Domanda di astronomia

rctimelines

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Io penso l'uomo e una creatura furba e capace di grandi cose.
... furbo
Però ha suoi periodi di pigrizia, o pessimismo basta pensare a quello che combina Proprietario di SpacX.
Se Elon Musk non prendeva determine iniziative forse usa non ripartiva con programma spaziale, e un esempio.
...
Per quanto riguarda clima e glaciazione.
La terra ha subito periodi di desertificazione e palla di neve.
Ma aldilà di antiche variazioni orbitali o di asse terrestre moderne...
Al epoca di dinosauri ai póli c'era ghiaccio?
... palla di neve .. la famosa epoca dei dinosauri
Da come ho capito dai documentari c'era un epoca di tropicalizazione globale che Fini stranamente appena prima o dopo l'impatto presso Yucatan.
...
Mi incuriosisce questa cosa, perché se non dipende Lal impatto ma dipende dal sole o cicli del sole molto lunghi.
Anche perché vero l'uomo inquina da una bella botta con veleni che emette però c'è qualcosa che non torna al mio avviso.
Per me terra e un sistema estremamente fragile ambiguo tutto da scoprire ancora.
... bella botta...
Per quanto riguarda il sole la mia paura ancestrale che abbiamo commesso l'errore di calcolo di età oppure che ci riservi qualche sorpresa, comportamento dato le anomalie massimo e minimo solare

ancestrale

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Mursey

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Utente 16812

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Io penso l'uomo e una creatura furba e capace di grandi cose.
Però ha suoi periodi di pigrizia, o pessimismo basta pensare a quello che combina Proprietario di SpacX.
Se Elon Musk non prendeva determine iniziative forse usa non ripartiva con programma spaziale, e un esempio.
Per quanto riguarda clima e glaciazione.
La terra ha subito periodi di desertificazione e palla di neve.
Ma aldilà di antiche variazioni orbitali o di asse terrestre moderne...
Al epoca di dinosauri ai póli c'era ghiaccio?
Da come ho capito dai documentari c'era un epoca di tropicalizazione globale che Fini stranamente appena prima o dopo l'impatto presso Yucatan.
Mi incuriosisce questa cosa, perché se non dipende Lal impatto ma dipende dal sole o cicli del sole molto lunghi.
Anche perché vero l'uomo inquina da una bella botta con veleni che emette però c'è qualcosa che non torna al mio avviso.
Per me terra e un sistema estremamente fragile ambiguo tutto da scoprire ancora.
Per quanto riguarda il sole la mia paura ancestrale che abbiamo commesso l'errore di calcolo di età oppure che ci riservi qualche sorpresa, comportamento dato le anomalie massimo e minimo solare

@Seba 91,
hai messo molta carne sul fuoco, non è possibile fornire una risposta concisa in poche righe e quindi mi limiterò ad alcune brevi osservazioni: la scomparsa dei dinosauri, avvenuta 66 milioni di anni fa, alla fine dell'era Mesozoica, e le glaciazioni, che hanno caratterizzato l'era Neozoica, quella in cui viviamo ancora oggi, sono eventi tra loro non correlati, indipendenti :sisi:
La scomparsa dei dinosauri è collegata ad eventi "atmosferici" conseguenti all'impatto di un gigantesco asteroide (del diametro di circa 10-12 km) nei pressi della penisola dello Yucatan mentre le glaciazioni sono in larga parte imputabili, se trascuriamo l'attività orogenetica, ai cosiddetti "moti millenari" (cioè quelli che si compiono su periodi di tempo molto lunghi) della Terra: la precessione, modifiche nell'eccentricità dell'orbita e così via :sisi:

Rispondo ora alla domanda sulla fascia di Kuiper:

1593496667629.png

Si tratta di una regione che si estende oltre l'orbita di Nettuno (da 30 UA fino a circa 50 UA dal Sole) e popolata da migliaia di corpi ghiacciati, tra cui Plutone e Eris, che "gravita" stabilmente attorno al Sole, a meno di grosse perturbazioni gravitazionali non vedo come possano verificarsi bombardamenti da parte di questi "planetesimi" :D

