Per la frequenza è una questione di campionamento.
Devi campionare almeno al doppio della frequenza massima del sistema più una banda per evitare l'aliasing (la sovrapposizione tra le repliche del segnale).
Per quello fai 2*20KHz+4KHz. ed ecco i magici 44KHz.
si, grosso modo era quello che avevo in mente (a parte lo scambio tra rumore e aliasing) (sulla teoria sono una frana) :(
Per i 24 Bit è la prima volta che lo sento dire.
Quei 24 bit servono per il campionamento in ampiezza. Dovresti avere semplicemente diciamo più informazioni e minor errore di quantizzazione in ampiezza
Se però si senta la differenza... francamente non credo. A meno che uno non abbia orecchie pazzesche e un impianto da qualche migliaio di €.
Perchè devi percepire proprio non le frequenze ma tutte le piccolissime variazioni in ampiezza del suono...
Sinceramente non credo che quasi nessuno senta la differenza, tralasciando l'effetto placebo.
Ci vorrebbe un bel test doppio cieco per quelli che dicono di notare subito la differenza :)
Continuerò con i miei cari 16 bit dato che allo stesso prezzo mi prendo 3 album in versione fisica al posto di 1 in digitale a 24 bit.
la profondità a più di 16bit ha un senso, come dicevo prima, quando si ha la necessità della minima differenza di ampiezza. la musica pop, rock, metal, elettronica e tutte quelle che si sentono per radio, per intenderci, vengono compresse al limite, e rimangono quasi sempre sulla soglia degli 0dB. questo appiattisce molto la composizione, ma aumenta il volume e regolarizza l'intensità
Per la musica classica è invece indispensabile percepire la minima differenza di dinamica, anche su supporti come il cd il suono non viene compresso per apprezzare tutte le armoniche. Se il risultato si senta è del tutto soggettivo. Io, personalmente, credo che non noterei nessuna differenza, bisogna immaginarsi il caso di un professionista, come un direttore d'orchestra, che è capace di sentire il calo di uno strumento tra altri 200 (dei veri mostri)
il costo dell'impianto per apprezzare queste finezze è comunque altrettanto mostruoso. Preferisco ascoltare i miei Daft Punk in mp3 sulle mie Bose :D
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Vediamo se riesco a spiegarti quello che intendo per "centraggio" (quello che ho interpretato dall'articolo ) con un paragone (confido tu sappia cosa sia una tornitura:)):
Mettiamo che io debba ottenere un pezzo cilindrico finito e lavorato dal diametro di 16 mm(la nostra traccia finale da 16 bit).
Per fare ciò non partirò da un tondino grezzo da 16 mm (registrazione a 16 bit) se no, lavorandolo, mi uscirebbe un pezzo con un diametro inferiore ai 16 mm (troncatura).
Invece partirò da un tondino grezzo da 24 mm (registrazione a 24 bit) e lavorandolo (editing e mixaggio) arriverò ad ottenere un pezzo rifinito da 16 mm.
Mmm questo non mi convince molto, considera che sia a 16 bit che a 24 si arriva sempre a 0dB, quindi "non c'è margine da tagliare", in più quando si porta da 24 a 16 bisogna inserire un rumore (dithering) per sopperire alla perdita di segnale. Onestamente credo sia utile registrare a profondità e frequenza maggiori proprio per l'editing. un esempio lampante è il timestretch, con più informazioni riesci a ottenere risultati molto buoni, se la qualità è scarsa diventa inascoltabile
Un po' come lavorare con photoshop su un'immagine gigantesca per poi ridurla. Con più informazioni i filtri lavorano meglio