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"Di nuovo non c'è più da inventare niente. Proveremo solo a ripeterci". Valentino Rossi presenta a Milano, insieme alla Yamaha e al compagno Colin Edwards, la sua sfida la Mondiale MotoGP 2006. Sa che è difficile poter dimostrare ancora qualcosa. Ma lucidamente ci prova, tenendo a debita distanza le sirene e l'eventuale futuro in Ferrari.
"La F.1 è sempre stata una cosa secondaria - ha spiegato -. E la diventa ancora di più adesso che si avvicina il Motomondiale". La questione, anche a livello tecnico, non sembra peraltro togliergli il sonno. "I due mezzi sono così diversi che non ho alcun problema nel passare da uno all'altro. Dopo i test di Valencia con la Ferrari sono arrivato in Qatar e dopo 5 tornate in sella alla Yamaha ho battuto il record sul giro in gara".
L'importante, per un simile "cannibale", è continuare a vincere. "Il 2004 e il 2005 sono stati i due anni più belli della mia carriera. Veder crescere la moto così tanto è stata una grandissima soddisfazione. Ma resta dura: ogni anno ripartiamo ed è come se avessi disegnato un gran bersaglio sulla schiena, tutti vogliono batterci".
I rivali sono diversi. "C'è stato un cambio della guardia. Chi ha smesso, chi ha un nuovo team e da curare ora sono Pedrosa, Melandri e Hayden. Biaggi? Peccato non ci sia, è stato un pilota forte". La M1 è diversa. "Il motore è più potente ed elastico - dice - e sono aumentati trazione e agilità. C'è qualcosa da sistemare nell'abbinamento con le nuove Michelin ma per il 26 marzo a Jerez saremo pronti. Chi temo? Le Honda e le Ducati".
A fare gli onori di casa c'era il direttore generale Lin Jarvis. "Rossi che prova la Ferrari? Per noi può farlo - dice -: è un grande sportivo, guarda ad altre sfide. Ma vogliamo che resti. Daremo il massimo, sappiamo che il suo è un cuore da motociclista. Se si diverte rimarrà". Poi quello tecnico Masao Furusawa e il responsabile del team in pista Davide Brivio. "La moto è quasi a posto, negli ultimi due test sistemeremo gli ultimi dettagli. Cosa vorrei in più rispetto al 2005 trionfale? Una doppietta con entrambi i nostri piloti davanti a tutti in un GP".
Chiusura con Colin Edwards, festeggiato con una gran torta nel giorno del suo trentaduesimo compleanno. "Con Vale ci siamo incontrati la prima volta nel 2000, correndo insieme la 8 Ore di Suzuka: abbiamo la stessa attitudine e lo stesso amore per la moto. La M1 è pronta per vincere, non ci sono dubbi. Cosa prometto per il 2006? Speriamo a fine anno in una doppietta iridata".
Fonte: G.D.S.
Se parla in modo così ottimistico allora le cose sono a posto. Spero che riesca a battagliare, magari più con la Ducati che con la Honda. :)
"La F.1 è sempre stata una cosa secondaria - ha spiegato -. E la diventa ancora di più adesso che si avvicina il Motomondiale". La questione, anche a livello tecnico, non sembra peraltro togliergli il sonno. "I due mezzi sono così diversi che non ho alcun problema nel passare da uno all'altro. Dopo i test di Valencia con la Ferrari sono arrivato in Qatar e dopo 5 tornate in sella alla Yamaha ho battuto il record sul giro in gara".
L'importante, per un simile "cannibale", è continuare a vincere. "Il 2004 e il 2005 sono stati i due anni più belli della mia carriera. Veder crescere la moto così tanto è stata una grandissima soddisfazione. Ma resta dura: ogni anno ripartiamo ed è come se avessi disegnato un gran bersaglio sulla schiena, tutti vogliono batterci".
I rivali sono diversi. "C'è stato un cambio della guardia. Chi ha smesso, chi ha un nuovo team e da curare ora sono Pedrosa, Melandri e Hayden. Biaggi? Peccato non ci sia, è stato un pilota forte". La M1 è diversa. "Il motore è più potente ed elastico - dice - e sono aumentati trazione e agilità. C'è qualcosa da sistemare nell'abbinamento con le nuove Michelin ma per il 26 marzo a Jerez saremo pronti. Chi temo? Le Honda e le Ducati".
A fare gli onori di casa c'era il direttore generale Lin Jarvis. "Rossi che prova la Ferrari? Per noi può farlo - dice -: è un grande sportivo, guarda ad altre sfide. Ma vogliamo che resti. Daremo il massimo, sappiamo che il suo è un cuore da motociclista. Se si diverte rimarrà". Poi quello tecnico Masao Furusawa e il responsabile del team in pista Davide Brivio. "La moto è quasi a posto, negli ultimi due test sistemeremo gli ultimi dettagli. Cosa vorrei in più rispetto al 2005 trionfale? Una doppietta con entrambi i nostri piloti davanti a tutti in un GP".
Chiusura con Colin Edwards, festeggiato con una gran torta nel giorno del suo trentaduesimo compleanno. "Con Vale ci siamo incontrati la prima volta nel 2000, correndo insieme la 8 Ore di Suzuka: abbiamo la stessa attitudine e lo stesso amore per la moto. La M1 è pronta per vincere, non ci sono dubbi. Cosa prometto per il 2006? Speriamo a fine anno in una doppietta iridata".
Fonte: G.D.S.
Se parla in modo così ottimistico allora le cose sono a posto. Spero che riesca a battagliare, magari più con la Ducati che con la Honda. :)