L'età del Sole è perfettamente determinata (tramite tecniche di cosmocronologia): il Sole ha 4.6 miliardi di anni di età, inizialmente era una sfera chimicamente omogenea (come tutte le stelle, del resto), era più freddo, più rosso, più piccolo e meno luminoso di quanto è ora :sisi:
Attualmente il Sole, a seguito della trasformazione di idrogeno in elio e con una temperatura del nucleo di circa 15 milioni di gradi, è chimicamente disomogeneo e nella sua evoluzione si trova già al di fuori della sequenza principale del diagramma di Hertzsprung-Russel (che mette in correlazione la luminosità e la temperatura superficiale delle stelle) :sisi:

1593501254899.png

A presto ;)
 
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rctimelines

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Non ho insultato, volevo sottolineare le parole chiave del ragionamento dell'OP.. siete in malafede?

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Mursey

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Non ho insultato, volevo sottolineare le parole chiave del ragionamento dell'OP.. siete in malafede?
Il mio richiamo è per scrivere messaggi che causino litigi e contrastino con il buon vivere civile
Quel messaggio può portare a ulteriori messaggi che di sicuro non danno nessuna risposta o aiuto alla discussione.
 
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Se consideriamo che la storia dell'uomo "civilizzato" ha meno di 20.000 anni, direi che se riusciamo a vivere più o meno tranquillamente per altri 100.000 anni ci è andata alla grande. Qualsiasi ipotesi di fuga dal sistema solare è praticamente impossibile, per difficoltà tecniche e per i tempi immensi richiesti già solo per il viaggio, figuriamoci per la preparazione. Se anche si riuscisse ad uscire dal sistema solare ci sarebbe il rischio di trovarsi nel campo gravitazionale di qualche buco nero solitario non rilevato. Al massimo possiamo ambire e prenderci la soddisfazione di creare delle basi sulla Luna (ai poli) o su Marte. Un'altro campo che è in fase di studio sarebbe quello della protezione contro gli asteroidi, ma c'è il rischio di riarmo di missili potenzialmente autodistruttivi per il genere umano. Un'altro fattore di rischio sono le ipernove, le supernove più luminose, capaci di emettere i lampi gamma potenzialmente distruttivi per la biosfera.
 
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Utente 16812

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Se consideriamo che la storia dell'uomo "civilizzato" ha meno di 20.000 anni, direi che se riusciamo a vivere più o meno tranquillamente per altri 100.000 anni ci è andata alla grande. Qualsiasi ipotesi di fuga dal sistema solare è praticamente impossibile, per difficoltà tecniche e per i tempi immensi richiesti già solo per il viaggio, figuriamoci per la preparazione. Se anche si riuscisse ad uscire dal sistema solare ci sarebbe il rischio di trovarsi nel campo gravitazionale di qualche buco nero solitario non rilevato. Al massimo possiamo ambire e prenderci la soddisfazione di creare delle basi sulla Luna (ai poli) o su Marte. Un'altro campo che è in fase di studio sarebbe quello della protezione contro gli asteroidi, ma c'è il rischio di riarmo di missili potenzialmente autodistruttivi per il genere umano. Un'altro fattore di rischio sono le ipernove, le supernove più luminose, capaci di emettere i lampi gamma potenzialmente distruttivi per la biosfera.

A breve ci sarà una mia risposta ma ti anticipo che personalmente non sarei così pessimista sulla possibilità di sopravvivenza dell'umanità ;)

Credo che la fuga dal sistema solare, benché poco realistica in quanto richiede l'uso di una quantità immensa di energia disponibile, tra l'altro, in tempi brevi, non sia impossibile per una civiltà tecnologicamente evoluta in tempi lunghi (certo, bisognerà vedere anche come procede la nostra evoluzione biologica, oltre a quella culturale, ma di questo ho già discusso sull'altro thread e qui sarà trascurata) :sisi:
Può essere necessario trasformare la Terra in un'astronave spaziale e farla, ad esempio, "orbitare" intorno ad un'altra stella, vicina al Sistema Solare, oppure addirittura farla "vagare" nello spazio interstellare alla ricerca di un nuovo Sole :D
Non credo che la disponibilità di grandi quantità di energia possa rappresentare un problema perché per quell'epoca disporremo di impianti per la fusione nucleare e per l'annichilazione della materia e dell'anti-materia; è possibile ipotizzare persino l'installazione di impianti di conversione e di accumulo di energia su altri pianeti (Venere, Mercurio, ecc.) e su vari satelliti (la Luna, ad es.) :sisi:
Anche se la Terra venisse "disintegrata" a causa dell'espansione solare, potremmo trarre vantaggio da "spedizioni" colonizzatrici su altri pianeti (Giove, Saturno, ecc.) del Sistema Solare o su altri pianeti che ruotano intorno ad altre stelle :sisi:
Sicuramente ho prospettato alcune ipotesi che possono apparire fantascientifiche al momento ma, se pensiamo ad un progresso della civiltà umana, peraltro facilmente pensabile, rimane chiaro che queste sono proprio quelle che dovremo tenere in considerazione se vorremo evitare la distruzione della Terra (ripeto, ho volutamente trascurato l'evoluzione biologica della nostra specie) :ok:
A presto ;)
 
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Secondo me tu sei troppo fiducioso nelle capacità dell'uomo, che per quanto intelligente è sempre miserabile al cospetto della Terra e dell'Universo. Oltre a qualche evento catastofico bisogna anche tenere a mente le estinzioni "lente" dovute ai cambiamenti climatici e ambientali, ad esempio la maggior parte delle specie di dinosauri si è estinta già milioni di anni prima dell'impatto dell'asteroide, a causa del vulcanismo e della lenta desertificazione di alcune regioni. C'è da dire comunque che le specie animali più "grosse" sembrano quelle che hanno più difficoltà di adattamento e di sopravvivenza sul lungo periodo, mentre quelle più "piccole" come insetti e microorganismi in un modo o nell'altro riescono sempre a "cavarsela". Chissà se l'uomo riuscirà a resistere a tutte le forze avverse, io per il momento più che ad una fuga spaziale comincerei a considerare una fuga nelle grandi regioni ancora disabitate (Antartide, Groenlandia, Siberia, Alaska, etc... ).
 

Kelion

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Secondo me tu sei troppo fiducioso nelle capacità dell'uomo, che per quanto intelligente è sempre miserabile al cospetto della Terra e dell'Universo. Oltre a qualche evento catastofico bisogna anche tenere a mente le estinzioni "lente" dovute ai cambiamenti climatici e ambientali, ad esempio la maggior parte delle specie di dinosauri si è estinta già milioni di anni prima dell'impatto dell'asteroide, a causa del vulcanismo e della lenta desertificazione di alcune regioni. C'è da dire comunque che le specie animali più "grosse" sembrano quelle che hanno più difficoltà di adattamento e di sopravvivenza sul lungo periodo, mentre quelle più "piccole" come insetti e microorganismi in un modo o nell'altro riescono sempre a "cavarsela". Chissà se l'uomo riuscirà a resistere a tutte le forze avverse, io per il momento più che ad una fuga spaziale comincerei a considerare una fuga nelle grandi regioni ancora disabitate (Antartide, Groenlandia, Siberia, Alaska, etc... ).
Con i cambiamenti climatici in atto le regioni della terra che tu consideri sicure saranno via via quelle che per prime subiranno le conseguenze dell'innalzamento generalizzato delle temperature. Il ghiaccio si ritirerà in Antartide e in Groenlandia. In Siberia lo scioglimento del ghiaccio del permafrost che tiene sotto congelamento migliaia di tonnellate di metano nelle torbiere siberiane si libererà dando luogo a nubi tossiche ed esplosioni di metano apocalittiche e la liberazione di carcasse animali e cadaveri umani morti a seguito delle terribili epidemie passate di peste, vaiolo e antrace. Meglio le inquinate ma sicure città dell'occidente....
 
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Ma soprattutto...

Tra 100.000 anni...

E sticazzi?!

:-D

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Secondo me tu sei troppo fiducioso nelle capacità dell'uomo, che per quanto intelligente è sempre miserabile al cospetto della Terra e dell'Universo. Oltre a qualche evento catastofico bisogna anche tenere a mente le estinzioni "lente" dovute ai cambiamenti climatici e ambientali, ad esempio la maggior parte delle specie di dinosauri si è estinta già milioni di anni prima dell'impatto dell'asteroide, a causa del vulcanismo e della lenta desertificazione di alcune regioni. C'è da dire comunque che le specie animali più "grosse" sembrano quelle che hanno più difficoltà di adattamento e di sopravvivenza sul lungo periodo, mentre quelle più "piccole" come insetti e microorganismi in un modo o nell'altro riescono sempre a "cavarsela". Chissà se l'uomo riuscirà a resistere a tutte le forze avverse, io per il momento più che ad una fuga spaziale comincerei a considerare una fuga nelle grandi regioni ancora disabitate (Antartide, Groenlandia, Siberia, Alaska, etc... ).

Sono tutte argomentazioni valide per ciò che stiamo dicendo ma se analizziamo più attentamente vari fenomeni catastrofici di diversa natura, secondo il mio punto di vista (ho già ribadito il fatto che non sarà possibile dire con certezza cosa "condannerà" la Terra, se non altro perché l'ordine di grandezza dei tempi considerati è veramente grande) la distruzione sarebbe talmente grave da "bloccare" il progresso tecnico e scientifico per parecchie decine o centinaia di anni ma probabilmente la vita umana sopravviverebbe :sisi:
L'uomo, avendone la consapevolezza e la volontà, ha la capacità di controllare qualsiasi attività, dipende da noi ma, come dici tu, rimango "fiducioso" :sisi:

Per quanto riguarda le grandi "estinzioni di massa", in particolare quella avvenuta 66 milioni di anni fa, a cavallo tra il Mesozoico e il Cenozoico, occorre ricordare che non tutti i dinosauri si sono estinti, alcuni grandi rettili sono scomparsi, è vero, ma già nel Giurassico si erano "differenziati" i primi uccelli (basta pensa all'Archaeopteryx, un uccello con caratteristiche da rettile, vedere l'immagine), peraltro in coincidenza della diffusione delle angiosperme, e soprattutto dai terapsidi (di cui ho discusso nel mio thread dedicato agli "esseri viventi", a cui rimando per approfondimenti) si differenziarono i primi mammiferi, da cui in seguito si sono "evoluti" gli ominidi, i nostri antenati :sisi:
Dall'estinzione di massa di quei grandi rettili, 66 milioni di anni fa, la "biodiversità" di molte specie è stata totalmente recuperata: se non fosse avvenuto l'impatto del grande asteroide nei pressi della costa messicana dello Yucatan, ora noi non saremmo qui a parlarne :asd:
A presto ;)

1595055065478.png
 
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Seba 91

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Io in tutto questo che avete detto spero fortemente nel progresso del essere umano.
Al dì là se l'uomo un giorno comprenderà e trasformerà terra in una nave interstellare oppure troverà modo per dare altro carburante al sole.
Dovrà trovare e risolvere 2 quesiti.
Primo unificare mondo per cooperare...
Due trovare un metodo per ottenere l'eternità sulla terra, trasferendo coscienze su PC.

La vera rivoluzione per l'uomo mo sarebbe avere rispetto per corpo organico che ha ma evolvere è trasferire la coscienza su una macchina senza perdere l'identità.
O non essere vittima delle macchine.

