- 6,035
- 2,402
- CPU
- AMD Ryzen 5 3600
- Dissipatore
- Stock Wraith Stealth Cooler
- Scheda Madre
- B450 Gaming Plus MAX
- HDD
- HDD Toshiba 1TB 7200rpm + Samsung 850 EVO 250GB
- RAM
- 16GB Dual Channel - 2x8GB Ballistix Sport LT 3200Mhz C16
- GPU
- SAPPHIRE RX 5700 XT NITRO+
- Audio
- Presonus AudioBox iONE + Cooler Master GS750
- Monitor
- AOC 2590FX
- PSU
- Corsair CX550M
- Case
- Zalman R1
- Periferiche
- DREVO Gramr- Logitech g305/Steelseries Kana V2 - Razer goliathus speed/Steelseries QcK + Cooler Master MH751/Sony MH755/KZ ZS7
- OS
- Win 10 PRO x64
Ciao a tutti.
Dopo una conversazione con Vincent di DREVO (che ringrazio infinitamente) riguardo la possibilita', da parte mia, di scrivere una recensione per il suo prodotto, ho finalmente ricevuto la DREVO Gramr in colorazione bianco, RGB e con switch Outemu Red.
In questa recensione andremo a vedere se questa tastiera entry level vale il prezzo a cui viene venduta e se puo' essere un buon punto di partenza per chi si avvicina al mondo delle meccaniche e al mondo della tenkeyless (75%, 60% e via dicendo)
Andiamo a vedere la Gramr piu' da vicino!
AGGIORNAMENTO, AGOSTO 2020
Dopo circa un anno di utilizzo, gli switch hanno cominciato a presentare un rattle abbastanza fastidioso, lo switch raschia parecchio e ha un po' perso il feeling dei primi mesi.
Il resto della tastiera è rimasto pressochè intatto, per cui a livello di qualitá dei caps posso dire siano degli ABS tutto sommato non cosí malvagi, ancora non ho visto sbiadire alcun tasto e sicuramente è un aspetto per ora positivo (rimangono comunque ABS, non PBT, per cui credo che nel tempo prima o poi degraderanno un pochino).
PREMESSA: perche' una tastiera TENKEYLESS?
Nel mio caso perche' tendo ad utilizzare la tastiera in maniera opposta alla sua naturale posizione (la tengo quasi in verticale mentre gran parte della gente la tiene nella posizione naturale, e cioe' in orizzontale). In una situazione del genere una tastiera con tastierino numerico e quindi full size potrebbe non starci in termini di spazio sulla scrivania (tralasciando che la mia scrivania e' piuttosto grande).
Altro motivo, prettamente personale, e' che le tastiere full-size mi sembrano ormai davvero troppo grosse, non so perche' ma le tenkeyless (soprattutto le compatte 75%, 60% e via dicendo) mi piacciono di piu' sia esteticamente che nell'uso quotidiano.
Ecco come utilizzo la tastiera ed ecco perche' preferisco le compatte:
SPECIFICHE
- 84 tasti, design 75%
- Switch Outemu Red, forza di attuazione 50g
- Illuminazione RGB
- Keycaps ABS double shot
- Layout ANSI (US)
- 6KRO o 24KRO (NKRO) selezionabili
- Cavo scollegabile Type-C
PACKAGING
Il packaging in realta' non e' nulla di esaltante: e' una semplice scatola di cartone all'interno della quale troviamo la tastiera, il cavo Type-C per connetterla al PC ed un piccolo attrezzo per rimuovere i Keycaps.
Inclusi nella confezione ci sono anche, ovviamente, le istruzioni, un adesivo con il logo del brand e un piccolo libretto da 4 pagine nel quale Drevo chiede di esprimere il proprio feedback dopo l'acquisto dei prodotti, segno di un brand che considera molto l'opinione dei propri clienti.
COSTRUZIONE E MATERIALI
La Drevo Gramr e' prevalentemente costruita in plastica, ma rimane comunque piuttosto solida al tatto. Se dovessi essere pignolo, a mio avviso il case piu' esterno, e cioe' la parte che si puo' toccare ai lati della tastiera (che teoricamente viene inserita dall'alto) e' leggermente piu' sottile di quanto mi aspettassi. Probabilmente avrei reso un po' piu' robusto il case. Il resto della scocca, soprattutto la parte posteriore, e' piuttosto solida e resistente. Gli switch sono invece saldati su una sottile lastra di alluminio, sotto la quale e' stato alloggiato il PCB.
In fin dei conti, siamo in presenza di una tastiera piuttosto economica, proposta ad un pubblico non di nicchia come quello delle tastiere meccaniche custom, molto piu' attento ai piccoli dettagli.
Nella scocca posteriore sono poi posti i piedini (reclinabili e che possono quindi essere nascosti) gommati, che in giorni di prova non hanno mai dato problemi. Ho provato ad utilizzare la tastiera sia con i piedini che senza, e devo dire che un leggero rialzo ha migliorato il mio comfort durante le sessioni di gioco davanti al pc.
I piedini non scivolano ma sono in gomma e bianchi (nella tastiera con colorazione bianca ovviamente) e prevedo si sporcheranno molto presto. C'e' da vedere se manterranno lo stesso grip anche sul lungo termine, ma questo ce lo dira' solo il tempo.
CAVO
Il cavo e' interamente ricoperto da una guaina in tessuto (braided) che puo' piacere o meno. Lo preferisco sicuramente sulle tastiere, mentre sui mouse non riesco a sopportarlo. Il cavo in questo caso termina con un connettore Type-C ed e' scollegabile dalla tastiera: ne consegue che se non siete proprio accorti nell'utilizzo della tastiera e il cavo dovesse rompersi, vi basta comprare un cavo USB Type-C e rimpiazzarlo. Una scelta intelligente da parte di Drevo, che va incontro ai propri clienti, dando anche la possibilita' ai propri clienti di cambiare il cavo a loro piacimento con un cavo piu lungo o piu' corto in base alle proprie esigenze.
SWITCH E KEYCAPS
Adesso la parte piu'interessante.
Per quanto riguarda gli switch mi sento in dovere di aprire una parentesi: dopo aver provato moltissime tastiere, ho trovato i miei switch ideali, che sono, a pari merito, i Cherry MX Brown e i Gateron Red. Questa premessa mi sembrava dovuta, soprattutto perche' andro' a esprimere un parere personale sul feeling degli switch e mi sembra corretto dare alcuni riferimenti.
Gli switch, in questo caso, sono degli Outemu Red, conosciuti per essere versioni economiche di switch più popolari come i Cherry MX, ed in effetti hanno un feeling economico: questo è sicuramente qualcosa di cui, chi già ha avuto tastiere più costose o con switch migliori, si accorgerà.
Nel mio caso, il feeling degli Outemu Red non e' assolutamente disprezzabile: i Gateron Red sono sicuramente migliori, hanno un feeling piu' deciso, piu' sicuro, mentre gli Outemu sembrano una versione piu' "timida" dei Gateron.
Certamente non sono da buttare, anzi, io sto continuando ad utilizzare la Gramr come daily drivers e ora come ora non sento quasi piu' le differenze tra questi switch e i Gateron Red.
L'impatto iniziale e' stato sicuramente quello, ma e' ovvio dire che tastiere TKL 75% con Gateron Red costano sicuramente qualcosina in piu', tutto e' quindi nella norma.
Gli switch hanno una forza di attuazione molto bassa, si cliccano piacevolmente e in game regalano un'ottima reattivita'. Non sono certamente i piu' adatti per scrivere, almeno per quanto mi riguarda, in quanto per scrivere preferisco un feedback piu' "cliccoso", che i Red per natura non hanno.
