DOMANDA Piccoli dubbietti da risolvere ma ormai ci siamo! :D

[Warmuser]

Finalmente dopo il lungo approfondito calvario di apprendimento con test su test su macchine virtuali, mi sono deciso ad installare una Distro sulla mia macchina fisica. Perché mi sento più pronto e sicuro di poter gestire efficacemente il Sistema che andrò ad installare. Ma ho bisogno di alcuni chiarimenti perché non vorrei rischiare di ritrovarmi con la macchina spenta per giorni. Meglio andarci cauti alla prima esperienza con un pc solo! :)

1) Provenendo da Windows con l' SSD partizonato in NTFS, una volta formattato rimarrà con la partizione originaria o automaticamente gli verrà assegnata ext4+swap? Altrimenti, dovrò farlo manualmente suppongo.

2) Mi conviene partizionare l'SSD prima o posso faro anche in un secondo momento? Vorrei installare una Distro ausiliaria per emergenza o scopi secondari. Cosa mi conviene usare per un eventuale multi-boot?

3) Effettuare un Backup del Sistema cosa mi conviene usare? Ho tralasciato questo fattore nel virtuale.

4) Su chiavetta usb posso partizionare ed installare diverse live di alcune Distro? Ex. chiavetta usb con 32GB con all' interno Live di: Debian, Ubuntu, etc.. ognuna avviabile separatamente all' occorrenza. Penso sia utile nel caso capiti qualche imprevisto.

PS: Mi trovo meglio con Pacman per via della sua sinteticità che Apt & Dnf. Però Fedora la tengo d' occhio, a parte la sintassi orribilmente confondente, non è davvero niente male. Per me le sintassi lunghe su terminale sono uno svantaggio perché scordo e mi confondono. Invece con Arch questo non succede, i comandi corti riesco a fare al 90% tutto.

 

[EmanueleC]

Finalmente dopo il lungo approfondito calvario di apprendimento con test su test su macchine virtuali, mi sono deciso ad installare una Distro sulla mia macchina fisica. Perché mi sento più pronto e sicuro di poter gestire efficacemente il Sistema che andrò ad installare. Ma ho bisogno di alcuni chiarimenti perché non vorrei rischiare di ritrovarmi con la macchina spenta per giorni. Meglio andarci cauti alla prima esperienza con un pc solo! :)

1) Provenendo da Windows con l' SSD partizonato in NTFS, una volta formattato rimarrà con la partizione originaria o automaticamente gli verrà assegnata ext4+swap? Altrimenti, dovrò farlo manualmente suppongo.

2) Mi conviene partizionare l'SSD prima o posso faro anche in un secondo momento? Vorrei installare una Distro ausiliaria per emergenza o scopi secondari. Cosa mi conviene usare per un eventuale multi-boot?

3) Effettuare un Backup del Sistema cosa mi conviene usare? Ho tralasciato questo fattore nel virtuale.

4) Su chiavetta usb posso partizionare ed installare diverse live di alcune Distro? Ex. chiavetta usb con 32GB con all' interno Live di: Debian, Ubuntu, etc.. ognuna avviabile separatamente all' occorrenza. Penso sia utile nel caso capiti qualche imprevisto.

PS: Mi trovo meglio con Pacman per via della sua sinteticità che Apt & Dnf. Però Fedora la tengo d' occhio, a parte la sintassi orribilmente confondente, non è davvero niente male. Per me le sintassi lunghe su terminale sono uno svantaggio perché scordo e mi confondono. Invece con Arch questo non succede, i comandi corti riesco a fare al 90% tutto.

1) No, decidi tu il file system da usare, ti consiglio Btrfs, ovviamente.

2) Se c'è installato Windows e quindi NTFS, ti conviene farlo da Windows, dopo un defrag.

3) Con Btrfs puoi fare gli snapshot d isistema, per ripristinarlo in caso di problemi, per backup ci sono moltissimi tool: back in time, dejadup etc etc

4) Si, ci sono dei tool che ti permettono di farlo, tipo SRDU se non sbaglio.

Le scritte lunghe a te non ti fregano, perché una volta che dai un apt full-upgrade, vedi prima cosa ti sta aggiornando e quali nuovi pacchetti ti installa, quind ista cosa delle scritte lunghe non la capisco...
trovo piu complicato da ricordare varie lettere maiuscole e minuscole:
pacman -Syu

Che dei comandi per nome, tipo sai che update ti aggiorna le info repo, upgrade ti aggiorna, è piu facile da ricordare, secondo me.
Quindi il package manager, per chi inizia, non è da considerarlo, qualsiasi package manager fanno la stessa cosa, cioè gestire pacchetti, dipendenze etc...

PS: Ovviamente se scegli distro Arch based, fare gli snapshot devi prima configurare i subvol, quindi è un lavoro non semplice, rispetto a una Ubuntu. openSUSE che ha già tutto pronto.

 

[Warmuser]

1) No, decidi tu il file system da usare, ti consiglio Btrfs, ovviamente.

