DOMANDA Reati su rete wifi condivisa

kk900

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Salve

Volevo capire una cosa, in una situazione di rete wifi condivisa in un condominio
se un condomino commette un reato su internet la polizia è in grado di capire dall'esterno cioè senza accedere al condominio quale è l'appartamento in questione oppure ci va di mezzo l'intero condominio con magari sequestro dei pc per capire chi è stato ?

Lo chiedo perchè qui da noi c'è l'idea appunto di fare una rete wifi condivisa ma questa preoccupazione mi lascia confuso, Grazie molte
 

Blume.

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Salve

Volevo capire una cosa, in una situazione di rete wifi condivisa in un condominio
se un condomino commette un reato su internet la polizia è in grado di capire dall'esterno cioè senza accedere al condominio quale è l'appartamento in questione oppure ci va di mezzo l'intero condominio con magari sequestro dei pc per capire chi è stato ?

Lo chiedo perchè qui da noi c'è l'idea appunto di fare una rete wifi condivisa ma questa preoccupazione mi lascia confuso, Grazie molte
Qui: http://www.carabinieri.it/editoria/rassegna-dell-arma/la-rassegna/anno-2012/n-1---gennaio-marzo/studi/attività-investigativa-in-internet

trovi una lettura su come viene effettuata un'indagine investigativa in rete.
La cosa migliore sarebbe quella di identificare in maniera univoca ogni inquilino che accede alla rete con un doppio fattore di autenticazione.
 
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Verificate il contratto del fornitore di connettività, generalmente per evitare prolemi proprio da contratto non è consentito condividere la connettività tra più unità abitative.
Detto ciò, il titolar edel contratto è il responsabile della linea, se altri che la utilizzano visitano siti illeciti, il titolare ne risponde, affinché possa dimostrare di non essere colpevole dovrebbe aver messo in piedi meccanismi che consentano l'identificazione di ogni utente che ha utilizzato e che traffico ha realizzato
 

kk900

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"La cosa migliore sarebbe quella di identificare in maniera univoca ogni inquilino che accede alla rete con un doppio fattore di autenticazione."

e come ?
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Verificate il contratto del fornitore di connettività, generalmente per evitare prolemi proprio da contratto non è consentito condividere la connettività tra più unità abitative.
Detto ciò, il titolar edel contratto è il responsabile della linea, se altri che la utilizzano visitano siti illeciti, il titolare ne risponde, affinché possa dimostrare di non essere colpevole dovrebbe aver messo in piedi meccanismi che consentano l'identificazione di ogni utente che ha utilizzato e che traffico ha realizzato

il titolare del contratto sarebbe tutto il condominio, è proprio per questo che mi sorge il dubbio che possa nascere un gran casino
 
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"La cosa migliore sarebbe quella di identificare in maniera univoca ogni inquilino che accede alla rete con un doppio fattore di autenticazione."

e come ?
Credo sia una cosa che possa fare il provider o un tecnico agendo direttamente sui parametri del router che si andrà ad installare, ma questo e tema di @Stefano Novelli in quanto credo sia ferratissimo in materia
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"La cosa migliore sarebbe quella di identificare in maniera univoca ogni inquilino che accede alla rete con un doppio fattore di autenticazione."

e come ?
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il titolare del contratto è tutto il condominio, è proprio per questo che mi sorge il dubbio che possa nascere un gran casino
Ma evitarla questa gatta da pelare? non credo sia di vitale importanza che un condominio abbia una rete wi-fi in condivisione a che scopo, se per comunicazioni varie che riguardano il condominio fatevi un gruppo su whats up
 
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kk900

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Credo sia una cosa che possa fare il provider o un tecnico agendo direttamente sui parametri del router che si andrà ad installare, ma questo e tema di @Stefano Novelli in quanto credo sia ferratissimo in materia
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Ma evitarla questa gatta da pelare? non credo sia di vitale importanza che un condominio abbia una rete wi-fi in condivisione a che scopo, se per comunicazioni varie che riguardano il condominio fatevi un gruppo su whats up
io sono quello perplesso dalla cosa, ma decide la maggioranza come ben sai, cmq l'obbiettivo di chi vuole portare avanti la cosa credo sia avere un accesso ad internet condiviso per non avere ciascuno la propria connessione, quindi in pratica risparmiare sui costi
 

Blume.

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io sono quello perplesso dalla cosa, ma decide la maggioranza come ben sai, cmq l'obbiettivo di chi vuole portare avanti la cosa credo sia avere un accesso ad internet condiviso per non avere ciascuno la propria connessione, quindi in pratica risparmiare sui costi
Ma nessuno è obbligato ad accedere a una rete internet se questa genera perplessità e dubbi, per cui se hai il timore di incappare in qualcosa di più grande di te...tiratene fuori ed esprimi il tuo giudizio personale in assemblea e fai mettere a verbale che tu non hai intenzione di usare tale rete, ma continuerai ad usare la tua personale di casa.
Ti parlo da consigliere di condominio...io mi tirerei fuori!!
 
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Detto ciò, il titolar edel contratto è il responsabile della linea, se altri che la utilizzano visitano siti illeciti, il titolare ne risponde, affinché possa dimostrare di non essere colpevole dovrebbe aver messo in piedi meccanismi che consentano l'identificazione di ogni utente che ha utilizzato e che traffico ha realizzato
Assolutamente corretto.
Tuttavia ricordiamoci sempre che, a seguito di una denuncia/querela, seguono sempre delle indagini. Il solo uso della rete da parte altrui non costituisce reato, va però implicato come viene usato (il titolare sapeva dei reati? il titolare ha difeso la sua rete? può essere incolpato di negligenza etc...). E, come tutte le indagini, potrebbero esserci anche sequestri.

