Ciao.
Secondo voi, fino a che punto un uomo può "permettersi" di limitare o proibire la libertà altrui? In ogni epoca, a prescindere da cultura, religione e progresso, l'appartenenza a una società richiede il rispetto di determinate regole, stabilite per una pacifica convivenza e (qualche volta) per la tutela degli individui che la compongono.
La Rivoluzione Francese, tra le altre cose, ci ha lasciato come eredità la determinazione dei diritti fondamentali dell'uomo, tra cui spiccano, per importanza, il diritto alla vita e alla libertà.
Kant ha dimostrato che all'uomo non è concesso di "impicciarsi" di argomenti estranei alla sua natura e sostanzialmente, visto che la vita è un bene di cui nessuno può arrogarsi la paternità, questo è uno dei motivi che spinge a condannare la pena di morte.
Ma la libertà?
Essendo un diritto subordinato alla vita stessa, secondo voi ha un valore "secondario", una sorta di "diritto numero 2" ? Se doveste e poteste scegliere tra il carcere a vita (senza sconti) e la morte, a quale diritto rinuncereste?
Vorrei solo proporre un tema un po' astratto, le cui applicazioni sono in realtà decisamente concrete.
Evitiamo polemiche politiche o religiose. Anche se molti ritengono che esista una morale universale, personalmente penso che le regole di comportamento di ogni individuo siano la trama del tessuto socio-religioso in cui vive. Per questo motivo, cerchiamo di portare un incondizionato rispetto a qualunque opinione, per quanto stravagante o assurda possa sembrarci.
Ciao!
FuGu
Secondo voi, fino a che punto un uomo può "permettersi" di limitare o proibire la libertà altrui? In ogni epoca, a prescindere da cultura, religione e progresso, l'appartenenza a una società richiede il rispetto di determinate regole, stabilite per una pacifica convivenza e (qualche volta) per la tutela degli individui che la compongono.
La Rivoluzione Francese, tra le altre cose, ci ha lasciato come eredità la determinazione dei diritti fondamentali dell'uomo, tra cui spiccano, per importanza, il diritto alla vita e alla libertà.
Kant ha dimostrato che all'uomo non è concesso di "impicciarsi" di argomenti estranei alla sua natura e sostanzialmente, visto che la vita è un bene di cui nessuno può arrogarsi la paternità, questo è uno dei motivi che spinge a condannare la pena di morte.
Ma la libertà?
Essendo un diritto subordinato alla vita stessa, secondo voi ha un valore "secondario", una sorta di "diritto numero 2" ? Se doveste e poteste scegliere tra il carcere a vita (senza sconti) e la morte, a quale diritto rinuncereste?
Vorrei solo proporre un tema un po' astratto, le cui applicazioni sono in realtà decisamente concrete.
Evitiamo polemiche politiche o religiose. Anche se molti ritengono che esista una morale universale, personalmente penso che le regole di comportamento di ogni individuo siano la trama del tessuto socio-religioso in cui vive. Per questo motivo, cerchiamo di portare un incondizionato rispetto a qualunque opinione, per quanto stravagante o assurda possa sembrarci.
Ciao!
FuGu