Indecisione per facoltà di ingegneria

[Axx703]

So che esistono altre discussioni in questa sezione simili alla mia, ma vorrei ugualmente chiedervi un consiglio visto che ogni situazione è a sé.
Sto per concludere il quinto anno di liceo scientifico e, dopo, vorrei intraprendere la facoltà di Ingegneria alla Federico II di Napoli. In particolare sono indeciso fra Ingegneria elettronica e ingegneria informatica. Premetto che sono appassionato di computer e un giorno mi piacerebbe lavorare in un settore che lo riguardi (non per forza come programmatore ma anche come sistemista, tecnico e via discorrendo). So anche che, però, il fatto che se si è appassionati di computer si debba andare a Ing Informatica è un po' un mito da sfatare, quindi vorrei chiedervi chiarimenti a riguardo...
Per quanto riguarda Ing Elettronica so che è una facoltà molto varia, quindi se mi laureassi in questa facoltà avrei più o meno possibilità di un Ing Informatico? Quali sono in generale le prospettive?
Vi dico che in matematica e in fisica, in generale, non sono mai stato una cima, ma quest'anno mi sono reso conto che il mio problema è stato sempre un po' la pigrizia, infatti impegnandomi un po' di più ho raggiunto risultati molto più alti dei miei standard (sono passato, per esempio, da 6 e 7 a 8 in entrambe).
Grazie in anticipo :)

 

[Andretti60]

Ingegneria elettronica, poi nel triennio scegli gli esami con un forte campo informatico.

 

[Axx703]

Grazie per la risposta! Alcune persone che frequentano Ing informatica mi hanno detto che facendo elettronica alcune cose tipo programmare non si possono fare :\ confermate?
Con elettronica quali possono essere gli sbocchi?

 

[Axx703]

Up

 

[danyswimmer]

Io dico di guardare il piano degli esami e scegliere ciò che ti piace di più. Io ho fatto meccanica, ma lavoro in un'azienda con diversi colleghi ingegneri elettronici. Si occupano molto di programmazione (soprattutto!!), ma non è la programmazione di un software. Piuttosto, quella di un microprocessore e sistemi di comunicazione/interfacce varie. Penso che se tu abbia in mente la figura dell'algoritmista ti debba orientare su informatica. Se invece vuoi avere a che fare con componenti spiccioli, hardware e varie, meglio elettronica. Tieni però presente che ognuno dei due deve, sa e può imparare il lavoro dell'altro.
Quanto agli sbocchi lavorativi non dovresti avere problemi con entrambi (con ingegneria, qualsiasi, non ne avrai).

 

[Baldoni]

io direi ingegneria informatica sicuramente.
l'elettronica analogica oramai e' quasi estinta.

 

[Utente 16812]

l'elettronica analogica oramai e' quasi estinta.

Sì, è quasi estinta, come no, infatti se non consideriamo il settore delle telecomunicazioni analogiche a radiofrequenza, l'acquisizione dati da sensori e trasduttori e relativi circuiti di condizionamento ed interfacciamento, i convertitori DAC e ADC, i sistemi amplificatori lineari e non lineari ad AMP-OP, gli alimentatori, i filtri attivi e passivi, i generatori di forma d'onda, gli oscillatori sinusoidali, gli amplificatori di potenza, ecc., possiamo dire che l'analogica è estinta :asd: :shock:

P.S. Naturalmente ho voluto trascurare tutto il settore delle applicazioni in Elettrotecnica :sisilui: :asd:

 

[Baldoni]

Sì, è quasi estinta, come no, infatti se non consideriamo il settore delle telecomunicazioni analogiche a radiofrequenza, l'acquisizione dati da sensori e trasduttori e relativi circuiti di condizionamento ed interfacciamento, i convertitori DAC e ADC, i sistemi amplificatori lineari e non lineari ad AMP-OP, gli alimentatori, i filtri attivi e passivi, i generatori di forma d'onda, gli oscillatori sinusoidali, gli amplificatori di potenza, ecc., possiamo dire che l'analogica è estinta :asd: :shock:

P.S. Naturalmente ho voluto trascurare tutto il settore delle applicazioni in Elettrotecnica :sisilui: :asd:

Gli alimentatori sono quasi tutti switching, le telecomunicazioni analogiche saranno abbandonate per il wi-fi digitale
i filtri digitali sono molto piu flessibili, i convertitori ADC (e viceversa) indicano chiaramente la direzione.
Gli amplificatori di potenza saranno tutti in classe D, l'amp op sara utilizzato solo come comparatore :asd:

 

[Utente 16812]

Gli alimentatori sono quasi tutti switching, le telecomunicazioni analogiche saranno abbandonate per il wi-fi digitale
i filtri digitali sono molto piu flessibili, i convertitori ADC (e viceversa) indicano chiaramente la direzione.
Gli amplificatori di potenza saranno tutti in classe D, l'amp op sara utilizzato solo come comparatore :asd:

Uhm... applicazioni interessanti ma il punto è un altro: non c'è alcuna "competizione" tra l'analogico ed il digitale, si tratta di due sistemi "complementari", nei circuiti elettronici tensioni e correnti sono continue, la "categorizzazione" dell'elettronica in due "branche" distinte è del tutto arbitraria e priva di senso "fisico", ancorché utile al fine di "differenziare" i tipi di segnale coinvolti :sisilui:
Proprio a proposito dei segnali, occorre ricordare che, mentre il digitale si occupa, sostanzialmente, di un unico tipo di segnale, l'impulso di tensione o di corrente, l'analogica realizza la trasformazione (l'amplificazione, la trasmissione di segnali a contenuto informativo, la manipolazione e così via) di vari tipi di forme d'onda e, nel contempo, studia il funzionamento di tutti i circuiti, compresi quelli digitali :sisilui:
In quest'ottica, l'analogica "viene prima" del digitale, completandolo :asd: :sisi:
Coloro che andranno a progettare circuiti elettronici dovranno possedere buone conoscenze di tecniche analogiche, tecniche digitali e tecniche miste :ciaociao:

 

[Baldoni]

Uhm... applicazioni interessanti ma il punto è un altro: non c'è alcuna "competizione" tra l'analogico ed il digitale, si tratta di due sistemi "complementari", nei circuiti elettronici tensioni e correnti sono continue, la "categorizzazione" dell'elettronica in due "branche" distinte è del tutto arbitraria e priva di senso "fisico", ancorché utile al fine di "differenziare" i tipi di segnale coinvolti :sisilui:
Proprio a proposito dei segnali, occorre ricordare che, mentre il digitale si occupa, sostanzialmente, di un unico tipo di segnale, l'impulso di tensione o di corrente, l'analogica realizza la trasformazione (l'amplificazione, la trasmissione di segnali a contenuto informativo, la manipolazione e così via) di vari tipi di forme d'onda e, nel contempo, studia il funzionamento di tutti i circuiti, compresi quelli digitali :sisilui:
In quest'ottica, l'analogica "viene prima" del digitale, completandolo :asd: :sisi:
Coloro che andranno a progettare circuiti elettronici dovranno possedere buone conoscenze di tecniche analogiche, tecniche digitali e tecniche miste :ciaociao:

io ho estremizzato un po' la materia, pero' c'e' del vero :asd:
allora sarebbe meglio dire elttronica di potenza vs informatica. :sisi:
comunque il casino di Ingegneria informatica (dopo aver passato ovviamente analisi 1/2 fisica 1/2)
sono le teorie di sistemi e controlli automatici.. che c'azzeccano poco con la programmazione.
ma comunque bisogna studiare... :ciaociao:

 

[Axx703]

Vi ringrazio tutti per i chiarimenti. Ci ho pensato a lungo e mi piacciono molto entrambe, ma fra le due ho sempre preferito Ingegneria informatica, quindi credo che intraprenderò quella. Grazie :)

 

[viator]

Uhm... applicazioni interessanti ma il punto è un altro: non c'è alcuna "competizione" tra l'analogico ed il digitale, si tratta di due sistemi "complementari", nei circuiti elettronici tensioni e correnti sono continue, la "categorizzazione" dell'elettronica in due "branche" distinte è del tutto arbitraria e priva di senso "fisico", ancorché utile al fine di "differenziare" i tipi di segnale coinvolti :sisilui:
Proprio a proposito dei segnali, occorre ricordare che, mentre il digitale si occupa, sostanzialmente, di un unico tipo di segnale, l'impulso di tensione o di corrente, l'analogica realizza la trasformazione (l'amplificazione, la trasmissione di segnali a contenuto informativo, la manipolazione e così via) di vari tipi di forme d'onda e, nel contempo, studia il funzionamento di tutti i circuiti, compresi quelli digitali :sisilui:
In quest'ottica, l'analogica "viene prima" del digitale, completandolo :asd: :sisi:
Coloro che andranno a progettare circuiti elettronici dovranno possedere buone conoscenze di tecniche analogiche, tecniche digitali e tecniche miste :ciaociao:

infatti,ad esempio dovresti provare a visitare una fabbrica di automobili per verificare quanto è vero quello che hai prospettato:ok:

 

[Utente 16812]

io ho estremizzato un po' la materia, pero' c'e' del vero :asd:
allora sarebbe meglio dire elttronica di potenza vs informatica. :sisi:
comunque il casino di Ingegneria informatica (dopo aver passato ovviamente analisi 1/2 fisica 1/2)
sono le teorie di sistemi e controlli automatici.. che c'azzeccano poco con la programmazione.
ma comunque bisogna studiare... :ciaociao:

Secondo te la teoria dei controlli automatici c'azzecca poco con la programmazione ? :skept:
Perché non lo dici a quegli ingegneri che studiano la trasformata discreta (DFT) di Fourier e la FFT per implementare, per dirne una, gli algoritmi di processamento digitale dei segnali (DSP) ?
Perché non lo dici a coloro che utilizzano sistemi di simulazione, come SPICE, OrCAD, ecc., per l'analisi e il progetto di circuiti di controllo automatici ?
Cosa mi dici a proposito del progetto di filtri numerici, importantissimo in campo ingegneristico al fine di ridurre il rumore additivo dei segnali da trattare ?
L'implementazione di algoritmi di filtraggio si basa su architetture hardware e software DSP o mi sbaglio ?
La progettazione di sistemi digitali, i circuiti dedicati ASIC, in particolare i PLD e l'FPGA, e così via, come la fai ? :asd:
E' naturale che si debba conoscere la teoria dei sistemi e anche bene, secondo me ;)

 

[Fea]

Secondo te la teoria dei controlli automatici c'azzecca poco con la programmazione ? :skept:
[...]

Beh, teoricamente sì. Teoria dei controlli automatici discende da teoria dei segnali, e (dipende da come sono impostati facoltà e corso) tendenzialmente è un approccio molto teorico e molto matematico. Con il volgare codice c'entra -teoricamente- poco.

Poi all'atto pratico fare controlli automatici senza scrivere codice (che poi in simulink non ne scrivi granché se l'esame è semplice) è un esercizio di stile inutile per un ingegnere, quindi senza l'utilizzo concreto quelle nozioni restano delle interessantissime seghe mentali... Quindi sì, controlli ha parecchio a che fare con la programmazione.
Tutto.

E per inciso, è una disciplina fondamentale nel mondo del lavoro, perché si applica ad un'infinità di ambiti.