Andavano in discoteca, morti nove giovani
Il più grande aveva solo 30 anni, gli altri nemmeno 25; nove vite spezzate dalla follia del sabato sera: quattro ragazzi sono morti mentre andavano in discoteca a Riccione, cinque sono bruciati vivi nell’auto diretta a Lecce, dopo aver mangiato una pizza a due passi da casa. L’ennesima strage di giovani, che si è consumata ancora una volta sull’Adriatico, in un week-end che ha contato altre 24 vittime sulle strade. I due incidenti più gravi, causati entrambi dall’alta velocità sono avvenuti a Lecce e Cattolica. Massimiliano Geusa, 30 anni, Antonio Giannuzzi, 18, Giorgio Tario, 19, Cristian Serinelli, 25, Marco Laterza, 27 sono morti a bordo di una Mini, partita da Torchiarolo e diretta a Lecce. Guidava Massimiliano: era andato a prendere i quattro che avevano cenato in una pizzeria del paese, per poi andare nel capoluogo salentino a chiudere la serata. Sulla rampa che immette nella superstrada Brindisi-Lecce, la Mini ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con una Mercedes. Nell’urto, violentissimo, l’auto si è ribaltata e ha preso fuoco. Per i cinque ragazzi non c’è stato nulla da fare, bloccati nelle lamiere in fiamme. I vigili del fuoco hanno lavorato cinque ore per estrarre i loro corpi. Il conducente della Mercedes, un altro ragazzo di 30 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata, ma le sue condizioni non sono gravi. Filippo Melucci, 23 anni, Elisa Siliquini e Riccardo Procaccioli, 17, e Paolo Sorcinelli, 18, tutti di Pesaro, sono invece morti mentre andavano in discoteca. Anche loro in uno scontro frontale, anche loro dopo aver invaso l’altra corsia. Alla guida della Bmw c’era Filippo, che aveva chiesto e ottenuto dal padre l’auto per festeggiare i 18 anni di Paolo. Sulla statale Adriatica, all’altezza di Cattolica, il ragazzo ha però perso il controllo - per l’ altissima velocità, dicono i primi rilevamenti - ed è finito contro una Suv Mercedes su cui viaggiava una famiglia. Tutti morti sul colpo i 4 ragazzi, feriti in modo molto grave gli occupanti del Suv, padre di 46 anni, madre di 39 e due bambini di 5 e 7 anni. «Ho il vuoto dentro» sono le uniche parole che il padre di Filippo è riuscito a pronunciare dopo aver saputo cosa era accaduto. «Serve un controllo delle strade più serrato» ha ammesso il questore di Pesaro Benedetto Pansini, aggiungendo però che «più importante ancora è che gli enti locali e le Province promuovano servizi di trasporto collettivi per le discoteche, consentendo ai ragazzi di lasciare l'auto a casa». Maria Burani Procaccini, responsabile minori di Forza Italia chiede misure «eccezionali» tra cui il divieto di guidare macchine sopra i 2000 di cilindrata per gli under 25 e «pene severissime» per chi guida ubriaco o commette infrazioni stradali.
fonte: Mattino.it
la mia soluzione personale sarebbe difficilmente condivisibile, eppure c'è ancora tanto da fare, moriamo ancora in questo modo così stupido, esistenze stroncate da un mito vuoto quanto inutile, la velocità :sisi:
Il più grande aveva solo 30 anni, gli altri nemmeno 25; nove vite spezzate dalla follia del sabato sera: quattro ragazzi sono morti mentre andavano in discoteca a Riccione, cinque sono bruciati vivi nell’auto diretta a Lecce, dopo aver mangiato una pizza a due passi da casa. L’ennesima strage di giovani, che si è consumata ancora una volta sull’Adriatico, in un week-end che ha contato altre 24 vittime sulle strade. I due incidenti più gravi, causati entrambi dall’alta velocità sono avvenuti a Lecce e Cattolica. Massimiliano Geusa, 30 anni, Antonio Giannuzzi, 18, Giorgio Tario, 19, Cristian Serinelli, 25, Marco Laterza, 27 sono morti a bordo di una Mini, partita da Torchiarolo e diretta a Lecce. Guidava Massimiliano: era andato a prendere i quattro che avevano cenato in una pizzeria del paese, per poi andare nel capoluogo salentino a chiudere la serata. Sulla rampa che immette nella superstrada Brindisi-Lecce, la Mini ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con una Mercedes. Nell’urto, violentissimo, l’auto si è ribaltata e ha preso fuoco. Per i cinque ragazzi non c’è stato nulla da fare, bloccati nelle lamiere in fiamme. I vigili del fuoco hanno lavorato cinque ore per estrarre i loro corpi. Il conducente della Mercedes, un altro ragazzo di 30 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata, ma le sue condizioni non sono gravi. Filippo Melucci, 23 anni, Elisa Siliquini e Riccardo Procaccioli, 17, e Paolo Sorcinelli, 18, tutti di Pesaro, sono invece morti mentre andavano in discoteca. Anche loro in uno scontro frontale, anche loro dopo aver invaso l’altra corsia. Alla guida della Bmw c’era Filippo, che aveva chiesto e ottenuto dal padre l’auto per festeggiare i 18 anni di Paolo. Sulla statale Adriatica, all’altezza di Cattolica, il ragazzo ha però perso il controllo - per l’ altissima velocità, dicono i primi rilevamenti - ed è finito contro una Suv Mercedes su cui viaggiava una famiglia. Tutti morti sul colpo i 4 ragazzi, feriti in modo molto grave gli occupanti del Suv, padre di 46 anni, madre di 39 e due bambini di 5 e 7 anni. «Ho il vuoto dentro» sono le uniche parole che il padre di Filippo è riuscito a pronunciare dopo aver saputo cosa era accaduto. «Serve un controllo delle strade più serrato» ha ammesso il questore di Pesaro Benedetto Pansini, aggiungendo però che «più importante ancora è che gli enti locali e le Province promuovano servizi di trasporto collettivi per le discoteche, consentendo ai ragazzi di lasciare l'auto a casa». Maria Burani Procaccini, responsabile minori di Forza Italia chiede misure «eccezionali» tra cui il divieto di guidare macchine sopra i 2000 di cilindrata per gli under 25 e «pene severissime» per chi guida ubriaco o commette infrazioni stradali.
fonte: Mattino.it
la mia soluzione personale sarebbe difficilmente condivisibile, eppure c'è ancora tanto da fare, moriamo ancora in questo modo così stupido, esistenze stroncate da un mito vuoto quanto inutile, la velocità :sisi: