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- 240gb ssd kingston (sigh)1tb hdd segate con migliaia di ore alle spalle (38k)
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HiFiman HE-400i
Dopo aver titubato per quasi un anno, grazie all'ottimo prezzo a cui le ho trovate, ho deciso finalmente di comprare queste signore cuffie, direttamente imparentate con le sorellone HE-560. Finito il burn-in, sono pronto a tirare le somme, cercando di essere il più neutrale possibile, pronto per la recensione.Partiamo dal prezzo: di listino, verrebbero 499$. Oramai, si trovano spesso su Amazon ed altri siti a circa 300-350 euro(https://www.playstereo.com/it/cuffi...planar-magnetic-headphones-6925624200749.html), anche se durante il Black Friday erano in offerta a 220$ direttamente da hifiman.com.
Personalmente le ho acquistate a 200 euro usate, anche se erano usate per modo di dire, dato che non avevano nemmeno superato le 80 ore di rodaggio..
Setup: Schiit magni/modi (v1), come sorgente ho usato principalmente flac (offerti da @filoippo97 ), ed aimè mp3 320kbps/spotify. Come confronto, le ho provate vicino alle beyerdynamic dt990 pro (+ little dot mk2 & dac breezer audio), inoltre arrivo da delle sennheiser hd598se.
Partiamo da un po' di storia: precedentemente le avevo definite " imparentate con le sorellone he-560", perlomeno lato design. Infatti è evidente che seguano l'impronta delle suddette cuffie, che a loro volta solo una versione ristudiata delle HE-500, con una serie di migliorie che vanno a colpire direttamente i "difetti" segnalati dalla community: raramente ho visto un'azienda che tiene realmente in considerazione questo genere di feedback. Poi è ovvio che non condividino lo stesso driver, ma sia le HE-400I che le HE-560 hanno in comune le migliorie ideate seguendo i consigli della community.
Importanti infatti le modifiche: headband migliorata, nuovi pad ibridi, e peso drasticamente ridotto grazie all' uso di plastiche molto robuste, con un unico difetto: attirano tantissimo le ditate. Altra miglioria,cruciale: hanno abbandonato il connettore proprietario, optando per due comodissimi jack 2.5mm. Ottima quindi la qualità, anche se ogni tanto si blocca il meccanismo per l'adattamento della headband. Nulla di allarmante.
Parliamo ora della particolarità di queste cuffie: adotta infatti un design magnetoplanare a singola faccia, una tecnologia molto costosa e che solitamente ritroviamo in cuffie su tutt'altra fascia di prezzo. L'uso di un singolo magnete permette di diminuire sensibilmente il peso, "difetto" principale di cuffie con questo design. Ha inoltre un altro vantaggio: non essendoci un secondo magnete tra l'orecchio e il driver, il suono non viene influenzato dal dover passare attraverso esso. Due piccioni con una fava. Esistono alcuni driver che usano ancora il doppio magnete, con una tecnologia chiamata "stealth magnet", ma su fascia decisamente diversa di prezzo. La bassa impedenza di 35ohm e i 93db traggono in inganno: seppur siano dichiarate come "facili da pilotare" (ed in effetti, da telefono, non suonano affatto male), basta provarle su un amp serio per sentire l'abissale differenza: sullo schiit, per avere un volume "da ascolto", tengo la manopola attorno al 55%.
PACKAGING: A mani basse uno dei punti di forza. Le cuffie arrivano in un bauletto in ecopelle con rifinite cuciture, elegante quanto lussuosa. Sulla scrivania fa un figurone. All'interno è presente una sagoma in gommapiuma, con incastonate le HE-400i. Un unboxing quasi emozionante.
COMODITÀ: Prima avevo citato quello che viene considerato il principale difetto delle magnetoplanari. Beh, 370g di certo non sono peso piuma, specialmente vicino alle leggerissime hd598se. E di certo si sentono in testa. Ma è dopo qualche ora di uso che si sente l' enorme lavoro compiuto dall'archetto migliorato e i pad, morbidissimi: anche con un uso prolungato(anzi: ho l' impressione che più tempo passi, più diventino comode), non si avrà mai una sensazione di stanchezza, come al contrario sento con le dt990 pro(torneremo più avanti sul confronto tra le due). Tirando le somme, posso dire che sia tra le cuffie più comode in commercio, soprattutto considerando il peso.
