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Utente 16812
Ospite
INTRODUZIONE ALLA ROBOTICA INDUSTRIALE (parte prima)
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La parola "Robot" è di origine ceca ("robota" significa "lavoratore"); essa venne impiegata per la prima volta in un dramma utopico (a sfondo fantascientifico) del 1920 dello scrittore ceco Karel Capek (si pronuncia "Ciapek") e identificava degli umanoidi meccanici (in realtà inizialmente si trattava di "replicanti organici", simili a quelli visti in "Blade Runner") progettati dall'ingegnere Rossum per essere di ausilio all'uomo. In questa e in altre narrazioni i robot solitamente erano i protagonisti negativi in quanto si ponevano come antagonisti dell'uomo.
Nel 1942 lo scrittore americano Isaac Asimov modificò questa "visione negativa" dei robot, immaginando che gli androidi sarebbero stati costruiti per compiere un determinato lavoro.
A lui va riconosciuto il merito di aver fondato la "Robotica", sebbene in chiave puramente fantascientifica, come "scienza della progettazione e della costruzione di robot".
Nel racconto "The Caves of Steel" ("Abissi d'acciaio" in italiano) del 1953, Asimov immaginò che i robot dovessero incorporare, già in fase di progettazione, l'obbligo di sottostare alle tre leggi della robotica: 1) un robot non può causare danno ad un essere umano (prima legge della robotica); 2) un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano a patto che tali ordini non contravvengano alla prima legge (seconda legge della robotica); 3) un robot deve proteggere la sua esistenza purché la difesa non contrasti con la prima e con la seconda legge (terza legge della robotica).
Dal 1961, anno in cui Unimation costruì (per la General Motors) il primo robot industriale chiamato "Unimate", ad oggi la robotica ha consentito un notevole salto qualitativo nel campo dell'automazione industriale.
Vediamo ora la definizione precisa di robot data dall'ISO, in seguito vedremo cosa intendo io per robot: un robot industriale è un manipolatore con vari gradi di libertà, automatico e riprogrammabile (cioè le sue funzioni possono essere modificate senza cambiare la struttura meccanica del sistema), multiscopo (ossia adatto a diverse applicazioni), fisso o mobile per uso in applicazioni di automazione industriale.
Personalmente preferisco utilizzare il termine più corretto di "automa", vale a dire che il robot è un automa "predisposto" a sostituire l'uomo in alcune lavorazioni di manipolazione con utensili, di montaggio, di controllo e di ispezione, dotato di memoria per l'immagazzinamento di istruzioni, programmabile secondo cicli ripetitivi su diversi assi di movimentazione e infine flessibile (in modo da eseguire differenti operazioni).
Pertanto, le caratteristiche salienti possedute da un robot sono le seguenti: 1) un robot deve essere idoneo ad eseguire compiti diversi; 2) un robot non ha bisogno del controllo da parte dell'uomo; 3) un robot è in grado di manipolare pezzi; 4) un robot può eseguire lavori pericolosi per l'uomo.
Della robotica industriale ho parlato anche qui:
A presto ?
P.S. Faccio presente che il termine "intelligente" applicato ai robot non ha nulla a che vedere col significato corrente, in questo contesto la terminologia corretta è "macchina adattativa" ?
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La parola "Robot" è di origine ceca ("robota" significa "lavoratore"); essa venne impiegata per la prima volta in un dramma utopico (a sfondo fantascientifico) del 1920 dello scrittore ceco Karel Capek (si pronuncia "Ciapek") e identificava degli umanoidi meccanici (in realtà inizialmente si trattava di "replicanti organici", simili a quelli visti in "Blade Runner") progettati dall'ingegnere Rossum per essere di ausilio all'uomo. In questa e in altre narrazioni i robot solitamente erano i protagonisti negativi in quanto si ponevano come antagonisti dell'uomo.
Nel 1942 lo scrittore americano Isaac Asimov modificò questa "visione negativa" dei robot, immaginando che gli androidi sarebbero stati costruiti per compiere un determinato lavoro.
A lui va riconosciuto il merito di aver fondato la "Robotica", sebbene in chiave puramente fantascientifica, come "scienza della progettazione e della costruzione di robot".
Nel racconto "The Caves of Steel" ("Abissi d'acciaio" in italiano) del 1953, Asimov immaginò che i robot dovessero incorporare, già in fase di progettazione, l'obbligo di sottostare alle tre leggi della robotica: 1) un robot non può causare danno ad un essere umano (prima legge della robotica); 2) un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano a patto che tali ordini non contravvengano alla prima legge (seconda legge della robotica); 3) un robot deve proteggere la sua esistenza purché la difesa non contrasti con la prima e con la seconda legge (terza legge della robotica).
Dal 1961, anno in cui Unimation costruì (per la General Motors) il primo robot industriale chiamato "Unimate", ad oggi la robotica ha consentito un notevole salto qualitativo nel campo dell'automazione industriale.
Vediamo ora la definizione precisa di robot data dall'ISO, in seguito vedremo cosa intendo io per robot: un robot industriale è un manipolatore con vari gradi di libertà, automatico e riprogrammabile (cioè le sue funzioni possono essere modificate senza cambiare la struttura meccanica del sistema), multiscopo (ossia adatto a diverse applicazioni), fisso o mobile per uso in applicazioni di automazione industriale.
Personalmente preferisco utilizzare il termine più corretto di "automa", vale a dire che il robot è un automa "predisposto" a sostituire l'uomo in alcune lavorazioni di manipolazione con utensili, di montaggio, di controllo e di ispezione, dotato di memoria per l'immagazzinamento di istruzioni, programmabile secondo cicli ripetitivi su diversi assi di movimentazione e infine flessibile (in modo da eseguire differenti operazioni).
Pertanto, le caratteristiche salienti possedute da un robot sono le seguenti: 1) un robot deve essere idoneo ad eseguire compiti diversi; 2) un robot non ha bisogno del controllo da parte dell'uomo; 3) un robot è in grado di manipolare pezzi; 4) un robot può eseguire lavori pericolosi per l'uomo.
Della robotica industriale ho parlato anche qui:
Cibernetica e controlli automatici
ROBOTICA INDUSTRIALE --------------------------- Rivediamo brevemente qualche concetto importante sui robot, di cui ho già discusso: per "robot" (dal cecoslovacco "robota" che significa "lavoro pesante") s'intende un insieme di apparecchiature artificiali in grado di eseguire azioni in base a...
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P.S. Faccio presente che il termine "intelligente" applicato ai robot non ha nulla a che vedere col significato corrente, in questo contesto la terminologia corretta è "macchina adattativa" ?
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