PROBLEMA Nvme bollente

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Di solito sulle nvme è il controller che si scalda molto quando compie molte operazioni. Questo può succedere quando ci sono dei blocchi danneggiati sulle nand per cui il controller lavora molto per riorganizzare i blocchi da riallocare.
E' un processo che impiega molta potenza di calcolo, questo spiegherebbe perchè si scalda tanto. Il problema a monte quindi non è il calore o un corto circuito.
Da quello che so, su queste nvme ci sono alcuni vecchi firmware che hanno un bug che causa il surriscaldamento, fa compiere al controller molte operazioni inutili di riorganizzazione dei blocchi nand. Le versioni fw più recenti non soffrono di questo problema, ma è sempre possibile che i blocchi nand si possano danneggiare (come su qualsiasi memoria flash) e il controller cominci a scaldarsi comunque.

Ammesso che il fw installato non sia quello più recente, SCONSIGLIO di aggiornarlo adesso che il problema è giù presente.
Prima è necessario recuperare i dati, se si tenta di aggiornarlo ora che la nvme lavora male, c'è il forte rischio che si inchiodi definitivamente.
Purtroppo il fw di queste ssd è crittografato, per cui se si inchioda nessuno al mondo potrà più ripristinarlo, non ci sono soluzioni al momento per recuperare i dati da queste nvme una volta briccato il firmware!
 
Ho un nvme della Samsung 980 (non pro) da 256gb dove era installato Windows 10 nel vecchio PC. Ad un tratto con solo il 97% di vita residua, solo 3000 ore di utilizzo e temperature che a riposo erano controllate a 26 gradi e di 36 a pieno carico, inspiegabilmente ha deciso di "morire".
sono pronto a scommettere che il firmware era quello originale e che c'è disponibile un aggiornamento... anche se ovviamente oramai è troppo tardi.
 
Qui la questione sarebbe da capire se è l'adattatore USB a non supportare il protocollo per l'invio dei comandi e il recupero dei dati SMART o l'NVME defunto.
Parti dal presupposto che i dati che ci sono dentro, se non hai bakup, sono persi.
Farei la prova a montare l'NVME in uno slot interno sulla scheda madre del PC, poi avvii il PC con una live di ubuntu, da lsblk vedi se ti vede l'nvme, di solito è tipo
/dev/nvmeXn1

con X un numero
Se te lo vede provi a recuperare i dati smart con
smartctl -a /dev/nvmeXn1 | more

e posta i vari screenshot
Stamattina dopo il lavoro, ho riprovato normalmente ed abbiamo fatto un passo in più in avanti, ovvero sono riuscito ad accedere in ogni cartella presente e vedere ogni singolo file, però al trasferimento anche di un singolo file da 1mb per prova rimane all'1%. Linux non lo possiedo, e se devo fare questa prova potrei usare il PC muletto con 32gb di RAM e doppio slot nvme, così in un nvme metto Linux e l'atro slot questo problematico. Però non riesco a farlo oggi perché prima bisogna che devo installare Linux sul nvme esterno funzionante che possiedo, (che viene letto per trasferimenti tranquillamente dal box esterno che possiedo), poi posso procedere con quanto mi hai indicato e con lavoro notturno di questa settimana e la famiglia è più probabile che ho il tempo di farlo nel weekend. Intanto grazie mille per tutte le dritte.

Di solito sulle nvme è il controller che si scalda molto quando compie molte operazioni. Questo può succedere quando ci sono dei blocchi danneggiati sulle nand per cui il controller lavora molto per riorganizzare i blocchi da riallocare.
E' un processo che impiega molta potenza di calcolo, questo spiegherebbe perchè si scalda tanto. Il problema a monte quindi non è il calore o un corto circuito.
Da quello che so, su queste nvme ci sono alcuni vecchi firmware che hanno un bug che causa il surriscaldamento, fa compiere al controller molte operazioni inutili di riorganizzazione dei blocchi nand. Le versioni fw più recenti non soffrono di questo problema, ma è sempre possibile che i blocchi nand si possano danneggiare (come su qualsiasi memoria flash) e il controller cominci a scaldarsi comunque.

Ammesso che il fw installato non sia quello più recente, SCONSIGLIO di aggiornarlo adesso che il problema è giù presente.
Prima è necessario recuperare i dati, se si tenta di aggiornarlo ora che la nvme lavora male, c'è il forte rischio che si inchiodi definitivamente.
Purtroppo il fw di queste ssd è crittografato, per cui se si inchioda nessuno al mondo potrà più ripristinarlo, non ci sono soluzioni al momento per recuperare i dati da queste nvme una volta briccato il firmware!
Ecco avevo letto anche di questa cosa dei Samsung e vuoi vedere che ho il modello sfortunato che non ho mai aggiornato perché non sapevo di questa cosa finché non ho incominciato ad informarmi dopo l'accaduto?! Probabile è come dici tu perché ho notato effettivamente che scalda un solo blocco del nvme, cioè quella piastrina quadrata (la più grande presente) di colore alluminio, il resto al tatto sta fresco.
 
perché ho notato effettivamente che scalda un solo blocco del nvme, cioè quella piastrina quadrata (la più grande presente) di colore alluminio, il resto al tatto sta fresco.
Quello è appunto il controller.

A questo punto io proverei a clonare la nvme usando uno stabilizzatore hardware che separa fisicamente la comunicazione della ssd col pc, così windows non riuscirà più ad accederci in scrittura. Evitando le operazioni di scrittura che il sistema operativo compie sempre di nascosto (background), la clonazione dovrebbe essere finalmente possibile.
 
Quello è appunto il controller.

A questo punto io proverei a clonare la nvme usando uno stabilizzatore hardware che separa fisicamente la comunicazione della ssd col pc, così windows non riuscirà più ad accederci in scrittura. Evitando le operazioni di scrittura che il sistema operativo compie sempre di nascosto (background), la clonazione dovrebbe essere finalmente possibile.

Quello è appunto il controller.

A questo punto io proverei a clonare la nvme usando uno stabilizzatore hardware che separa fisicamente la comunicazione della ssd col pc, così windows non riuscirà più ad accederci in scrittura. Evitando le operazioni di scrittura che il sistema operativo compie sempre di nascosto (background), la clonazione dovrebbe essere finalmente possibile.
Lo stabilizzatore hardware come me lo posso procurare?
 
Evitando le operazioni di scrittura che il sistema operativo compie sempre di nascosto (background), la clonazione dovrebbe essere finalmente possibile.
ma fare una cosa tipo il trasferimento da live usb ubuntu?

così si evita che un sistema operativo installato, tipo windows, faccia uso "abusivo" del ssd collegato esterno
 
ma fare una cosa tipo il trasferimento da live usb ubuntu?

così si evita che un sistema operativo installato, tipo windows, faccia uso "abusivo" del ssd collegato esterno
La proposta di usare Ubuntu la sto considerando grazie alle varie dritte che mi avete dato. Come ho risposto sopra dovrei solo informarmi tramite le varie guide su installazione di Ubuntu ed utilizzo. Lavorando di notte questa settimana, ho il tempo libero per dedicarmi a queste cose più maggiormente nel weekend. Quindi probabilmente in questo weekend mi attivo per fare la prova con Ubuntu, così nel frattempo non stresso più l'nvme nel provare ad estrarre i dati, che progressi come ho scritto sopra, ci sono stati, nel senso che sono arrivato nelle cartelle con i file che mi servono, che però al momento della copia si blocca all'1%. Quindi una piccolissima possibilità, se smetto di forzarlo con Windows, con Ubuntu dovrei riuscire. Ora è anche sub entrata un altra via, cioè dello stabilizzatore hardware, che non ho idea di dove procurarlo e come funzioni, anche lì dovrò studiare il da farsi. Però già che tutti quanti mi avete aiutato e dato varie vie possibili su come muoversi è una gran fortuna e vi ringrazio tantissimo.
 