2) Se c'è installato Windows e quindi NTFS, ti conviene farlo da Windows, dopo un defrag.

3) Con Btrfs puoi fare gli snapshot d isistema, per ripristinarlo in caso di problemi, per backup ci sono moltissimi tool: back in time, dejadup etc etc

4) Si, ci sono dei tool che ti permettono di farlo, tipo SRDU se non sbaglio.

Le scritte lunghe a te non ti fregano, perché una volta che dai un apt full-upgrade, vedi prima cosa ti sta aggiornando e quali nuovi pacchetti ti installa, quind ista cosa delle scritte lunghe non la capisco...
trovo piu complicato da ricordare varie lettere maiuscole e minuscole:
pacman -Syu

Che dei comandi per nome, tipo sai che update ti aggiorna le info repo, upgrade ti aggiorna, è piu facile da ricordare, secondo me.
Quindi il package manager, per chi inizia, non è da considerarlo, qualsiasi package manager fanno la stessa cosa, cioè gestire pacchetti, dipendenze etc...

PS: Ovviamente se scegli distro Arch based, fare gli snapshot devi prima configurare i subvol, quindi è un lavoro non semplice, rispetto a una Ubuntu. openSUSE che ha già tutto pronto.

Beh, guarda è soggettivo. Credimi mi viene più facile fare l'inverso. Perché ha una sintassi più schematica forse, mi confondo molto usando lettere e termini. Si, gli esempi che hai fatto te sono semplici ma ci sono anche casi in cui devi scrivere parecchi comandi insieme ed a volte confonde.

https://help.ubuntu.com/community/AptGet/Howto
http://dnf.readthedocs.io/en/latest/command_ref.html
https://wiki.archlinux.org/index.php/pacman

Cmq dovrei installare Arch con Antergos. Ho fatto in auto l' altra volta però ho visto i bench fra btrfs ed ext4. Non mi sembra che ci sia una gran differenza. Però mi interessa molto la questione dei subvol. Con pazienza si impara a risolvere tutto! :)

 

[EmanueleC]

Beh, guarda è soggettivo. Credimi mi viene più facile fare l'inverso. Perché ha una sintassi più schematica forse, mi confondo molto usando lettere e termini. Si, gli esempi che hai fatto te sono semplici ma ci sono anche casi in cui devi scrivere parecchi comandi insieme ed a volte confonde.

https://help.ubuntu.com/community/AptGet/Howto
http://dnf.readthedocs.io/en/latest/command_ref.html
https://wiki.archlinux.org/index.php/pacman

Cmq dovrei installare Arch con Antergos. Ho fatto in auto l' altra volta però ho visto i bench fra btrfs ed ext4. Non mi sembra che ci sia una gran differenza. Però mi interessa molto la questione dei subvol. Con pazienza si impara a risolvere tutto! :)

E quindi? cosa c'è di complicato a installare un pacchetto, la sintassi è semplice "install", non come "S" che sta a significare? boooh devi saperle ste cose:
install, remove e purge sono comandi evidenti e non c'è bisogno di una guida per capire cosa fanno.
apt install
pacman -S
il primo è evidente che installa, il second? "S" sta a cosa? Se dobbiamo fare i pignoli credo che "install" è molto piu semplificato.
apt install nomepacchetto
apt remove nomepacchetto
apt purge nomepacchetto
apt autoremove nomepacchetto
sono comandi semplice e che specificano cosa fanno.
Non vedo niente di lungo e complicato... Altra cosa è trovarsi bene con una distro, che poi se vuoi usare Pacman e ti piace, non installare derivate, vai direttamente su Arch.

Per quel che riguarda Btrfs, sui bench, dipende con quale compressione lo si fa con Btrfs, ad esempio con LZO, sei molto piu veloce, a discapito della compressione(spazio), ad esempio se vuoi risparmiare spazio sulla home, a discapito delle performance, abiliti il massimo della compressione.
Btrfs lo usi non per i bench, ma per la sua flessibilità, con Btrfs dimenticati delle partizioni, hai i subvol, dimenticati di snapshot lunghi e che richiedono spazio maggiori della partizione, lo snapshot con Btrfs lo fai istantaneamente, anche di 1TB o +, e occupando inizialmente pochi MB. Poi non sto qui ad elencare molte altre feature che ha, che per un utente comune non gli servono.

 

[davethecipo]

ragaaaa uscite di casa, non è possibile che state a discutere se è più facile ricordarsi pacman o apt

 

[EmanueleC]

ragaaaa uscite di casa, non è possibile che state a discutere se è più facile ricordarsi pacman o apt

Trovo anche io la motivazione della sintassi, una motivazione ridicola per preferire un package manager.

