- 4,121
- 30
- CPU
- Intel c2d p7550 2,26ghz
- Scheda Madre
- Apple Logic Board( o come kaiser si chiama lei LOL)
- HDD
- OCZ Vertex 3 120GB
- RAM
- 8gb ddr3 1333mhz
- GPU
- nvidia 9400m 256mb
- Audio
- Realtek hd 2.1
- Monitor
- lcd 13" 1280x800 led
- PSU
- 60w
- Case
- macbookpro unibody mid2009
- OS
- MacOSX 10.8.2
Caro Beppe,
sono un cittadino aquilano che ha appena visto in tv un servizio del TG5 delle ore 13:00 sulla situazione del centro storico della mia città.
Sono rimasto senza parole! Un vero esempio di manipolazione della realtà. Un milanese o un palermitano davanti allo schermo all'ora di pranzo avranno pensato che l'emergenza è ormai finita e la città sta tornando alla normalità.
Come pensare diversamente dopo aver ascoltato affermazioni del tipo: "Il centro storico di fatto ha riaperto" e "Il cantiere per la ricostruzione è aperto". Ed a contorno immagini di un bar affollato e di "gente che passeggia" per testimoniare "la nuova rinascita della città".
Potere dell'informazione...
Ma lo sanno i milanesi e i palermitani quanto è vasto il centro storico dell'Aquila? Piazza Duomo e la chiesa delle Anime Sante sono state elette a simbolo mediatico, ma sono decine le piazze, le chiese, i palazzi storici distrutti o danneggiati dal sisma. Gli edifici sottoposti a vincolo dalla Sovrintentenza dei Beni Culturali sono oltre 1500!
L'Aquila vanta (vantava!) uno centri storici più estesi - oltre che più pregiati - d'Italia. Ebbene, l'immane ed impagabile lavoro di messa in sicurezza portato avanti in questi mesi dai Vigili del Fuoco equivale ad un fasciare le ferite, ma non ad avviare la cura. Gran parte del centro si trova nelle stesse condizioni di quel maledetto 6 aprile: macerie, palazzi pericolanti, strade impraticabili, case disabitate.
Ancora non ci sono progetti concreti per la ricostruzione - quella vera - e, sopattutto, non ci sono i fondi necessari. Una volta elaboratii primi e reperiti i secondi (si parla di miardi di euro), secondo le stime più prudenti sussurrate dai tecnici ci vorranno dai 10 ai 20 anni di lavoro.
Altro che centro storico riaperto!
Quello che sconcerta, pertanto, non è il (prevedibile) calo di attenzione da parte dei media, ma il confezionamento di un messaggio sottilmente falso ed ingannevole che induce a pensare che tutto stia tornando come prima, che i problemi siano risolti, che tutto vada per il meglio.
L'impressione di molti concittadini è che l'informazione televisiva, salvo poche eccezioni, abbia scelto un taglio quantomeno superficiale. Abbiamo visto e rivisto nei minimi particolari le stanze della villetta di Cogne, le tracce di sangue del delitto di Garlasco... ma è possibile che nessun giornalista si sia avventurato nei vicoli dell'Aquila o all'interno delle basiliche distrutte per documentare veramente quanto accaduto all'ombra dell'ormai famosa cupola delle Anime Sante?
Certo, non si deve negare quanto di buono è stato fatto in questi mesi per L'Aquila e gli aquilani, ma non si deve neppure pensare che la pratica sia ormai archiviata. Siamo solo all'inizio.
Questa città ha ancora bisogno di aiuto, ma ancor di più ha bisogno di rispetto e di verità.
Grazie per l'attenzione.
fonte newsletter beppegrillo.it
e si, in italia abbiamo proprio un'informazione libera...si libera di leccare il sederino al potente di turno...e ultimanente il potente che di turni ne ha avuti di più è sempre il solito :asd:
sono un cittadino aquilano che ha appena visto in tv un servizio del TG5 delle ore 13:00 sulla situazione del centro storico della mia città.
Sono rimasto senza parole! Un vero esempio di manipolazione della realtà. Un milanese o un palermitano davanti allo schermo all'ora di pranzo avranno pensato che l'emergenza è ormai finita e la città sta tornando alla normalità.
Come pensare diversamente dopo aver ascoltato affermazioni del tipo: "Il centro storico di fatto ha riaperto" e "Il cantiere per la ricostruzione è aperto". Ed a contorno immagini di un bar affollato e di "gente che passeggia" per testimoniare "la nuova rinascita della città".
Potere dell'informazione...
Ma lo sanno i milanesi e i palermitani quanto è vasto il centro storico dell'Aquila? Piazza Duomo e la chiesa delle Anime Sante sono state elette a simbolo mediatico, ma sono decine le piazze, le chiese, i palazzi storici distrutti o danneggiati dal sisma. Gli edifici sottoposti a vincolo dalla Sovrintentenza dei Beni Culturali sono oltre 1500!
L'Aquila vanta (vantava!) uno centri storici più estesi - oltre che più pregiati - d'Italia. Ebbene, l'immane ed impagabile lavoro di messa in sicurezza portato avanti in questi mesi dai Vigili del Fuoco equivale ad un fasciare le ferite, ma non ad avviare la cura. Gran parte del centro si trova nelle stesse condizioni di quel maledetto 6 aprile: macerie, palazzi pericolanti, strade impraticabili, case disabitate.
Ancora non ci sono progetti concreti per la ricostruzione - quella vera - e, sopattutto, non ci sono i fondi necessari. Una volta elaboratii primi e reperiti i secondi (si parla di miardi di euro), secondo le stime più prudenti sussurrate dai tecnici ci vorranno dai 10 ai 20 anni di lavoro.
Altro che centro storico riaperto!
Quello che sconcerta, pertanto, non è il (prevedibile) calo di attenzione da parte dei media, ma il confezionamento di un messaggio sottilmente falso ed ingannevole che induce a pensare che tutto stia tornando come prima, che i problemi siano risolti, che tutto vada per il meglio.
L'impressione di molti concittadini è che l'informazione televisiva, salvo poche eccezioni, abbia scelto un taglio quantomeno superficiale. Abbiamo visto e rivisto nei minimi particolari le stanze della villetta di Cogne, le tracce di sangue del delitto di Garlasco... ma è possibile che nessun giornalista si sia avventurato nei vicoli dell'Aquila o all'interno delle basiliche distrutte per documentare veramente quanto accaduto all'ombra dell'ormai famosa cupola delle Anime Sante?
Certo, non si deve negare quanto di buono è stato fatto in questi mesi per L'Aquila e gli aquilani, ma non si deve neppure pensare che la pratica sia ormai archiviata. Siamo solo all'inizio.
Questa città ha ancora bisogno di aiuto, ma ancor di più ha bisogno di rispetto e di verità.
Grazie per l'attenzione.
fonte newsletter beppegrillo.it
e si, in italia abbiamo proprio un'informazione libera...si libera di leccare il sederino al potente di turno...e ultimanente il potente che di turni ne ha avuti di più è sempre il solito :asd: