Kill Bill Vol. I

PescePalla

Utente Attivo
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Ciao.
...continuiamo con la rubrica "Recensioni spicciole" :D...
Sono andato a vedere l'ultimo lavoro partorito dal genio di Tarantino (uno dei 5 di cui è regista).
Il film mi è piaciuto notevolmente, direi.
E' riuscito a trasformare una storia banale in un bel mix avvolgente.
E' sviluppato secondo la classica struttura "alla Tarantino", in cui i capitoli non seguono rigorosamente l'ordine cronologico.
Lascia trasparire fin dall'inizio la voluta mancanza di attinenza con la realtà, concentrandosi sulla resa enfatica dei particolari. Tanto di cappello, è una genialata, bisogna rendergliene conto.
La pellicola alterna momenti di spiccata violenza, spesso intrisa di splendidi spunti ironici, a profonde riflessioni introspettive. Il ritmo cambia rapidamente da scena a scena, senza comunque mai risultare eccessivamente lento.
Alcuni dettagli impreziosiscono il lavoro. Il nome della protagonista non viene mai rivelato e, quando viene citato durante un paio di scene, risulta prontamente coperto da un fastidioso e asettico *beep*. Anche nei titoli di coda, Uma Thurman ricopre il ruolo di "La sposa". Eccezionale. Credo che ben pochi avrebbero prestato attenzione al nome della protagonista senza questi accorgimenti.
Altra perla, il continuo cambio stilistico. Scene con colori carichi e intensi si alternano ad altre in bianco e nero, in un'occasione addirittura con un "battito di ciglia". Il bianco e nero, oltretutto, non ha un valore puramente estetico ma in certi casi estremamente valorizzante. C'è una parte in cui viene perpetrato un massacro, con abbondante spargimento di sangue e l'uso del colore avrebbe finito per distrarre lo spettatore medio, intento a seguire gli effetti speciali... ma questo è solo una mia interpretazione... Per non parlare della digressione stile "cartone animato". Tarantino è riuscito a dar notevole peso ad una scena, altrimenti banale e scontata, semplicemente disegnandola. I dettagli si imprimono a fuoco sulle retine degli spettatori e niente è lasciato al caso.
I personaggi coinvolti direttamente in questo episiodio sono caratterizzati a tutto tondo, ottimamente torniti e cesellati.
Restano nettamente in ombra gli ultimi tre nomi che mancano alla lista degli omicidi da compiere, cosa più che sensata.
Scontata la presenza di un prossimo "Volume II", in cui mi attendo un finale degno del Maestro e l'immancabile "cameo" presente con regolarità quasi maniacale.
L'unico rammarico è legato alla scelta della storia a "volumi". Tarantino ha già avuto modo di confrontarsi con questa tipologia di narrazione: da regista ha diretto un paio di episodi di telefilm, mentre, per quanto riguarda le sue opere da produttore, come non ricordare "Dal tramonto all'alba".
Il problema di queste realizzazioni, però, è che ci si aspetta logicamente qualcosa di meglio dagli episodi successivi e non è sempre facile, soprattutto se il primo è stato un successo (...ad esempio Matrix...). Sarebbe estremamente deludente se il tutto fosse fatto ricondurre unicamente alla massimizzazione dei profitti, per poter, cioè, portare più gente possibile ai botteghini, "allungando" una storia che poteva stare tranquillamente in un film solo.
Da Tarantino, però, mi aspetto molto di più. Probabilmente riuscirà a stupire tutti con un'altra uscita degna del suo nome.

Ciao!
FuGu
 

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