ti ha detto non 1 ma 2 fesserie.
1) immaginando di parlare di batterie LI-ion o Li-po allora queste sarebbe meglio e consigliabile non scaricarle... la durata delle batterie dipende dai cicli di carica scarica, ma anche dall'ampiezza di questi cicli (Depth of Discharge, aka DoD). una stessa batteria che durerà ad esempio 500 cicli con una DoD del 100% ne durerà invece 2000 con una DoD del 50% (sono numeri inventati sul momento, non ho voglia di andare a cercare i grafici in rete atm, ma non dovrei ricordare troppo male e i valori saranno ca questi).
2) proprio per costruzione le batterie a litio hanno 2 soglie critiche: una superiore rappresentata da 4,3V ed una inferiore, leggermente variabile perchè dipende anche dalla struttura interna e ca tra 2 e 2,5V.
Al raggiungimento della prima soglia critica (4,3V) avremo che il numero di cicli vitali cala drasticamente... proprio per questo le batterie commerciali hanno un blocco della carica a 4,2V, quelle industriali/militari anche a 3,94V (perchè caricando fino a questo valore si ha il massimo rendimento inteso come carica utile nell'interoc ciclo vitale della batteria).... ovviamente abbassare il voltaggio di carica riduce la capacità della batteria (per questo 4,2 V è un buon compromesso per i prodotti commerciali anche se c'è qualche produttore furbetto che a volte eccede).
Raggiungere la soglia inferiore significa invece che gli ioni metallici della batteria vengano rilasciati, creando cortocircuiti all'interno della stessa e conseguentemente
surriscaldamenti con pericolo di incendio (nel caso in cui il rivestimento esterno ignifugo ceda, perchè per avere proprio le fiamme occorre anche la presenza di ossigeno).
3) Proprio per questo le batterie di solito hanno un interruttore interno, raggiunto il quale (2,8-2,9V) si disattivano rendendo più improbabile la scarica.
4) non è un bene scaricare la batteria del tutto sia perchè non si ha la sicurezza al 100% (l'avrai solo al 99.9...9%) che l'interruttore al punto 3 venga attivato attivando il crcuito di protezione e prevenendo gli eventi descritti al punto 2.
sia perchè l'approssimarsi a tali estremi accentua lo "stress" alla batteria, riducendo ulteriormente il numero di cicli utili a parità di DoD. una cosa è fare dei cicli dallo 0% al 20%, un'altra è dall'80% al 100% un'altra ancora è farli dal 40 al 60%... il terzo ciclo sarà quello che permetterà di effettuare più cicli con la batteria.
5) l'idea di scaricare una batteria del tutto e poi di caricarla ancora del tutto è uno dei tanti falsi miti che esistono in giro e deriva dal metodo di ricarica utilizzato per le batterie Ni-Cd e Ni-mh (se hai un trapano elettrico con batteria al nichel allora sì che dovresti cercare di fare dei cicli "completi").
qusto per quanto riguarda la carica, riguardo al quick charge non influisce direttamente, ma lo fa incrementando la temperatura della batteria rispetto ad una carica con una corrente inferiore.
tuttavia, come puoi immaginare, non è l'unico parametro da considerare in quel caso, altri sono:
1) temperatura ambiente (se carico il cell qui in manasarda, dove non ho riscaldamento e vi è una temperatura di ca 5-6 °C non è lo stesso di farlo al piano di sotto dove vi sono i termosifoni accesi con il termostato a 19-20°C... e non è neanche lo stesso di farlo ad agosto dove in mansarda ho stabili 35°C).
2) utilizzare uno smartphone durante la carica.... questo è l'errore più demenziale che si possa fare... puoi mandare un messaggino, ma se ti metti a giocare col cell attaccato, non hai ragione di lamentarti che questo diventa caldo e neanche che dopo 1 anno sei costretto a cambiare batteria.
3) la ventilazione del dispositivo durante la carica... altro errore demenziale, che fanno soprattutto le ragazze, è mettere il cell sotto il cuscino anche per evitare "che cada dal letto" come mi son sentito rispondere...