Io penso che puntare al nucleare sia sbagliato. Di sicuro l'Italia riuscirebbe a non essere dipendente per l'energia da altri stati o comunque ad aumentere la produzione energetica interne, però un impianto nuclare è molto costoso, ha spese alte di manutenzione, non abbiamo ampia disponibilità di uranio, i sisti di stoccaggio delle scorie sono troppo pochi, permangono, nonostante tutto, i rischi di un'esplosione nucleare (e gli effetti si farebbero sentire per più decenni). Invece di spendere su risorse che comunque hanno un impatto ambientele e sono anche pericolose, credo sia molto meglio puntare sulle risorse rinnovabili. La tecnologia italiana in questo campo, come nel nucleare (l'Italia è una delle nazioni meggiormante sviluppata nello studio del nucleare), è molto progredita. Con l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili non si produrrebbe nessuna forma di inquinamento atmosferico, poi è un'energia sempre disponibile. Basterebbe anche che lo stato mettesse a disposizione per le case pannelli solari o celle fotovoltaiche, o che comunque gli incentivasse maggiormente, sono stati fatti degli sforzi finora, ma sono troppo pochi. Abbiamo una grande disponibilità di energia eolica, geotermica e derivata dal sole, ma non le sfruttiamo e preferiamo spendere per centrali nucleari e a petrolio. L'italia poi continua ad aumentere l'inquinamento, le risorse rinnovabili sono l'unica via per sconfiggere l'inquinamento atmosferico e rispettare l'ambiente.
La Francia e la Svizzera hanno piazzato cetrali nucleari vicino al nostro confine, e noi proprio da quelle centrali ci riforniamo a caro prezzo. L'Italia però è un paese di piccole dimensioni e densamente popolato, quindi comunque il rischio di un'esplosione nel territorio nazionale, per quanto sia esiguo, non è assolutamente da sottovalutare.