Da pochi giorni è uscita la versione 20.1 di Linux Mint. Mentre leggevo le novità, e dando per scontato che non ne avrei trovate di rilevanti, ho letto questa: Linux Mint 20.1 features a unified filesystem layout (in breve, le directory /bin, /lib ecc. puntano a /usr/bin, /usr/lib, ecc. invece di essere fisicamente separate). È una novità che mi ha incuriosito molto, dato che già da anni Ubuntu, su cui Mint si basa, aveva implementato questa caratteristica. Indago ulteriormente e tra le novità della versione 20 di Mint leggo: Linux Mint 20 features Cinnamon 4.6, a Linux kernel 5.4 and an Ubuntu 20.04 package base. Quindi "Ubuntu 20.04 package base", da prendere alla lettera forse. Ma come è possibile che una distro nata per garantire un supporto a lungo termine aggiunga una variazione così importante, sebbene non troppo rilevante ai fini pratici? La versione 20 di Mint si basa o non si basa tutta su Ubuntu 20.04?
Io finora ho sempre consigliato anche Mint a coloro che si affacciano al mondo Linux, e forse lo farò anche in seguito ma d'ora in poi ci sarà sempre un 'ma' che lo accompagnerà. Per quanto mi riguarda, difficilmente userò Mint come distro personale (ho scartato Ubuntu anni fa), dato che per me questa variazione a livello di sistema base è significante.
Io finora ho sempre consigliato anche Mint a coloro che si affacciano al mondo Linux, e forse lo farò anche in seguito ma d'ora in poi ci sarà sempre un 'ma' che lo accompagnerà. Per quanto mi riguarda, difficilmente userò Mint come distro personale (ho scartato Ubuntu anni fa), dato che per me questa variazione a livello di sistema base è significante.