non é la tensione ad essere pericolosa quanto la corrente, se non limitata.
In questo caso é limitata ovviamente dalla potenza assorbita dalla bobina in ingresso, che di fatto agisce come una sorta di trasformatore step up, in uscita ti alza la tensione ma per forza di cose deve abbassarti anche la corrente.
Puoi avere anche un 1MV, io con delle DRSSTC sono arrivato a 750kV, ma se la corrente che eroga é inferiore ad una certa soglia perché limitata non risulta pericolosa.
Si commette spesso l'errore di pensare che sia la tensione ad essere pericolosa, é per questo che si ritiene la 12V sicura, ma é la corrente ad uccidere: se ti tagliassi un dito su entrambe le mani e mettessi in contatto il sangue con la 12V di fatto potrebbe passare corrente a sufficienza per andare in arresto cardiaco, anche se é 12V. Poi é logico che alzando la tensione, la conseguenza é che passa anche con piú facilitá corrente visto che l'impedenza del corpo rimane uguale.
Poi sul tema ci sono molteplici aspetti dovuti alle forti nonlinearitá del corpo umano tra cui:
- tensione: piú é alta e piú é facile mandare in breakdown dielettrico la pelle, abbattendo drasticamente l'impedenza di colpo e facendo passare esponenzialmente piú corrente. In genere con l'aumentare della tensione l'impedenza della pelle si riduce (tra 25V e 1000V l'impedenza puó anche scendere di tre volte, oltre 2000V c'é appunto il breakdown nel quale l'impedenza precipita di colpo ed é come mettere in conduzione direttamente la carne sottostante, ricca di acqua e sali minerali)
- tempo di esposizione: piú tempo passa piú non solo c'é la probabilitá di creare danni permanenti, ma anche piú corrente passa perché la pelle aumenta la sua conduttanza di diversi ordini di grandezza in pochi ms.
- frequenza: la corrente AC é tra le 5 e le 15 volte piú pericolosa della DC. La DC é in gran parte fermata dalle proprietá capacitive del corpo umano, cosa che non blocca la AC che invece passa a piena potenza: bastano 30mA di AC con esposizione superiore ai 10s per un rischio di fibrillazione del 5%, con 100mA la stessa condizione di rischio la hai con una esposizione di 500ms mentre in DC tali soglie si spostano a 500mA e 1.5A. Anche la frequenza stessa ha effetti differenti: con frequenze basse (50Hz, fino a 300Hz) c'é il rischio di tetanizzazione dei muscoli e quindi l'impossibilitá al rilascio del conduttore (oltre al fatto che anche il cuore é un muscolo quindi causa piú facilmente scompensi nel ritmo). Per questo si suggerisce sempre di procedere dorso della mano a muro durante le evacuazioni e non palmo a muro, se i muscoli si tetanizzano o ti ci tolgono, o salta il salvavita, o ci rimani attaccato. A frequenze piú elevate invece, giá nell'ordine di 1kHz, il comportamento é una via di mezzo tra la AC bassa frequenza e la DC.
- numero di fasi: una monofase 230V é di fatto piú pericolosa di una 400V trifase solo perché la differenza di potenziale per fase é piú elevata. Nella 400V, per avere tutti i 400V dovresti toccare fase e fase, nella monofase ti basta toccare il neutro o inavvertitamente terra.