SUONO: Poco da dire. Spettacolari. Il più grande punto di forza che ho immediatamente notato è stato il dettaglio, seguito dalla comparsa del sub-bass, e in generale di una fascia bassa spettacolare. C'è chi dirà: "eh ma le hd800 hanno più dettaglio" o cose simili, ma fa sempre bene ricordare che con il prezzo delle hd800, mi prendo quattro paia di queste :sisi:. Suono alla fine un pò più flat, e molto più "controllato" che sulle dt990 pro, che talvolta risultano più divertenti da ascoltare, anche se appena entra in gioco il dettaglio le 990 cascano parecchio indietro. Dunque, iniziamo per ordine. Come confronto userò le dt990 pro e le hd598se (so che non sarà una sfida molto alla pari data la differenza di fascia di prezzo, ma questo avevo a disposizione).
Bassi: fenomenali. Qui le sennheiser cascano all'ultimo posto, mentre le beyer e le hifiman hanno diversi punti di forza. Come quantità, forse anche grazie all'amplificatore valvolare, le 990 solo un pelo sopra: dopotutto è il suono caratteristico della casa, con una tendenza a "V". Non che le HE400i ne siano assenti: ma avevo l' impressione fossero meno marcati. Parlando di qualità, tornano in testa le hifiman: vanno MOLTO più in fondo, con un sound ben più dettagliato e dei colpi secchi, tanto da rendere quasi sbavati quelli beyer, un pelo meno dettagliati. Di nuovo all'ultimo posto le sennheiser.
Medi: qui vincono le hifiman. Sia come qualità che come quantità. Quelli beyer risultano un pelo arretrati, mentre il suono delle 598se risulta come velato, anche se rimangono tutte e tre assolutamente godibili.
Alti: qui è dura. Il suono beyer è famoso per essere molto spinto sia nella fascia bassa, che su quella alta: se non ben alimentate, le dt990 avranno degli alti quasi striduli, ma con un bel valvolare si mettono a posto. Molto neutrali quelli hifiman, e come sui medi, le 598se cascano un po' dietro le altre due.
Dettaglio: come già anticipato, vincono a mani basse le hifiman. Spettacolari, una divisione davvero ottima, ma senza cadere nel "finto".
Soundstage: qua è stata dura. Tutte e tre sono aperte, e tutte e tre hanno un soundstage ottimo: ho però l'impressione che quello delle dt990 sia migliore, seguito a ruota dalle altre due. Leggendo in rete, vicino a cuffie più elevate (come he560 o ovviamente hd800) sono più intime, ma rimane assolutamente ottimo.
Per tirare le somme, come previsto, le hifiman regnano su quasi tutti i punti di vista. Nulla da togliere alle altre due però, che rimangono mooolto valide, visto anche il prezzo molto più basso: in particolare, le beyer risultano molto divertenti, mentre la leggerezza delle sennheiser le rende paurosamente comode, ma solo per tempi relativamente brevi: dopo qualche ora, la headband inizia a dare qualche fastidio. Sono inoltre molto più facili da pilotare delle altre due, a discapito di un suono forse leggermente velato, se messo vicino alle concorrenti.
Tracce: ho usato una quantità innumerevole di file audio, di ogni genere: sono partito con orchestrale(ennio morricone, sawano hiroyuki), passando per indie rock (es. metrica), elettronica (alan walker e lindsey stirling), passando per immancabili classici (pink floyd, acdc, dire straits per citarne alcuni, ma ho un'intera cartella contenente le "scelte" di filo :P), persino usando tracce prese dalle mie serie preferite/film, che come tutti sappiamo hanno un gusto speciale. Non sono mai stato tradito, e la resa era sempre perfetta e coinvolgente. Degna di nota la resa della chitarra di "fango", che mi emoziona ogni volta.
GAMING: Non deludono nemmeno qua. Perfetta la gestione dei suoni, si capisce subito la direzione di ogni suono, tanto che più volte, giocando con amici, fungevo da radar a tutti i miei compagni, muniti di "cuffie gaming". Passa a pieni voti.
CONCLUSIONE: A 229 euro, ma anche agli attuali 300, rimane una cuffia stupenda. Look e design molto premium, suono spettacolare più propenso a un ascolto quasi critico, ma al tempo stesso piacevole. Il suono inoltre risulta meno stancante di quello beyer, che alle volte può risultare troppo invasivo, ma dopotutto è il suo suono caratteristico. Molto versatili, difficilmente si comporteranno male in qualche ambito.
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