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greengio
Ospite
Oggi si è aperto il mondiale F1 2004... e abbiam domminato di nuovo... :D
Melbourne, parata Ferrari
Schumi domina il GP d'Australia dall'inizio alla fine, Barrichello 2°. Sul podio Alonso, poi le due Williams (Ralf precede Montoya). Raikkonen ritirato.
MELBOURNE (Australia), 7 marzo 2004 - È tornata la Formula noia, ma in questo non c'è nulla di negativo, a parte qualche sbadiglio. Ci sono solo i meriti di un gruppo eccezionale, quello della Ferrari, capace anche quest'anno di presentarsi al via del Mondiale con una macchina super, la F2004. La trionfale parata con cui Michael Schumacher e Rubens Barrichello hanno dominato il GP d'Australia è stata anche una dura lezione alla concorrenza: per togliere il titolo alle rosse servirà molto lavoro. E forse non basterà nemmeno. Chi ha visto più da vicino i due ferraristi (ma sul podio) è stato il bravissimo Fernando Alonso. Lo spagnolo della Renault ha confermato che lui e la vettura francese sono una realtà. A punti anche le due Williams di Ralf e Montoya, Jenson Button con una buona Bar, Jarno Trulli, il migliore degli italiani con la seconda Renault e David Coulthard con la McLaren.
Schumi ha dunque iniziato alla grande la stagione. Una prova di forza alla sua maniera, quella che preferisce e in cui dà il meglio: in testa dal primo all'ultimo giro. Rubens Barrichello lo ha assistito come un fedele scudiero e la sostanza del GP è tutta qui. I due ferraristi, scattati dalla prima fila, hanno mantenuto il comando incrementandolo di giro in giro e hanno compiuto i loro tre pit stop in totale scioltezza. E gli altri? Dovranno rimboccarsi le maniche e in fretta. Alonso è l'altro promosso della giornata. Al via ha scavalcato la Williams di Montoya e ha poi gestito bene la gara portando a casa preziosi punti e non commettendo errori. Un ottimo inizio anche per lui.
Dietro allo spagnolo le Williams di Ralf Schumacher (una gara senza infamia e senza lode la sua) e Juan Montoya. Il colombiano ha sulla coscienza l'errore alla prima curva (è andato largo per contenere l'attacco di Alonso e si è ritrovato intruppato nel traffico). Però si è un po' riscattato con due sorpassi, ed è sempre uno dei pochi a riuscirci in questa F.1, ai danni di Jarno Trulli (al 25° giro) e Jenson Button (al 39°). Notte fonda per la McLaren. Dopo soli nove giri Raikkonen e Coulthard avevano qualcosa come 31 e 32 secondi di distacco. Il finlandese è poi andato k.o. per la rottura del motore Mercedes: i suoi timori sull'affidabilità alla vigilia erano reali.
Non sta meglio la Toyota. Il 12° e il 13° posto di Da Matta e Panis sono un brutto biglietto da visita. Gli italiani si sono difesi. Detto di Trulli, il secondo migliore è stato Giancarlo Fisichella. Il romano della Sauber ha disputato una gara in difesa, ma come in qualifica ha commesso un altro errore che lo ha costretto a restare dietro: vale certamente di più del decimo posto finale. Giorgio Pantano ha corso pieno di benzina e ha chiuso 14° con una Jordan comunque poco veloce: come prima gara della carriera in F.1 si può accontentare così. Stesso discorso per Gianmaria Bruni che ha lottato generosamente con i problemi della sua Minardi. Avrà tempo per rifarsi.
Melbourne, parata Ferrari
Schumi domina il GP d'Australia dall'inizio alla fine, Barrichello 2°. Sul podio Alonso, poi le due Williams (Ralf precede Montoya). Raikkonen ritirato.
MELBOURNE (Australia), 7 marzo 2004 - È tornata la Formula noia, ma in questo non c'è nulla di negativo, a parte qualche sbadiglio. Ci sono solo i meriti di un gruppo eccezionale, quello della Ferrari, capace anche quest'anno di presentarsi al via del Mondiale con una macchina super, la F2004. La trionfale parata con cui Michael Schumacher e Rubens Barrichello hanno dominato il GP d'Australia è stata anche una dura lezione alla concorrenza: per togliere il titolo alle rosse servirà molto lavoro. E forse non basterà nemmeno. Chi ha visto più da vicino i due ferraristi (ma sul podio) è stato il bravissimo Fernando Alonso. Lo spagnolo della Renault ha confermato che lui e la vettura francese sono una realtà. A punti anche le due Williams di Ralf e Montoya, Jenson Button con una buona Bar, Jarno Trulli, il migliore degli italiani con la seconda Renault e David Coulthard con la McLaren.
Schumi ha dunque iniziato alla grande la stagione. Una prova di forza alla sua maniera, quella che preferisce e in cui dà il meglio: in testa dal primo all'ultimo giro. Rubens Barrichello lo ha assistito come un fedele scudiero e la sostanza del GP è tutta qui. I due ferraristi, scattati dalla prima fila, hanno mantenuto il comando incrementandolo di giro in giro e hanno compiuto i loro tre pit stop in totale scioltezza. E gli altri? Dovranno rimboccarsi le maniche e in fretta. Alonso è l'altro promosso della giornata. Al via ha scavalcato la Williams di Montoya e ha poi gestito bene la gara portando a casa preziosi punti e non commettendo errori. Un ottimo inizio anche per lui.
Dietro allo spagnolo le Williams di Ralf Schumacher (una gara senza infamia e senza lode la sua) e Juan Montoya. Il colombiano ha sulla coscienza l'errore alla prima curva (è andato largo per contenere l'attacco di Alonso e si è ritrovato intruppato nel traffico). Però si è un po' riscattato con due sorpassi, ed è sempre uno dei pochi a riuscirci in questa F.1, ai danni di Jarno Trulli (al 25° giro) e Jenson Button (al 39°). Notte fonda per la McLaren. Dopo soli nove giri Raikkonen e Coulthard avevano qualcosa come 31 e 32 secondi di distacco. Il finlandese è poi andato k.o. per la rottura del motore Mercedes: i suoi timori sull'affidabilità alla vigilia erano reali.
Non sta meglio la Toyota. Il 12° e il 13° posto di Da Matta e Panis sono un brutto biglietto da visita. Gli italiani si sono difesi. Detto di Trulli, il secondo migliore è stato Giancarlo Fisichella. Il romano della Sauber ha disputato una gara in difesa, ma come in qualifica ha commesso un altro errore che lo ha costretto a restare dietro: vale certamente di più del decimo posto finale. Giorgio Pantano ha corso pieno di benzina e ha chiuso 14° con una Jordan comunque poco veloce: come prima gara della carriera in F.1 si può accontentare così. Stesso discorso per Gianmaria Bruni che ha lottato generosamente con i problemi della sua Minardi. Avrà tempo per rifarsi.