"La cosa migliore sarebbe quella di identificare in maniera univoca ogni inquilino che accede alla rete con un doppio fattore di autenticazione."

e come ?

Captive Portal, gli stessi che si usavano per la legge Pisanu. Da quando è decaduta però i sistemi business sono sempre più rari.

il titolare del contratto sarebbe tutto il condominio, è proprio per questo che mi sorge il dubbio che possa nascere un gran casino

Dubito che qualunque ISP sia disposto a fare un contratto internet per conto di un'entità giuridica definita come "condominio", a meno che questo non ne stabilisca una natura "business", per intenderci la rete di un Hotel.
Come attività ci saranno verifiche sul tipo di attività - P.IVA, REA etc...- ed è sempre quest'ultima responsabile di garantire la sicurezza all'interno di un network, spesso delegando ad aziende esterne che ne certificano la sec.

io sono quello perplesso dalla cosa, ma decide la maggioranza come ben sai, cmq l'obbiettivo di chi vuole portare avanti la cosa credo sia avere un accesso ad internet condiviso per non avere ciascuno la propria connessione, quindi in pratica risparmiare sui costi
Ok, il voto in condominio è democratico, peccato che per un ISP è severamente vietato rivendere la connessione (anche se io pago 20 e tu mi dai 10 questa è rivendita), pena l'annullamento del contratto e l'applicazione delle sanzioni di rescissione.

Il punto è che nessun ISP o rivenditore ti farà mai un contratto al condominio e se c'è voglio proprio parlarci.
 
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Ma nessuno è obbligato ad accedere a una rete internet se questa genera perplessità e dubbi, per cui se hai il timore di incappare in qualcosa di più grande di te...tiratene fuori ed esprimi il tuo giudizio personale in assemblea e fai mettere a verbale che tu non hai intenzione di usare tale rete, ma continuerai ad usare la tua personale di casa.
Ti parlo da consigliere di condominio...io mi tirerei fuori!!
è quello che pensavo di fare, ma la polizia che ne sa di chi è connesso e chi no ? magari sequestrano tutti i pc del condominio comunque, per questo volevo capire tutte le sfumature
 

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Assolutamente corretto.
Tuttavia ricordiamoci sempre che, a seguito di una denuncia/querela, seguono sempre delle indagini. Il solo uso della rete da parte altrui non costituisce reato, va però implicato come viene usato (il titolare sapeva dei reati? il titolare ha difeso la sua rete? può essere incolpato di negligenza etc...). E, come tutte le indagini, potrebbero esserci anche sequestri.



Captive Portal, gli stessi che si usavano per la legge Pisanu. Da quando è decaduta però i sistemi business sono sempre più rari.



Dubito che qualunque ISP sia disposto a fare un contratto internet per conto di un'entità giuridica definita come "condominio", a meno che questo non ne stabilisca una natura "business", per intenderci la rete di un Hotel.
Come attività ci saranno verifiche sul tipo di attività - P.IVA, REA etc...- ed è sempre quest'ultima responsabile di garantire la sicurezza all'interno di un network, spesso delegando ad aziende esterne che ne certificano la sec.


Ok, il voto in condominio è democratico, peccato che per un ISP è severamente vietato rivendere la connessione (anche se io pago 20 e tu mi dai 10 questa è rivendita), pena l'annullamento del contratto e l'applicazione delle sanzioni di rescissione.

Il punto è che nessun ISP o rivenditore ti farà mai un contratto al condominio e se c'è voglio proprio parlarci.
Come volevasi dimostrare...è ferratissimo!!!
 

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è quello che pensavo di fare, ma la polizia che ne sa di chi è connesso e chi no ? magari sequestrano tutti i pc del condominio comunque, per questo volevo capire tutte le sfumature
Beh anche se la maggioranza decide di farlo, te non puoi comunque non accettare e decidere comunque di mettere una connessione tua? L'unico problema sarà che credo ti farebbero pagare per la tua parte anche se non la utilizzi.

Comunque concordo con Stefano Novelli, la vedo difficile che l'ISP stipuli un contratto con l'entitià condominio, per quanto il condominio abbia una sua identità fiscale. Al massimo puoi richiedere, portando a supporto problemi sulla sicurezza, sui rischi dovuti all'utilizzo illegale che potrebbe essere effettuato della rete, ecc, che se andasse in porto la cosa, allora dovrà essere contattata una ditta specializzata in sicurezza che instauri un meccanismo di autenticazione di ogni utilizzatore così da risalire all'utilizzo e al traffico generato da ognuno, oltre alla divisione del traffico di ogni condomino (VLAN, criptatura traffico, ecc) dato che non vorrai mica che il condomino X possa accedere agli apparati nella casa del condomino Y vero?... sono convinto che messa così vedrai come il progetto verrà abbandonato....
 

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"Il punto è che nessun ISP o rivenditore ti farà mai un contratto al condominio e se c'è voglio proprio parlarci."


qui mi pare dicano che si può fare
 

Stefano Novelli

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"Il punto è che nessun ISP o rivenditore ti farà mai un contratto al condominio e se c'è voglio proprio parlarci."


qui mi pare dicano che si può fare
Nessuno dice che non si può fare, semplicemente che nessuno te lo fa. Appena chiesto a un rivenditore mi ha riso in faccia.
 

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