM -> [disabled]
    ma , in queste condizioni non veniva più vista la porta USB con la penna live montata, quindi ho dovuto impostare

Questo è curioso. Non vedeva l'hub usb o solo la penna? Perchè, nel secondo caso, mi sa che il sistema sulla penna non ha il supporto al boot via UEFI.

ripsk;46816737 ha detto:
  • Boot Configuration -> CSM -> [auto

Ecco perchè non ti riconosceva la penna. In pratica gli stai dicendo che vuoi fare il boot alla vecchia maniera.

ripsk;46816737 ha detto:
  • Secure BOOT -> OSType -> [Other OS]]
Ni. Tutte le distro Linux mainstream supportano il secure boot. Chiaro che se non lo si usa, non serve a niente.


ripsk;46816737 ha detto:
- ridotto la partizione di sistema UEFI a 128 MiB formattondola a FAT32
- creato 3 partizioni primarie ext4.

Hai mantenuto MBR? No GPT?

ripsk;46816737 ha detto:
Finalmente ho potuto provare ad avviare da penna USB fedora-32 live ed ho provato ad installare, ma senza riuscirvi per errore verificatosi nell'avvio del passo relativo al partizionamento automatico (sul controllo dello storage). Stessa cosa selezionando custom, pur dando questa volta "/" come punto di mount.

Se ho capito il passo precedente, hai praticamente eliminato Windows. In questo caso non ti conviene fargli fare il partizionamento automatico? Ovviamente prima usa Gparted per levare qualsiasi partizione. Se il disco risulta vuoto, non credo che il partizionamento automatico avrà problemi.

ripsk;46816737 ha detto:
Ho avviato di nuovo GParted ed ho constatato che la tabella delle partizioni è sempre di tipo msdos.

Ah ecco. Allora sopra avevo capito bene. Sia chiaro che avere una tabella MBR, non significa che non si possa usare UEFI. Solo che può avere massimo 4 partizioni, mentre con GPT sono 128.

ripsk;46816737 ha detto:
Non lo credevo un lavoro così duro. Si vede che non ho capito niente.

Non ricordo nello specifico come funziona il partizionamento custom di Fedora. Però di sicuro c'è una cosa che non hai fatto, ovvero settare, per la partizione UEFI, il punto di mount a /boot/efi. E' necessario!!
 

petrusic

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@ pabloski
Ricapitolo quanto mi hai indicato nel tuo ultimo post:
Lo riabilito

Boot Configuration -> CSM -> [auto]
Non so come comportarmi, perchè, disabilitando, non riesco più ad eseguire il boot dalla penna USB. Ciò vale sempre, sia inserendo nella porta la penna col S.O. live, sia inserendo la penna con GParted.

  • Secure BOOT -> OSType -> [Other OS]
Ni. Tutte le distro Linux mainstream supportano il secure boot. Chiaro che se non lo si usa, non serve a niente.
Qui non ricordo le alternative a OSType

prima usa Gparted per levare qualsiasi partizione. Se il disco risulta vuoto, non credo che il partizionamento automatico avrà problemi.
Elimino tutte le partizioni, compresa quella di sistema, a uso e consumo di UEFI e riprovo l'installazione.

Sia chiaro che avere una tabella MBR, non significa che non si possa usare UEFI. Solo che può avere massimo 4 partizioni, mentre con GPT sono 128.
Si, questo l'ho capito. Non ho invece ancora capito come mettere in piedi GPT. Da Gparted non è possibile, dal pannello di UEFI BOOT non ci riesco.

Ma non c'è un a guida chiara che spieghi come configurare i parametri di boot per creare una tabella delle partizioni di tipo GPT?
Altro dilemma: Configuro prima UEFI BOOT o avvio l'installazione automatica di un S.O. Linux (per es. fedora-32)?
 
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pabloski

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Non so come comportarmi, perchè, disabilitando, non riesco più ad eseguire il boot dalla penna USB. Ciò vale sempre, sia inserendo nella porta la penna col S.O. live, sia inserendo la penna con GParted.

Se ricordo bene, Unetbootin ( se hai usato quello ) genera delle live che non supportano UEFI.

Qui non ricordo le alternative a OSType

L'unica alternativa è Windows, cioè abilitare il secure boot.

Elimino tutte le partizioni, compresa quella di sistema, a uso e consumo di UEFI e riprovo l'installazione.

Ancora meglio, puoi creare una nuova tabella delle partizioni GPT. Così parti con un disco completamente vuoto e settato per GPT.

Si, questo l'ho capito. Non ho invece ancora capito come mettere in piedi GPT. Da Gparted non è possibile, dal pannello di UEFI BOOT non ci riesco.

Dispositivo -> Crea tabella partizioni... -> seleziona gpt dove dice "Selezionare il nuovo tipo di tabella" e premi Applica.

Altro dilemma: Configuro prima UEFI BOOT o avvio l'installazione automatica di un S.O. Linux (per es. fedora-32)?

L'unica cosa che devi fare, è creare la tabella GPT. Dopo di che, avvii l'installazione e gli fai fare il partizionamento automatico. E se la vede lui.
 

petrusic

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Ho faticato un pò, soprattutto per fare riconoscere una o l'altra delle due penne USB (Gparted e fedora-32), ma alla fine ce l'ho fatta. Ho cancellato tutte le partizioni esistenti sul disco SSD ed ho avviato l'installazione, selezionando, nella procedura, il partizionamento automatico.
Questa volta, finalmente è partito ed ho potuto installare fedora-32.

Ho riavviato il sistema con fedora-32: tutto bene.
Ho rimesso nella porta USB la penna con GParted ed ho accertato quanto creato dal partizionamento automatico:
sda1 EFI Systrem Partition FAT32 600,00 MiB
sda2 ext4 1,00 GiB *?* ma che cos'è (swap?)
sda3 lvm2 pv ext4 475,35 GiB fedora (ma perchè lvm2 e non primaria?)

Poi ho guardato la tabella delle partizioni e l'ho trovata già impostata in GPT.

Mi sono rimasti i dubbi relativamente a sda2 e lvm2 pv di sda3. Per quest'ultima, visto che GPT può creare fino a 128 partizioni, mi aspettavo che le creasse tutte primarie, invece, da quanto vedo, capisco che non ci sono più partizioni primarie, ma solo lvm.
 

BAT

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Con la GPT tutte le partizioni sono uguali a parte il tipo di ognuna (è come se fossero tutte prtimarie). Però non dovevi selezionare LVM; mi sa che ti conviene reinstallare Fedora e lascirgli rifare le partizioni deselezionando LVM (devi fare l'installazione personalizzata, tocchi il minimo indispensabile ed è quasi uguale a quella completamente automatica)
 

pabloski

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Mi sono rimasti i dubbi relativamente a sda2

E' sicuramente la partizione di boot. Le distro più orientate all'utenza professionale ( e Fedora/Redhat è una di queste ) utilizzano la vecchia pratica di separare il volume di boot da quello root.

E è una buona pratica, tutto sommato.

e lvm2 pv di sda3.

Anche questo è tipico nel mondo professionale. LVM è un volume manager, che consente l'aggiunta, rimozione, ridimensionamento dei volumi logici, nonchè l'aggiunta di nuovi dischi fisici ai volumi.

E' roba necessaria in ambienti professionali. Non necessaria per uso normale, ma comunque non fa male utilizzarlo. In cambio hai a disposizione una flessibilità incredibile, che potrebbe tornarti utile più in là.

Considera che i moderni filesystem ( come ZFS ) integrano un volume manager al loro interno. E ripeto, non c'è un prezzo significativo da pagare.
 

petrusic

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Grazie per le vostre risposte.
Ieri, dopo l'installazione di fedora, pensavo di avere fatto un passo avanti, ma mi sono dovuto ricredere oggi, infatti sono tornato al pc "antico".

Con la nuova realtà mi trovo davanti a 3 problemi da risolvere:
  1. Ogni volta che accendo il pc ed avvio il sistema (fedora, per ora) la connessione di rete via cavo non si attiva, stamani addirittura nemmeno staccando e riattaccando il cavo ethernet.
  2. Al boot, qualora volessi avviare il live contenuto nella chiavetta, non sempre la chiavetta viene riconosciuta. Oggi ho dovuto toglierla e rimetterla 3 volte, riavviando ogni volta, prima che venisse riconosciuta.
  3. Da Gparted non riesco a ridimensionare la partizione di fedora (lvm2 pv). Ho provato anche disattivando la partizione, ma inutilmente
    Attualmente fedora occupa tutto lo spazio del disco, dopo sda1 e sda2, con 3 volumi logici lvm (swap, home, root).
Un vecchio proverbio siciliano recita: "cu lassa la vecchia via pi la nova, chiù avanti va, chiù tinta la trova", cioè: chi abbandona la strada maestra per una nuova, più procede nel cammino e più difficoltà incontra.

Con la GPT tutte le partizioni sono uguali a parte il tipo di ognuna (è come se fossero tutte prtimarie). Però non dovevi selezionare LVM; mi sa che ti conviene reinstallare Fedora e lasciargli rifare le partizioni deselezionando LVM (devi fare l'installazione personalizzata, tocchi il minimo indispensabile ed è quasi uguale a quella completamente automatica)
Penso che, a questo punto, non mi resti altro da fare. Però, per sda2 che faccio?
la lascio o la elimino?
Ancora, sda1 impegna addirittura 600,00 Mib. La riduco a 128?
 

pabloski

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  1. Ogni volta che accendo il pc ed avvio il sistema (fedora, per ora) la connessione di rete via cavo non si attiva, stamani addirittura nemmeno staccando e riattaccando il cavo ethernet.

Questo al 90% è colpa del sistema operativo. Forse mancanza di firmware. Non ricordo se Fedora li installa automaticamente, ma ricordo bene che era un'odissea tra repo ufficiali e non.

Potresti scaricare Ubuntu 20.04 e fare una prova, magari anche solo con la live.

  1. Al boot, qualora volessi avviare il live contenuto nella chiavetta, non sempre la chiavetta viene riconosciuta. Oggi ho dovuto toglierla e rimetterla 3 volte, riavviando ogni volta, prima che venisse riconosciuta.

Ehm ehm...i bug di UEFI di cui parlavo. Disabilita il fastboot, tanto per cominciare. Altrimenti ti si presenteranno problemi di chiavette non riconosciute, tastiere che scompaiono e robe simili.

La soluzione a quel problema, in ogni caso, è spegnere il PC e far scaricare completamente i condensatori ( basta poco meno di un minuto ). Dopo riaccenderlo.

Comunque, disabilitando fastboot, il problema dovrebbe attenuarsi parecchio.

  1. Da Gparted non riesco a ridimensionare la partizione di fedora (lvm2 pv). Ho provato anche disattivando la partizione, ma inutilmente
    Attualmente fedora occupa tutto lo spazio del disco, dopo sda1 e sda2, con 3 volumi logici lvm (swap, home, root).

GParted non gestisce i volumi LVM. Non li vede proprio.

Invece Gnome ha un programma che si chiama Dischi, che è in grado di ridurre/espandere i volumi logici LVM.

Un vecchio proverbio siciliano recita: "cu lassa la vecchia via pi la nova, chiù avanti va, chiù tinta la trova", cioè: chi abbandona la strada maestra per una nuova, più procede nel cammino e più difficoltà incontra.

Ma qui il problema è che la tecnologia dei computer sta andando indietro invece che avanti. Ormai è un mantra talmente noto, che pure un assemblatore americano di pc, molto famoso, in un'intervista con uno dei leader di Linux ( Greg Kroah Hartman ) ha detto: "i computer di oggi a malapena funzionano". Un pò scherzava, ma i bug ormai, tra software e hardware, sono arrivati a livelli drammatici.

Penso che, a questo punto, non mi resti altro da fare. Però, per sda2 che faccio?
la lascio o la elimino?
Ancora, sda1 impegna addirittura 600,00 Mib. La riduco a 128?

Sda1 è la partizione UEFI e può essere ridotta. Non credo proprio che dentro ci sia roba che occupa 600 MB. 128 MB è sufficiente. Per i computer che lo supportano, anche di meno. Ma non tutti accettano come valide partizioni inferiori a 128 MB.

Sda2 è la partizione di boot di Fedora. Senza Fedora, non vedo a cosa possa servire.
 

BAT

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Windows 10000 BUG
Sfortunatamente i file system molto/troppo avanzati, NON sono supportati da praticamente nessuna delle utility di gestione disco di uso comune (Acronis disk director, Paragon Hard Disk Manger, Gparted, MiniTool Partition Wizard ecc. ecc.); in pratica le operazioni di risimensionamento/spostamento delle partizioni diventano un'impresa disperata...; era per questo motivo che suggerivo di non selezionare LVM nel partizionamento e rimanere su un file-system più "classico" come ext3/ext4. Se, come sospetto, vorrai usare anche un tool di imaging del disco, potresti avere gli stessi problemi.
Comunque continua a provare, in fondo un po' d'esperienza fa bene ed inoltre magari alla fine ci riesci!

Agli altri tuoi dubbi ha già risposto il buon @pabloski
 

petrusic

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RAM
n.2 DDR" per 2GB
OS
fedora 28 Mate, Ubuntu Mate, Linux Mint 19
Evviva! :dancinghae:Ce l'ho fatta.
Finalmente sono riuscito ad installare fedora con impostazioni di partizionamento custom.
Commettevo un errore dopo l'impostazione del punto di mount "/" per fedora. Infatti non cliccavo sul pulsante "Applica aggiornamenti", ma cliccavo direttamente su Fatto. Ciò determinava l'errore di mancata impostazione del punto di mount.
Ci ho messo un bel pò, ma alla fine l'installazione è partita e si è conclusa senza dare più problemi.
Grazie a tutti.
 
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