A livello di rumorosita', gli switch non sono di certo silenziosi, ma in giro si trova sicuramente di peggio a livello di rumorosita'. Ricordo a tutti che si possono acquistare, per pochi euro, orings in silicone/gomma da inserire all'interno dei Keycaps per attenuare la rumorosit' degli switch, che personalmente ho utilizzato e hanno sortito i loro effetti, ma che ho smesso di utilizzare in quanto la rumorosita' di questi switch non e' tale da costringermi al loro utilizzo.
Qui sotto un video pratico nel quale effettuo un test di rumorosita' dei tasti.
Tutto sommato, gli switch svolgono il loro lavoro e non presentano particolari problemi, aggiornero' la recensione in futuro nel caso dovesse sorgere qualche piccola grana nel lungo termine.
Se dovessi fare dei paragoni direi che gli Outemu Red sono leggermente piu' reattivi dei Romer-G di Logitech, ma piu' rumorosi. Se comparati ai Gateron Red, questi ultimi risultano appena piu' precisi, ma un po' piu' rumorosi. Infine, il confronto con i Cherry MX Brown: gli MX brown sono leggermente meno reattivi in game, ma molto meglio durante le sessioni di scrittura, con una rumorosita' appena inferiore. Non posso fare un confronto con Outemu Brown in quanto sono tra i pochi che ancora non ho provato, ma in ogni caso essendo dei risaputi "cloni" dei Cherry MX, dovrebbero ricalcare le stesse caratteristiche dei Cherry MX Brown a livello di feeling e rumorosita'.
Per quanto riguarda invece i Keycaps, sono praticamente identici a quelli della Magicforce 68 esteticamente parlando, a parte qualche tasto come lo SHIFT DX che e' meno lungo. Il font sui Keycaps non mi dispiace, anche se capisco che molti preferirebbero font classici e meno moderni: il mercato purtroppo richiede tante volte di adattarsi alle richieste di mercato che sono, in genere, provenienti da un target mainstream.
I Keycaps sono poi double-shot, ma solo ABS e non PBT come invece quelli della Magicforce68, ottima notizia per tutti coloro che, nel tempo, hanno visto i tasti della propria tastiera meccanica sbiadirsi con l'uso, ma comunque una scelta non esaltante se si proviene dai PBT. I keycaps double-shot, per chi non sapesse cosa siano, sono dei caps composti da due layers: il layer superiore, che e' praticamente rappresentato dalla scocca esterna del tasto, e' quello che premiamo con le dita, mentre quello inferiore e' posizionato all'interno del keycaps ed e' li che sono stampate le lettere. In questo modo, le dita non poggiano sopra la stampa, e per questo motivo le stampe sui tasti non sbiadiscono, in quanto non c'e' un contatto diretto tra le dita e la stampa sul tasto. Il layout e' ovviamente ANSI, per cui se siete in cerca di una tastiera con Layout ITA, cercate altrove. La maggior parte delle tastiere meccaniche compatte sul mercato viene venduta con layout ANSI, quindi se intendete inserirvi nel mondo di queste tastiere, la Gramr e' un buon inizio.
Una nota dolente, che devo far notare, e' che i Keycaps non sono tra i piu' stabili e tendono ad essere un po' ballerini, sicuramente qualcosa che DREVO deve migliorare su questa interessante tastiera.
Qui di sotto switch double shot e foto dello strumento incluso nella confezione per la rimozione dei Keycaps.
ILLUMINAZIONE E FUNZIONALITA'
L'illuminazione nel caso in esame e' RGB: ogni linea di tasti ha la propria colorazione e non si possono personalizzare i colori di ogni singolo tasto.