Secondo me nel era interplanetaria o addirittura prima si avranno delle implicazioni o meglio di interazioni fra coscienza umana e mente artificiale intelligenza artificiale al interno di un sistema.
Poi solo tempo potrà dirlo, o si punterà a un individualità ma dipenderà sempre da molti fattori come sarà questa individualità.
Mentre una mente collettiva, potrebbe esistere ma credo che a un certo punto l'individualismo sarà tutelato.
 

Kelion

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Io in tutto questo che avete detto spero fortemente nel progresso del essere umano.
Al dì là se l'uomo un giorno comprenderà e trasformerà terra in una nave interstellare oppure troverà modo per dare altro carburante al sole.
Dovrà trovare e risolvere 2 quesiti.
Primo unificare mondo per cooperare...
Due trovare un metodo per ottenere l'eternità sulla terra, trasferendo coscienze su PC.

La vera rivoluzione per l'uomo mo sarebbe avere rispetto per corpo organico che ha ma evolvere è trasferire la coscienza su una macchina senza perdere l'identità.
O non essere vittima delle macchine.

Secondo me nel era interplanetaria o addirittura prima si avranno delle implicazioni o meglio di interazioni fra coscienza umana e mente artificiale intelligenza artificiale al interno di un sistema.
Poi solo tempo potrà dirlo, o si punterà a un individualità ma dipenderà sempre da molti fattori come sarà questa individualità.
Mentre una mente collettiva, potrebbe esistere ma credo che a un certo punto l'individualismo sarà tutelato.
Secondo me i Borg di Star Trek non sono la nostra evoluzione finale... o almeno non lo credo...
 
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Io in tutto questo che avete detto spero fortemente nel progresso del essere umano.
Al dì là se l'uomo un giorno comprenderà e trasformerà terra in una nave interstellare oppure troverà modo per dare altro carburante al sole.
Dovrà trovare e risolvere 2 quesiti.
Primo unificare mondo per cooperare...
Due trovare un metodo per ottenere l'eternità sulla terra, trasferendo coscienze su PC.

La vera rivoluzione per l'uomo mo sarebbe avere rispetto per corpo organico che ha ma evolvere è trasferire la coscienza su una macchina senza perdere l'identità.
O non essere vittima delle macchine.

Secondo me nel era interplanetaria o addirittura prima si avranno delle implicazioni o meglio di interazioni fra coscienza umana e mente artificiale intelligenza artificiale al interno di un sistema.
Poi solo tempo potrà dirlo, o si punterà a un individualità ma dipenderà sempre da molti fattori come sarà questa individualità.
Mentre una mente collettiva, potrebbe esistere ma credo che a un certo punto l'individualismo sarà tutelato.

In realtà non abbiamo bisogno di una "coscienza" collettiva perché già c'è, la scienza ne è un esempio lampante ☺
Rimanendo isolati la nostra intelligenza non si sviluppa pienamente.
L'intelligenza e la stupidità sono fenomeni collettivi e in quest'ottica è determinante anche il contesto, tutti noi contribuiamo a rendere gli altri più o meno intelligenti.
Ciò di cui abbiamo bisogno è una mentalità "collaborativa", lavorare secondo obiettivi comuni, condividere pensieri per il bene comune, mettendo da parte l'ego e la competitività (che non portano da nessuna parte).
E' fondamentale, a mio avviso, creare uno "spirito" collaborativo soprattutto in ambienti in cui altri la pensano in modo diverso dal nostro modo di vedere, cercando le motivazioni che consentono di pervenire ad un cambiamento.
Einstein diceva che "i problemi non si risolvono allo stesso livello di conoscenza che li ha creati" ?
Non è semplice perché non ci hanno insegnato a sviluppare una "mente" collaborativa, sono richiesti "sforzi" creativi, di volontà, rapporti di fiducia senza alcun tipo di orgoglio, "atteggiamenti" aperti nei riguardi del cambiamento e in cui l'individualità conta poco o nulla.
Qualcuno disse "se tutti noi preferiamo goderci i frutti, affonderemo": sono parole che pesano come macigni di fronte alle sfide, sempre più complesse, attuali e future che dovremo affrontare.
A presto ?
 

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