La teoria di Jim

Liupen

SSD MAN
Utente Èlite
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Jim si fa chiamare “il ragazzo degli SSD” è un analista di semiconduttori ampiamente riconosciuto. Il suo background include posizioni di marketing e design presso fornitori leader di mercato tra cui Intel, National Semiconductor e Infineon. Scrive di SSD da tempo ed, alla ricerca dell’articolo “shock”, ha pubblicato da poco: “An SSD You Can’t Wear Out” cioè

UN SSD CHE NON SI PUO’ CONSUMARE



Jim prende in esame uno degli SSD (3,5” e ovviamente SAS) creati per i data center che ha la caratteristica di essere molto, ma molto capiente: 100 TB.

Jim afferma che questo tipo di SSD del futuro, saranno - nonostante la tecnologia NAND - praticamente eterni.

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Jim ci dice che, rispetto a qualche anno fa il miglioramento firmware ha migliorato molto l’impatto dei dati sul consumo delle celle.

Ma non è questo che renderebbe questo tipo di SSD eterno, bensì il rapporto fra TB disponibili, quindi 100 (104857600 Megabyte), e velocità di scrittura sequenziale massima, cioè 460 MB/s.

L’idea infatti è che: “quando si accede a una capacità così grande attraverso un canale I/O con una larghezza di banda più modesta, è impossibile sovrascrivere il flash abbastanza volte da consumarlo”.

Buttandola in matematica Jim confronta i dati in suo possesso ovvero la capacità massima di dati che questo ssd può sequenzialmente assorbire in un secondo (appunto 460MB) trasformandola in quanto può assorbire in un giorno (86.400 secondi). Insomma il nostro ssd da 100TB viene scritto MASSIMO per 37,9 TB al giorno.

Il calcolo delle scritture su drive per giorno (DWPD) consente di utilizzare la specifica dei Byte totali scritti (TBW) per calcolare il numero di volte in cui sarebbe possibile scrivere la capacità a disposizione dell’utente di un drive in un giorno, lungo l’intero corso del periodo di garanzia (o di un diverso numero di anni), basandosi sul carico di lavoro JEDEC utilizzato per determinare il valore TBW1.

In questo caso si ottiene un valore bassissimo, 0,38.

Se si tiene conto del fatto che questi SSD sono garantiti per una durata di cinque anni, il numero massimo di scritture in qualsiasi posizione di memoria, senza overprovisioning , sarebbe: 692

Ottenuto appunto facendo 0,38 scritture rispetto al totale del drive al giorno, moltiplicato 365 giorni, moltiplicato 5 anni (di garanzia).

In sostanza, con pura speculazione matematica Jim ci dice che un ssd data-center da 100TB nell’arco dei 5 anni di garanzia verrà scritto (considerando un Write Amplification normale), da 700 a 1500 cicli, ossia P/E cioè al di sotto dei 3000 P/E per cui sono garantite le celle MLC… ehm, si MLC e non TLC ecco il vero punto debole del castello di carte.

Questo SSD è virtualmente eterno all’interno del proprio range di usura ma proprio perché è anche un ssd particolare.

Costa 40.00 dollari USA, quindi 400 Dollari per ogni TB, circa quattro volte lo street price degli SSD consumer SATA.

Certo un pacchetto di 5 HDD a fare 100TB non costano 40.000 Dollari, ma si sa, l’affidabilità per una clouding farm, può avere un giusto prezzo.
 
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