Ci sono poi varie opzioni di illuminazione (RGB fisso, RGB a "respiro", RGB alla pressione, nel quale solo i tasti premuti si illuminano e poi si spengono sfumando piano piano, e cosi' via) che sono facilmente selezionabili con le combinazioni dei tasti FN+ altri tasti sulla tastiera, ed ognuno premuto insieme al tasto FN ha una funzione diversa. Tutto e' scritto sia sulla pagina prodotto di Amazon, sia nelle istruzioni, sia sul loro sito web ufficiale.
Ci sono anche opzioni come il blocco della tastiera (in maniera che ogni tasto premuto non invii alcun comando al pc) e la personalizzazione dei tasti da illuminare: in questo caso, si possono avere 5 profili in cui la tastiera avra' illuminazione solo sui tasti da noi scelti. Ad esempio, in game ho programmato con combinazione FN+2, l'illuminazione sui soli tasti che utilizzo in game, partendo da WASD, fino ad R, X, Z e via dicendo, lasciando tutti i tasti a cui non corrisponde un comando in-game senza illuminazione.
CONCLUSIONI
DREVO offre sul mercato la Gramr ad un prezzo piuttosto interessante, in una fascia dove la competizione e' altissima. In mezzo alle molte meccaniche con switch blue full size, la Gramr e' tra le pochissime ad offrire un design 75% con RGB, vari tipi di switch disponibili e una buona qualita' costruttiva, nonche' un'estetica che ricorda molto le compatte custom. E' un prodotto sicuramente valido, soprattutto perche' avendo un PCB molto diffuso ed anche, tutto sommato, una buona scocca, i piu' smanettoni potranno dissaldare gli switch e saldare switch differenti, rimpiazzare i keycaps e avere una tastiera custom a tutti gli effetti.
Certamente, il prodotto e' entry-level, ma offre a tutti l'opportunita' di avventurarsi nello scenario delle Meccaniche compatte, con la possibilita' di upgrade in futuro e ad un prezzo molto competitivo che e' sicuramente buono per cosa offre la Gramr. Ovviamente, a qualche decina di euro in piu', la DREVO Excalibur rappresenta una scelta piu' oculata, con switch migliori e una qualita' costruttiva degna della fascia di prezzo, ma per chi ha un budget ristretto, la Gramr sara' sicuramente un ottimo punto di partenza, specialmente se siete in cerca di una meccanica compatta costruita bene ed economica per addentrarvi nel mondo delle meccaniche.
Si ringrazia DREVO ed in particolare Vincent per il campione da recensire.
Link alla pagina ufficiale della DREVO Gramr sul Sito Ufficiale DREVO
Dopo una conversazione con Vincent di DREVO (che ringrazio infinitamente) riguardo la possibilita', da parte mia, di scrivere una recensione per il suo prodotto, ho finalmente ricevuto la DREVO Gramr in colorazione bianco, RGB e con switch Outemu Red.
In questa recensione andremo a vedere se questa tastiera entry level vale il prezzo a cui viene venduta e se puo' essere un buon punto di partenza per chi si avvicina al mondo delle meccaniche e al mondo della tenkeyless (75%, 60% e via dicendo)
Andiamo a vedere la Gramr piu' da vicino!
AGGIORNAMENTO, AGOSTO 2020
Dopo circa un anno di utilizzo, gli switch hanno cominciato a presentare un rattle abbastanza fastidioso, lo switch raschia parecchio e ha un po' perso il feeling dei primi mesi.
Il resto della tastiera è rimasto pressochè intatto, per cui a livello di qualitá dei caps posso dire siano degli ABS tutto sommato non cosí malvagi, ancora non ho visto sbiadire alcun tasto e sicuramente è un aspetto per ora positivo (rimangono comunque ABS, non PBT, per cui credo che nel tempo prima o poi degraderanno un pochino).
PREMESSA: perche' una tastiera TENKEYLESS?
Nel mio caso perche' tendo ad utilizzare la tastiera in maniera opposta alla sua naturale posizione (la tengo quasi in verticale mentre gran parte della gente la tiene nella posizione naturale, e cioe' in orizzontale). In una situazione del genere una tastiera con tastierino numerico e quindi full size potrebbe non starci in termini di spazio sulla scrivania (tralasciando che la mia scrivania e' piuttosto grande).
Altro motivo, prettamente personale, e' che le tastiere full-size mi sembrano ormai davvero troppo grosse, non so perche' ma le tenkeyless (soprattutto le compatte 75%, 60% e via dicendo) mi piacciono di piu' sia esteticamente che nell'uso quotidiano.
Ecco come utilizzo la tastiera ed ecco perche' preferisco le compatte:
SPECIFICHE
- 84 tasti, design 75%
- Switch Outemu Red, forza di attuazione 50g
- Illuminazione RGB
- Keycaps ABS double shot
- Layout ANSI (US)
- 6KRO o 24KRO (NKRO) selezionabili
- Cavo scollegabile Type-C
PACKAGING
Il packaging in realta' non e' nulla di esaltante: e' una semplice scatola di cartone all'interno della quale troviamo la tastiera, il cavo Type-C per connetterla al PC ed un piccolo attrezzo per rimuovere i Keycaps.
Inclusi nella confezione ci sono anche, ovviamente, le istruzioni, un adesivo con il logo del brand e un piccolo libretto da 4 pagine nel quale Drevo chiede di esprimere il proprio feedback dopo l'acquisto dei prodotti, segno di un brand che considera molto l'opinione dei propri clienti.
COSTRUZIONE E MATERIALI
La Drevo Gramr e' prevalentemente costruita in plastica, ma rimane comunque piuttosto solida al tatto. Se dovessi essere pignolo, a mio avviso il case piu' esterno, e cioe' la parte che si puo' toccare ai lati della tastiera (che teoricamente viene inserita dall'alto) e' leggermente piu' sottile di quanto mi aspettassi. Probabilmente avrei reso un po' piu' robusto il case. Il resto della scocca, soprattutto la parte posteriore, e' piuttosto solida e resistente. Gli switch sono invece saldati su una sottile lastra di alluminio, sotto la quale e' stato alloggiato il PCB.
In fin dei conti, siamo in presenza di una tastiera piuttosto economica, proposta ad un pubblico non di nicchia come quello delle tastiere meccaniche custom, molto piu' attento ai piccoli dettagli.
Nella scocca posteriore sono poi posti i piedini (reclinabili e che possono quindi essere nascosti) gommati, che in giorni di prova non hanno mai dato problemi. Ho provato ad utilizzare la tastiera sia con i piedini che senza, e devo dire che un leggero rialzo ha migliorato il mio comfort durante le sessioni di gioco davanti al pc.
I piedini non scivolano ma sono in gomma e bianchi (nella tastiera con colorazione bianca ovviamente) e prevedo si sporcheranno molto presto. C'e' da vedere se manterranno lo stesso grip anche sul lungo termine, ma questo ce lo dira' solo il tempo.
CAVO
Il cavo e' interamente ricoperto da una guaina in tessuto (braided) che puo' piacere o meno. Lo preferisco sicuramente sulle tastiere, mentre sui mouse non riesco a sopportarlo. Il cavo in questo caso termina con un connettore Type-C ed e' scollegabile dalla tastiera: ne consegue che se non siete proprio accorti nell'utilizzo della tastiera e il cavo dovesse rompersi, vi basta comprare un cavo USB Type-C e rimpiazzarlo. Una scelta intelligente da parte di Drevo, che va incontro ai propri clienti, dando anche la possibilita' ai propri clienti di cambiare il cavo a loro piacimento con un cavo piu lungo o piu' corto in base alle proprie esigenze.
SWITCH E KEYCAPS
Adesso la parte piu'interessante.
Per quanto riguarda gli switch mi sento in dovere di aprire una parentesi: dopo aver provato moltissime tastiere, ho trovato i miei switch ideali, che sono, a pari merito, i Cherry MX Brown e i Gateron Red. Questa premessa mi sembrava dovuta, soprattutto perche' andro' a esprimere un parere personale sul feeling degli switch e mi sembra corretto dare alcuni riferimenti.
Gli switch, in questo caso, sono degli Outemu Red, conosciuti per essere versioni economiche di switch più popolari come i Cherry MX, ed in effetti hanno un feeling economico: questo è sicuramente qualcosa di cui, chi già ha avuto tastiere più costose o con switch migliori, si accorgerà.
Nel mio caso, il feeling degli Outemu Red non e' assolutamente disprezzabile: i Gateron Red sono sicuramente migliori, hanno un feeling piu' deciso, piu' sicuro, mentre gli Outemu sembrano una versione piu' "timida" dei Gateron.
Certamente non sono da buttare, anzi, io sto continuando ad utilizzare la Gramr come daily drivers e ora come ora non sento quasi piu' le differenze tra questi switch e i Gateron Red.
L'impatto iniziale e' stato sicuramente quello, ma e' ovvio dire che tastiere TKL 75% con Gateron Red costano sicuramente qualcosina in piu', tutto e' quindi nella norma.
Gli switch hanno una forza di attuazione molto bassa, si cliccano piacevolmente e in game regalano un'ottima reattivita'. Non sono certamente i piu' adatti per scrivere, almeno per quanto mi riguarda, in quanto per scrivere preferisco un feedback piu' "cliccoso", che i Red per natura non hanno.
A livello di rumorosita', gli switch non sono di certo silenziosi, ma in giro si trova sicuramente di peggio a livello di rumorosita'. Ricordo a tutti che si possono acquistare, per pochi euro, orings in silicone/gomma da inserire all'interno dei Keycaps per attenuare la rumorosit' degli switch, che personalmente ho utilizzato e hanno sortito i loro effetti, ma che ho smesso di utilizzare in quanto la rumorosita' di questi switch non e' tale da costringermi al loro utilizzo.
Qui sotto un video pratico nel quale effettuo un test di rumorosita' dei tasti.
Tutto sommato, gli switch svolgono il loro lavoro e non presentano particolari problemi, aggiornero' la recensione in futuro nel caso dovesse sorgere qualche piccola grana nel lungo termine.
Se dovessi fare dei paragoni direi che gli Outemu Red sono leggermente piu' reattivi dei Romer-G di Logitech, ma piu' rumorosi. Se comparati ai Gateron Red, questi ultimi risultano appena piu' precisi, ma un po' piu' rumorosi. Infine, il confronto con i Cherry MX Brown: gli MX brown sono leggermente meno reattivi in game, ma molto meglio durante le sessioni di scrittura, con una rumorosita' appena inferiore. Non posso fare un confronto con Outemu Brown in quanto sono tra i pochi che ancora non ho provato, ma in ogni caso essendo dei risaputi "cloni" dei Cherry MX, dovrebbero ricalcare le stesse caratteristiche dei Cherry MX Brown a livello di feeling e rumorosita'.
Per quanto riguarda invece i Keycaps, sono praticamente identici a quelli della Magicforce 68 esteticamente parlando, a parte qualche tasto come lo SHIFT DX che e' meno lungo. Il font sui Keycaps non mi dispiace, anche se capisco che molti preferirebbero font classici e meno moderni: il mercato purtroppo richiede tante volte di adattarsi alle richieste di mercato che sono, in genere, provenienti da un target mainstream.
I Keycaps sono poi double-shot, ma solo ABS e non PBT come invece quelli della Magicforce68, ottima notizia per tutti coloro che, nel tempo, hanno visto i tasti della propria tastiera meccanica sbiadirsi con l'uso, ma comunque una scelta non esaltante se si proviene dai PBT. I keycaps double-shot, per chi non sapesse cosa siano, sono dei caps composti da due layers: il layer superiore, che e' praticamente rappresentato dalla scocca esterna del tasto, e' quello che premiamo con le dita, mentre quello inferiore e' posizionato all'interno del keycaps ed e' li che sono stampate le lettere. In questo modo, le dita non poggiano sopra la stampa, e per questo motivo le stampe sui tasti non sbiadiscono, in quanto non c'e' un contatto diretto tra le dita e la stampa sul tasto. Il layout e' ovviamente ANSI, per cui se siete in cerca di una tastiera con Layout ITA, cercate altrove. La maggior parte delle tastiere meccaniche compatte sul mercato viene venduta con layout ANSI, quindi se intendete inserirvi nel mondo di queste tastiere, la Gramr e' un buon inizio.
Una nota dolente, che devo far notare, e' che i Keycaps non sono tra i piu' stabili e tendono ad essere un po' ballerini, sicuramente qualcosa che DREVO deve migliorare su questa interessante tastiera.
Qui di sotto switch double shot e foto dello strumento incluso nella confezione per la rimozione dei Keycaps.
ILLUMINAZIONE E FUNZIONALITA'
L'illuminazione nel caso in esame e' RGB: ogni linea di tasti ha la propria colorazione e non si possono personalizzare i colori di ogni singolo tasto.
Ci sono poi varie opzioni di illuminazione (RGB fisso, RGB a "respiro", RGB alla pressione, nel quale solo i tasti premuti si illuminano e poi si spengono sfumando piano piano, e cosi' via) che sono facilmente selezionabili con le combinazioni dei tasti FN+ altri tasti sulla tastiera, ed ognuno premuto insieme al tasto FN ha una funzione diversa. Tutto e' scritto sia sulla pagina prodotto di Amazon, sia nelle istruzioni, sia sul loro sito web ufficiale.
Ci sono anche opzioni come il blocco della tastiera (in maniera che ogni tasto premuto non invii alcun comando al pc) e la personalizzazione dei tasti da illuminare: in questo caso, si possono avere 5 profili in cui la tastiera avra' illuminazione solo sui tasti da noi scelti. Ad esempio, in game ho programmato con combinazione FN+2, l'illuminazione sui soli tasti che utilizzo in game, partendo da WASD, fino ad R, X, Z e via dicendo, lasciando tutti i tasti a cui non corrisponde un comando in-game senza illuminazione.
CONCLUSIONI
DREVO offre sul mercato la Gramr ad un prezzo piuttosto interessante, in una fascia dove la competizione e' altissima. In mezzo alle molte meccaniche con switch blue full size, la Gramr e' tra le pochissime ad offrire un design 75% con RGB, vari tipi di switch disponibili e una buona qualita' costruttiva, nonche' un'estetica che ricorda molto le compatte custom. E' un prodotto sicuramente valido, soprattutto perche' avendo un PCB molto diffuso ed anche, tutto sommato, una buona scocca, i piu' smanettoni potranno dissaldare gli switch e saldare switch differenti, rimpiazzare i keycaps e avere una tastiera custom a tutti gli effetti.
Certamente, il prodotto e' entry-level, ma offre a tutti l'opportunita' di avventurarsi nello scenario delle Meccaniche compatte, con la possibilita' di upgrade in futuro e ad un prezzo molto competitivo che e' sicuramente buono per cosa offre la Gramr. Ovviamente, a qualche decina di euro in piu', la DREVO Excalibur rappresenta una scelta piu' oculata, con switch migliori e una qualita' costruttiva degna della fascia di prezzo, ma per chi ha un budget ristretto, la Gramr sara' sicuramente un ottimo punto di partenza, specialmente se siete in cerca di una meccanica compatta costruita bene ed economica per addentrarvi nel mondo delle meccaniche.
Si ringrazia DREVO ed in particolare Vincent per il campione da recensire.
Link alla pagina ufficiale della DREVO Gramr sul Sito Ufficiale DREVO