 

[mr_loco]

Piccolo consiglio in fase di installazione: dividi la partizione di root dalla home, per poter avere sempre configurazione e dati salvati anche in caso di cambio distro

Per la sintassi non vedo il problema, usa quello che sai usare meglio, io per comodità ho modificato il file bashrc di alias anche per le cose più stupide

alias install='sudo apt-get install'

 

[Warmuser]

ragaaaa uscite di casa, non è possibile che state a discutere se è più facile ricordarsi pacman o apt

Ahahah

 

[Warmuser]

Trovo anche io la motivazione della sintassi, una motivazione ridicola per preferire un package manager.

Va bene, la prossima volta evito il discorso. Capisco può sembrare insensato ma l' ho scritto come precisazione ma rimango sui miei passi, a livello pratico pacman per me è più efficace per come utilizzo la Distro e mi confonde meno. Ricordo meglio i comandi, lo gestisco meglio e lo intuisco meglio. Mi piace smanettare però per cose che non devo ripetere decine e decine di volte mi affido ad un package manager per comodità. Personalmente considero un grosso vantaggio averlo. Posso vedere lo stesso quello che installo. E con questo non voglio dire che non mi interessa usare il terminale, lo uso quasi sempre, anche per sciocchezze.

https://wiki.archlinux.org/index.php/Pacman/Rosetta

 

[Warmuser]

Domanda Jolly, posso partizionare con Gparted dopo aver installato la Distro per affiancare una seconda installazione? Manterrà tutto l' SO oppure potrebbe subire danni? Inoltre, posso condividere la Swap con due sistemi o ne devo fare una dedicata per ognuno. Grazie ancora. :)

 

[icox]

Puoi modificare la dimensione delle partizioni come ti pare, compatibilmente con lo spazio libero disponibile (e numero in caso di sistemi BIOS). Per lo swap ne basta una, non e' altro che uno "spazio" formattato in modo da accelerare al massimo le operazioni di I/O senza gravare sul filesystem ed il SO non ci salva nulla di "utile", salvo in caso di ibernazione (suspend-to-disk).

 

[« MoMy »]

Tendo a evitare manovre di modifica dello spazio partizionato. Se lo devi fare, non farlo a caldo ma usando una live.
Piuttosto potresti giocare di anticipo, dividere il disco in partizioni che possano ospitare un OS anche perché quando gli dedichi 30-40 GiB per OS son più che sufficienti. Una partizione dedicata ai files personali (magari condisa) e una swap comune. A differenza di windows i sistemi Linux-like li puoi installare in partizioni logiche.
Sono anni che non installo win, ma credo si possa ancora fargli puntare una partizione, ovvio che la partizione UEFI sarà comune.

Per il discorso di pacman, egli possiede i comandi ''lunghi'' (es -D = --database, -Q = --query, -R = --remove, -S = --sync etcetc), solamente per comodità abbreviamo, mica stiam lì a pettinar le scimmie.. :asd:

 

[EmanueleC]

Tendo a evitare manovre di modifica dello spazio partizionato. Se lo devi fare, non farlo a caldo ma usando una live.
Piuttosto potresti giocare di anticipo, dividere il disco in partizioni che possano ospitare un OS anche perché quando gli dedichi 30-40 GiB per OS son più che sufficienti. Una partizione dedicata ai files personali (magari condisa) e una swap comune. A differenza di windows i sistemi Linux-like li puoi installare in partizioni logiche.
Sono anni che non installo win, ma credo si possa ancora fargli puntare una partizione, ovvio che la partizione UEFI sarà comune.

Per il discorso di pacman, egli possiede i comandi ''lunghi'' (es -D = --database, -Q = --query, -R = --remove, -S = --sync etcetc), solamente per comodità abbreviamo, mica stiam lì a pettinar le scimmie.. :asd:

Certo, un utente nuovo sa che Q maiuscola vuol dire "Query", che poi va per la logica e per installare un software, e in teoria dovrebbe usare "I" (install), secondo la logica e non S...
Comunque, sono tutte scuse, pacman è un package manager giovane ed ha i suoi pregi, fa il suo lavoro, cosi come lo fa APT, DNF etc... Quindi parliamo del niente, nessuno dei tre fa il caffè. :giudice:
PS: Con la differenza che APT e DNF vengono usati a livello enterprise, pacman no...

 

[« MoMy »]

C'è un vecchio detto che +/- fa così: ''Meglio tacere e sembrare stupido che aprir la bocca e confermarlo''. In parole povere, non citare Arch Linux se le cose non le conosci, farai più bella figura. :ok:

 

[EmanueleC]

C'è un vecchio detto che +/- fa così: ''Meglio tacere e sembrare stupido che aprir la bocca e confermarlo''. In parole povere, non citare Arch Linux se le cose non le conosci, farai più bella figura. :ok:

Dimmi dove ho errato o cosa non conosco di Arch Linux... ho detto qualcosa di sbagliato? Ah si... che pacman non fa il caffè... Quando fate cosi, siete solo ridicoli, fate sembrare un normale package manager o una distro, qualcosa di enormemente superiore agli altri, solo perché la preferite (-S a install) :asd: