Ciao a tutti, allora io ho venduto come privato un processore usato su ebay, perfettamente funzionante (ho anche uno screen con la diagostica). Dopo 40 giorni dalla consegna l'acquirente si fa vivo e dice che sta assemblando un pc e che il processore non funziona. Chiaramente io non intendo assecondare questa cosa dopo cosi' tanto tempo e lui dice che se non lo rimborso agisce per vie legali. Suggerimenti?
Grazie.
Diciamo che gli 8 giorni (il diritto di ripensamento non c'è nelle compravendite tra privati) di legge (art. 1945 C.C.) per denunciare il vizio sono già trascorsi, al limite il compratore può far valere un vizio "occulto", dato che in questo caso il termine degli 8 giorni decorre dalla scoperta del vizio, ma l'onere della prova (che si tratta di un vizio preesistente all'acquisto) spetta a lui, cioè all'acquirente.
Di solito tra privati la garanzia è espressamente esclusa, nel senso che l'esclusione viene esplicitamente precisata dal venditore.
In mancanza di esplicita precisazione, è esclusa la garanzia per i vizi "riconoscibili" e addirittura in questo caso, mi pare di capire, l'oggetto è stato dichiarato esente da vizi e quindi è garantito.
La formula "visto e piaciuto" vale come limitazione o come esclusione della garanzia per vizi.
In sintesi, a carico del venditore rimangono i vizi occulti (non riconoscibili o, peggio, nascosti) ma stabilire se un vizio è occulto o meno è talmente difficoltoso da un punto di vista tecnico (per l'acquirente, il quale deve dimostrare la preesistenza del vizio) che nella pratica anche i vizi non noti restano a carico dell'acquirente (salvo che il venditore non voglia tenere fede ad un obbligo puramente morale).
Diciamo che il buon senso e l'accordo comune fanno da guida, in caso contrario il giudice può avvalersi di una consulenza tecnica, a patto che il valore dell'oggetto possa rendere consigliabile affrontare tempi e costi di un contenzioso non troppo oneroso per le parti.
A presto ?