Diciamo che nei vecchi "spettrografi" la lastra fotografica funge da rivelatore e viene impressionata (la lastra) dalla luce del "monocromatore", quest'ultimo serve a disperdere la radiazione policromatica e quindi ad isolare le singole righe.
Il reticolo viene montato secondo la connessione "Rowland" in maniera tale da mettere a fuoco lo spettro su un arco di cerchio.
Quindi il cerchio di Rowland comprende il monocromatore reticolare in riflessione e la lastra-rivelatore: in questo modo si effettua l'analisi quantitativa dei materiali metallici, delle leghe, ecc., in quanto lo spettro di emissione è una caratteristica di ciascun elemento e dalla lunghezza d'onda delle singole righe si può risalire, mediante tabelle di vario tipo, agli elementi incogniti del campione :sisi:
La risposta alla tua domanda è sì ;)
P.S.
http://www.lightfrominfinity.org/Funzionamento spettroscopi/Tipi e funzionamento spettroscopi.htm :sisi: