- 14
- 0
- CPU
- AMD Ryzen 7 5700G
- Scheda Madre
- Asus TUF B550-PLUS WIFI II
- HDD
- Crucial M.2 P2 2280 500 GB, Samsung SSD 870 QVO 2 TB
- RAM
- G.Skill Trident Z DDR4 3000 Mhz 2x8GB
- GPU
- ASUS ROG STRIX 1070 8 GB
- Monitor
- LG 27GN850
- PSU
- Seasonic Core GM-650
- Case
- NZXT H510 Flow
- OS
- Windows 11 Pro
Ho un WD My Passport Ultra da 2 TB (precisamente un WD20NMVM) che ormai da alcuni mesi lotta tra la vita e la morte, mostrando i contenuti e poi spegnendosi.
Sto parlando di un disco con circa 3-4 anni di onorato servizio e un utilizzo costante alle spalle, che un giorno di luglio è scivolato dal case e ha incominciato a dare malfunzionamenti (in realtà già annunciati da tempo con rumori sospetti e qualche disconnessione improvvisa).
Ritengo possa trattarsi di una coincidenza o di un danneggiamento della testina: dopo la caduta, il disco risultava leggibile per circa 10-20 secondi, sono riuscito a copiare appena qualche MB di roba, poi smetteva di funzionare causando freeze di Esplora Risorse e bootloop al riavvio del computer.
Questo lasso di tempo si è sempre ridotto, sino a una manciata di secondi.
Stasera sono riuscito giusto a scansionare il disco con CrystalDiskInfo, e risultano come unica anomalia 191 settori riallocati.
Esplora Risorse mostra da quel giorno di luglio un disco etichettato PortableApps con 89 GB disponibili, dopo svariate connessioni e riconnessioni del disco, dopo averlo smontato e aver persino esposto la parte meccanica del disco (ingenuità da dilettante).
Ebbene, io sono fiducioso che i dati ci sono, e sono assolutamente integri.
Come posso procedere con il recupero? Purtroppo non esiste attacco SATA in questo disco, e l'unica soluzione sarebbe (secondo questo video privo di spiegazioni) collegare dei fili da alcuni pin della scheda madre direttamente al connettore.
Ora mettiamo che questo metodo non funzioni, poiché il problema risiede nella parte meccanica e non elettronica, quali tentativi mi rimangono?
Le aziende di recupero dati chiedono ingenti somme di denaro per 2 TB di contenuti, e non sono sicuro di poter richiedere un recupero parziale delle informazioni.
Insomma pagherei cifre che si aggirano dai €1000 a salire, e certamente non ne vale la pena.
Sto parlando di un disco con circa 3-4 anni di onorato servizio e un utilizzo costante alle spalle, che un giorno di luglio è scivolato dal case e ha incominciato a dare malfunzionamenti (in realtà già annunciati da tempo con rumori sospetti e qualche disconnessione improvvisa).
Ritengo possa trattarsi di una coincidenza o di un danneggiamento della testina: dopo la caduta, il disco risultava leggibile per circa 10-20 secondi, sono riuscito a copiare appena qualche MB di roba, poi smetteva di funzionare causando freeze di Esplora Risorse e bootloop al riavvio del computer.
Questo lasso di tempo si è sempre ridotto, sino a una manciata di secondi.
Stasera sono riuscito giusto a scansionare il disco con CrystalDiskInfo, e risultano come unica anomalia 191 settori riallocati.
Esplora Risorse mostra da quel giorno di luglio un disco etichettato PortableApps con 89 GB disponibili, dopo svariate connessioni e riconnessioni del disco, dopo averlo smontato e aver persino esposto la parte meccanica del disco (ingenuità da dilettante).
Ebbene, io sono fiducioso che i dati ci sono, e sono assolutamente integri.
Come posso procedere con il recupero? Purtroppo non esiste attacco SATA in questo disco, e l'unica soluzione sarebbe (secondo questo video privo di spiegazioni) collegare dei fili da alcuni pin della scheda madre direttamente al connettore.
Ora mettiamo che questo metodo non funzioni, poiché il problema risiede nella parte meccanica e non elettronica, quali tentativi mi rimangono?
Le aziende di recupero dati chiedono ingenti somme di denaro per 2 TB di contenuti, e non sono sicuro di poter richiedere un recupero parziale delle informazioni.
Insomma pagherei cifre che si aggirano dai €1000 a salire, e certamente non ne vale la pena.
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