fai una pennina di boot con una live di ubuntu
avvii il pc con tutti gli storage staccati tranne l'nvme in questione, inserito in uno slot nvme
da terminale linux con il comando lsblk dovresti vedere l'nvme con nome tipo nvme0n1 e varie partizioni tipo nvme0n1p1 nvme0n1p2 ecc quella di windows la vedi anche dalle dimensioni
crei una cartella temporanea tipo /mnt/temp
monti in sola lettura con mount -o ro /dev/nvme0n1pX /mnt/temp

incroci le dita per vedere se si legge
 
fai una pennina di boot con una live di ubuntu
avvii il pc con tutti gli storage staccati tranne l'nvme in questione, inserito in uno slot nvme
da terminale linux con il comando lsblk dovresti vedere l'nvme con nome tipo nvme0n1 e varie partizioni tipo nvme0n1p1 nvme0n1p2 ecc quella di windows la vedi anche dalle dimensioni
crei una cartella temporanea tipo /mnt/temp
monti in sola lettura con mount -o ro /dev/nvme0n1pX /mnt/temp

incroci le dita per vedere se si legge
Ok perfetto in questo weekend ci provo ed incrociamo le dita. Utilizzerò il vecchio PC perché scollegare 7 dischi che ho sul PC nuovo non avrebbe senso, ed in quello vecchio ne ho solo uno con sistema Windows 10 e basta. Non ho capito un passaggio, l'nvme problematico lo dovrei collegare alla scheda madre dopo aver avviato in live Ubuntu tramite USB?

non devi installarlo

si crea una chiavetta usb avviabile (io uso unetbootin) e lo provi senza installare nulla
Grazie mille
 
Lo stabilizzatore hardware come me lo posso procurare?
E' molto difficile. Sono dispositivi professionali specifici per il recupero dati, come il DeepSpar USB Stabilizer 10Gb. Questo tipo di dispositivo costa migliaia di euro.
Linux è meglio di windows, sicuramente offre più stabilità, le chance di recuperare i dati che ti servono aumentano leggermente rispetto all'utilizzo di windows... ma il recupero tramite questi dispositivi professionali è tutt'altra cosa.
Se non riesci con linux non insistere più di tanto, la situazione potrebbe peggiorare talmente tanto che poi nemmeno usando tali dispositivi potrebbe essere più possibile recuperare i dati.
 
Non ho capito un passaggio, l'nvme problematico lo dovrei collegare alla scheda madre dopo aver avviato in live Ubuntu tramite USB?
L'nvme problematico lo colleghi in un slot della scheda madre ovviamente apc spento e con alimentazione scollegata. Poi accendi e fai boot da pennina usb con Linux, premendo F8 o F12 ripetutamente all'avvio del pc ti fa scegliere da quale dispositivo avviare, scegli la usb drive con Linux
Ma ho comunque poche speranze che tu recuperi i dati
 
L'nvme problematico lo colleghi in un slot della scheda madre ovviamente apc spento e con alimentazione scollegata. Poi accendi e fai boot da pennina usb con Linux, premendo F8 o F12 ripetutamente all'avvio del pc ti fa scegliere da quale dispositivo avviare, scegli la usb drive con Linux
Ma ho comunque poche speranze che tu recuperi i dati
Perfetto proverò nel weekend e ti aggiorno sia se sono riuscito a recuperare, sia se non fossi riuscito. Grazie mille per l'aiuto.

E' molto difficile. Sono dispositivi professionali specifici per il recupero dati, come il DeepSpar USB Stabilizer 10Gb. Questo tipo di dispositivo costa migliaia di euro.
Linux è meglio di windows, sicuramente offre più stabilità, le chance di recuperare i dati che ti servono aumentano leggermente rispetto all'utilizzo di windows... ma il recupero tramite questi dispositivi professionali è tutt'altra cosa.
Se non riesci con linux non insistere più di tanto, la situazione potrebbe peggiorare talmente tanto che poi nemmeno usando tali dispositivi potrebbe essere più possibile recuperare i dati.
Ah ok adesso ho capito meglio cosa intendi, che tipo il recupero varia in base ai GB e può costare anche 10k o più. No grazie provo con linux e semmai non riesco pazienza, mi rassegno. Vi aggiorno appena provo, intanto grazie mille a tutti per l'aiuto.
 
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