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La notizia di pochi giorni fa è il declassamento dell'Italia da parte dell'agenzia di rating S&P. L'annuncio ufficiale di Standard & Poor's è arrivato a chiusura della Borsa di New York: confermato il declassamente per Italia (due gradini) e Francia (uno), tagliato di due gradini il rating di Spagna, Portogallo e Cipro.
La classifica di S&P ci dice se prestare denaro allo Stato italiano è o meno sicuro.
S&P spiega in un comunicato separato due aspetti fondamentali :
La classifica di S&P ci dice se prestare denaro allo Stato italiano è o meno sicuro.
S&P spiega in un comunicato separato due aspetti fondamentali :
- "Il taglio riflette quella che consideriamo una crescente vulnerabilità dell'Italia ai rischi di finanziamento esterni e le negative implicazioni che ciò può avere per la crescita economica e quindi per le finanze pubbliche".
- "ci aspettiamo che ci sia un'opposizione alle attuali ambiziose riforme del governo e questo aumenta l'incertezza sull'outlook di crescita e quindi sui conti pubblici"
Il primo punto semplicemente significa che il freno alla crescita economica è dovuto al fatto che siamo costretti a rivolgerci ai finanziatori privati, i quali non fidandosi di noi, ci prestano denaro ad un tasso di interesse molto elevato (di fatto insostenibile). Oggi gli Stati non possono più produrre denaro in autonomia, ma devono utilizzare la quantita di moneta stabilita annualmente dalla Banca Centrale Europea. Il denaro generato (dal nulla) dalla BCE non finisce però immediatamente nelle casse degli Stati, ma in quelle delle Banche Europee, le quali lo ricevono in prestito pagandoci sopra un tasso di interesse attualmente irrisorio. Tali Banche, a loro volta, grazie all'autonomia decisionale (Bankitalia non deve rendere conto allo Stato Italiano), possono decidere a chi prestarlo: l'Italia, gli speculatori finanziari, le piccole/medie/grandi imprese, i cittadini. A questo punto interviene il giudizio dell'agenzia di rating S&P che fornisce ai creditori la classifica dei soggetti più affidabili a cui prestare denaro, in base alla probabilità con cui questi saranno in grado di onorare il proprio debito e gli interessi. Ricapitolando, lo Stato Italiano per assolvere alle spese e mandare avanti la Società, è costretto a chiedere prestiti alle Banche o agli investitori privati a tassi di interessi da strozzinaggio.
Il vero e più grave problema di tutta questa storia, non è tanto la richiesta (eticamenente spregevole) degli elevati interessi da parte degli investitori privati agli Stati, quanto le regole comunitarie che hanno costretto questi ultimi a doversi necessariamente rivolgersi a soggetti privati per far girare l'economia. Con l'ingresso nell'Unione Europea, gli Stati aderenti hanno perso il diritto di generare moneta in autonomia sulla base delle riserve auree in loro possesso.La Svezia, ad esempio, per garantire ai propri cittadini tutti i servizi essenziali, come la sanità, la disoccupazione in caso di perdita di lavoro, le pensioni, le infrastrutture nazionali,ecc.. genera dal nulla il denaro che occorre e non ha bisogno di andare a chiedere in prestito del denaro agli investitori privati. Quindi, non solo non paga gli interessi sul debito e l'unico debito che ha generato è verso se stessa. Ma come tutti potete immaginare, avere un debito con se stessi è come non averlo ...L'Italia, invece, per pagare 500€ al mese di pensione al povero operaio metalmeccanico che ha lavorato 40 anni, deve chiedere un prestito al tasso usuraio del 7% annuo (più di quello di un mutuo di una persona normale)
Monti replica "È un attacco all'Europa", commentando la notizia. In realtà, tralasciando le innumerevoli questioni di conflitto di interessi delle agenzie di rating , ciò che afferma S&P è sostanzialmente corretto: non sei più così affidabile perchè hai un debito enorme e per ripagare il debito, gli interessi e portare avanti le spese quotidiane devi fare altri debiti. Non è un attacco all'Europa, è la cruda realtà, voluta per altro da burocrati non eletti come Monti.
Il secondo punto evidenziato da S&P è molto importante, forse quanto il primo. S&P si aspetta che gli italiani si ribellino. Non sembra verosimile agli occhi del mondo della finanza che gli italiani non facciano nulla per contrastare le durissime iniziative del Governo Monti. Del resto, Monti stesso, in più occasioni, ha manifestato la propria incredulità nell'apparente tranquillità con cui gli italiani stanno accettando i soprusi della manovra finanziaria e le iniziative fratricide che verranno varate nei prossimi mesi come liberalizzazioni e riforma del lavoro, il cui unico scopo è quello di abbassare ulteriormente il costo del lavoro, permettendo all'Italia di rendersi competitiva con realtà schiaviste come la Cina. Ma questo è un altro tema, che merita un approfondimento dedicato....
Il vero e più grave problema di tutta questa storia, non è tanto la richiesta (eticamenente spregevole) degli elevati interessi da parte degli investitori privati agli Stati, quanto le regole comunitarie che hanno costretto questi ultimi a doversi necessariamente rivolgersi a soggetti privati per far girare l'economia. Con l'ingresso nell'Unione Europea, gli Stati aderenti hanno perso il diritto di generare moneta in autonomia sulla base delle riserve auree in loro possesso.La Svezia, ad esempio, per garantire ai propri cittadini tutti i servizi essenziali, come la sanità, la disoccupazione in caso di perdita di lavoro, le pensioni, le infrastrutture nazionali,ecc.. genera dal nulla il denaro che occorre e non ha bisogno di andare a chiedere in prestito del denaro agli investitori privati. Quindi, non solo non paga gli interessi sul debito e l'unico debito che ha generato è verso se stessa. Ma come tutti potete immaginare, avere un debito con se stessi è come non averlo ...L'Italia, invece, per pagare 500€ al mese di pensione al povero operaio metalmeccanico che ha lavorato 40 anni, deve chiedere un prestito al tasso usuraio del 7% annuo (più di quello di un mutuo di una persona normale)
Monti replica "È un attacco all'Europa", commentando la notizia. In realtà, tralasciando le innumerevoli questioni di conflitto di interessi delle agenzie di rating , ciò che afferma S&P è sostanzialmente corretto: non sei più così affidabile perchè hai un debito enorme e per ripagare il debito, gli interessi e portare avanti le spese quotidiane devi fare altri debiti. Non è un attacco all'Europa, è la cruda realtà, voluta per altro da burocrati non eletti come Monti.
Il secondo punto evidenziato da S&P è molto importante, forse quanto il primo. S&P si aspetta che gli italiani si ribellino. Non sembra verosimile agli occhi del mondo della finanza che gli italiani non facciano nulla per contrastare le durissime iniziative del Governo Monti. Del resto, Monti stesso, in più occasioni, ha manifestato la propria incredulità nell'apparente tranquillità con cui gli italiani stanno accettando i soprusi della manovra finanziaria e le iniziative fratricide che verranno varate nei prossimi mesi come liberalizzazioni e riforma del lavoro, il cui unico scopo è quello di abbassare ulteriormente il costo del lavoro, permettendo all'Italia di rendersi competitiva con realtà schiaviste come la Cina. Ma questo è un altro tema, che merita un approfondimento dedicato....
Articolo di Quinto Potere
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