mr.frizz, condivido spesso i tuoi interventi, ma se parti così non ci siamo
se per te i cosettini a cubetti sono i condensatori, allora sei fuori strada in elettronica, e quindi qualsiasi cosa che dici riguardo le fasi sta a 0...
Mi autoquoto
(conta i condensatori e i "cubetti" attorno al socket, più sono numerosi e di dimensioni maggiori, meglio è)
Voleva essere una spiegazione veloce a chi di elettronica mastica (probabilmente) poco. Questa senza dubbio è una spiegazione di altro livello:
Le fasi di alimentazione sono un insieme di componenti elettronici che servono a trasformare la tensione proveniente dall'alimentatore in tensione utilizzabile per alimentare il processore.
[cut] Una fase di alimentazione
analogica è composta da tre parti:
1. VRM (
voltage regulation module): sono dei quadratini neri, spesso nascosti sotto un dissipatore passivo. Questi trasformano la corrente, e come in tutte le trasformazioni c'è una perdita di energia (qui l'efficienza è intorno all'80%-90% e varia in base al tipo di
mosfet utilizzati). Ecco perchè, soprattutto nelle schede madri high-end (nelle quali si ha una grande richiesta di energia) sono dissipati.
2. Induttanza: è costituita da un filo di rame avvolto intorno ad un cuore di ferrite toroidale, nelle schede madri moderne chiuso in una "gabbia" di materiale plastico, servono a stabilizzare la
corrente in uscita dai VRM. (CUBETTINO :D)
3. Condensatore : generalmente a stato solido, ma tutt'ora in alcuni modelli sono utilizzati elettrolitici, servono a stabilizzare la
tensione. E' falsa la credenza che condensatori di maggiore capacità (che è espressa in uF, Microfarad) generino tensioni più stabili. Servono delle giuste dimensioni, frutto di complessi calcoli (altrimenti gli ing. elettronici che farebbero nella vita? :asd: )
Gli ultimi due componenti sono necessari anche per filtrare il
ripple residuo.
A monte di questi componenti sta un
controller PWM. Vediamo (in modo estremamente semplificato) a cosa serve. [cut]
Sul discorso pentium D sono d'accordo, però bisogna anche considerare che il controllo dei voltaggi non era "variabile" come ora (cool'n quiet / speed step), insomma le esigenze erano diverse. L'unico speed step integrato nel PD aveva un solo stato con moltiplicatore ridotto. Un 7700k invece (secondo me ma non solo) necessita di tanta corrente, e anche ben erogata. *Chiedo scusa fin da ora se ho scritto in parole povere.
come dici tu c'è l'eccezione, e sono d'accordo, ma...
(Riportato dalla guida)
"Schede madri con meno fasi sono spesso (ma non sempre) meno potenti di schede con più fasi"
i vrm che ci sono sotto i dissipatori, se vanno in throttling abbasserebbero la frequenza della cpu, ma vanno in throttling a 105° di solito
é per questo motivo che penso ai VRM, perchè se fosse un freeze vero, non riuscirebbe a tornare al desktop ma sarebbe costretto a riavviare. Però senza averlo sotto mano non si può aver la certezza.
@delu1995 https://www.tomshw.it/forum/threads/fasi-di-alimentazione-scheda-madre.411130/ può essere una lettura interessante.
Considera che se metti assieme una scheda madre "giusta" (per essere politically correct) e un alimentatore che non eroga correttamente le tensioni, è molto più facile che si manifestino problemi.
Ho due Thermaltake Berlin 630W, uno più vecchio e costruito "meglio" (mi pare abbia componentistica HEC), e uno più nuovo di produzione CWT. Ti dico solo che il vecchio tiene un FX 8320 @4.0GHz con una HD7970 GHz edition senza problemi. Il nuovo non ho avuto modo di spremerlo (meglio così vedendo cosa si legge in giro), però lavora da due anni sotto un Athlon 860k + GTX750Ti senza aver dato il minimo problema. Come in tutto, ci va fortuna.
Per quanto riguarda i dischi, scarica crystaldiskinfo e controllane lo stato (posta una schermata se vuoi).
