- 18,137
- 1,640
- CPU
- i5 11600K
- Dissipatore
- NZXT Kraken X53 240mm
- Scheda Madre
- Asus TUF Gaming Z590-Plus
- HDD
- WD Blue SN570 NVMe SSD (S.O) + Seagate Barracuda 2 TB
- RAM
- 2X8 GB Corsair Vengeance DDR4 3600MHz CL18
- GPU
- Gigabyte GeForce GTX 1060 6 GB
- Monitor
- Benq XL2720T
- PSU
- Gigabyte P850GM 85O W
- Case
- Cooler Master MasterCase H500P Mesh ARGB
- OS
- Windows 10 Pro 64
"Servirà per la terapia antidolore e non c'entra nulla con gli spinelli". Il Governo dà il via libera all'uso terapeutico della cannabis.
Con il sì definitivo del Consiglio dei Ministri, il decreto legge del ministro della Salute Livia Turco sull'uso della cannabis nella terapia antidolore approda in Parlamento.
Da oggi sarà dunque possibile l'acquisto di farmaci derivati dalla marijuana per i malati cronici e terminali. Gli stessi farmaci che la legge sulla droga Fini-Giovanardi, del febbraio scorso, aveva classificato come privi di utilità curativa.
Due sono i principi attivi di sintesi che arriveranno anche nelle nostre farmacie e già in vendita in Usa, Canada, Svizzera, Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Germania: sono il Delta-8-tetraidrocannabinolo (Thc) e il Delta-9-tetraidrocannabinolo (Thc).
In Italia sono tre le università che stanno già sperimentando la cannabis sintetica per i malati di tumore: La Sapienza di Roma, la Bicocca di Milano e le Molinette di Torino. Secondo i medici, la cannabis non è ancora ufficialmente approvata per il trattamento del dolore ma le ricerche finora concluse hanno dato risultati molto confortanti.
Le nuove norme sulla terapia del dolore prevedono un'ulteriore novità: il via libera all'utilizzo del normale ricettario del Servizio sanitario nazionale anche per la prescrizione, a carico del Ssn, di questo tipo di farmaci. L'obiettivo è, insomma, quello di semplificare ulteriormente (rispetto alla legge del 2001 che già aveva migliorato tali modalità), e dunque incentivare, la prescrizione dei farmaci anti-dolore per le varie categorie di malati cronici.
Con il sì definitivo del Consiglio dei Ministri, il decreto legge del ministro della Salute Livia Turco sull'uso della cannabis nella terapia antidolore approda in Parlamento.
Da oggi sarà dunque possibile l'acquisto di farmaci derivati dalla marijuana per i malati cronici e terminali. Gli stessi farmaci che la legge sulla droga Fini-Giovanardi, del febbraio scorso, aveva classificato come privi di utilità curativa.
Due sono i principi attivi di sintesi che arriveranno anche nelle nostre farmacie e già in vendita in Usa, Canada, Svizzera, Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Germania: sono il Delta-8-tetraidrocannabinolo (Thc) e il Delta-9-tetraidrocannabinolo (Thc).
In Italia sono tre le università che stanno già sperimentando la cannabis sintetica per i malati di tumore: La Sapienza di Roma, la Bicocca di Milano e le Molinette di Torino. Secondo i medici, la cannabis non è ancora ufficialmente approvata per il trattamento del dolore ma le ricerche finora concluse hanno dato risultati molto confortanti.
Le nuove norme sulla terapia del dolore prevedono un'ulteriore novità: il via libera all'utilizzo del normale ricettario del Servizio sanitario nazionale anche per la prescrizione, a carico del Ssn, di questo tipo di farmaci. L'obiettivo è, insomma, quello di semplificare ulteriormente (rispetto alla legge del 2001 che già aveva migliorato tali modalità), e dunque incentivare, la prescrizione dei farmaci anti-dolore per le varie categorie di malati cronici.