la prima cosa che controlliamo è la facilità con cui si può cominciare a usarla. La colleghiamo, installiamo il suo software (se necessario) e scopriamo quanto facile (o difficile) sia fare le impostazioni. Dopodiché la usiamo nel test di digitazione a dieci dita, confrontandola con la nostra tastiera Dellstandard da ufficio per scoprire qual è in grado di offrire la digitazione più veloce e precisa. Dopo questo test valutiamo il software, dando un giudizio sulla facilità con cui si possono impostare profili specifici, gestire la retroilluminazione e riassegnare i tasti. Infine, usiamo ogni tastiera con almeno quattro giochi di vari generi, per capire come si comporta e se ha qualche punto di forza o debolezza nei confronti di generi specifici.
Il fatto di categorizzare la tastiera "gaming" cambia la scala di valutazione usata.
Mancano considerazioni sui materiali, keycaps in pbt e abs non sono la stessa cosa, stesso dicasi per gusci in abs o in policarbonato, sul cavo usato e come è collegato e mancano le foto del circuito stampato.
Banalmente la possibilità di illuminare tasti particolari aumenta la quotazione "gaming" ma abbassa la qualità generale per la presenza di processore aggiuntivo.
Tastiere da 300€ come le Topre non vanno bene per il gaming, così pure le Ducky per la mancanza delle macro, ma sono tutte di qualità generale nettamente superirore.
Per quanto riguarda le Razer, mediamente la qualità dei materiali è scarsa, ci sono troppe segnalazioni di pezzi difettosi, ha tasti che si scoloriscono e usano switch cloni cinesi dei cherry, sono fatte in Cina dalla iOne o dalla Solid Year... per il resto apri la scatola, giochi e ... funziona e se ti piace sei giustamente contento.
