Con questa guida cercherò di spiegare in modo semplice come costruirsi da se un NAS che risponda alla necessità di multiuso (archivio dati, server, cloud, player o semplice pc, etc..), flessibile (adattabile alla bisogna) e facile da gestire (senza bisogno di dover imparare o apprendere nulla che di particolarmente diverso dal normale o che richieda particolari capacità).
Io ovviamente parto da degli assunti che a qualcuno, specialmente a determinate categorie di puristi, faranno storcere il naso ma come già anticipato le mie scelte derivano da massima flessibilità e facilità nel multiuso mantenendo una piattaforma che conosco molto bene e di cui sono capace di gestire soprattutto in caso di problemi.
Che software server?
- Windows 10 consigliato per facilità di gestione e parco software. Opzionale Linux per i puristi;
- Windows Desktop remoto per accedere da remoto. Richiede IP locale o virtuale e ID e password di login del NAS;
- Chrome remote desktop come accesso remoto di riserva (il nuovo CRD è peggiorato assai con l'ultima release che forza usare il browser e non più le "app" di chrome) che permette l’accesso remoto usando le proprie credenziali di google e un PIN;
- Wake on lan (scaricabile dallo store di windows 10) o uno dei tanti altri simili che permette di “svegliare” il NAS se spento da remoto sia da locale che da remoto (in questo caso è necessario aprire la porta 7 UDP per l’indirizzo IP del NAS. Nota: Si può avere anche il NAS connesso su repeater wifi o router secondario wifi ma sempre collegato via ethernet! Per “svegliare” il PC da remoto serve inoltre fornirsi di un DNS a causa del proprio IP non statico e noip.com offre questo servizio gratuitamente. Va poi impostato sempre da router sempre nella sezione DynDNS le proprie credenziali di noip.com e DNS!;
- ZeroTier per creare una LAN virtuale e accedere da remoto. Si installa nel proprio PC e nel NAS e crea una lan virtuale con IP personalizzabile. Una volta svegliato il proprio NAS da remoto per entrare nel NAS con Windows Desktop remoto anziché usare l’IP locale 191.168.1.XX si usa quello virtuale ottenuto da ZeroTier e ovviamente funziona quando il NAS si è avviato ed è nella schermata di login.
- DrivePool (non indispensabile ma consigliato, costo 26 euro) che permette di creare un pool di dischi (come Storage Pool di Windows 10) ma è molto più flessibile (puoi usare dischi con già dati in NTFS o REFS e puoi definire il backup dei dati sia su interi dischi o anche su singole cartelle scegliendo il numero delle copie che effettua di dati importanti). In caso di problemi si smonta con un click il volume dal pool e si può agire singolarmente sul singolo disco cosa che non si può fare con Storage Pool o impostando il disco in RAID1.
Che hardware serve?
- a oggi la miglior scelta su cui costruirsi un NAS multiuso è partire da una scheda madre Asrock J5005-ITX o J4105-ITX (meno potente e meno costosa ma comunque validissima). La prima si trova per circa 120€ la seconda per circa 90€. Queste schede madre hanno quadcore di tutto rispetto non estremamente potenti ma con consumo energetico estremamente ridotto e CPU saldata fanless estremamente silenziosi.
- 4GB di ram, più che sufficienti per gestire tutto;
- alimentatore di dimensioni standard di qualità almeno 80plus bronze da 300W/350W massimo che si trova per 30/35€. Lascerei perdere soluzioni PICO PSU che possono essere fighe ma hanno costi superiori o identici senza benefici o mini alimentatori costosi;
- case spazioso ben areato con adeguate ventole e decente flusso d'aria. Thermaltake core v1 per 2x HHD da 3.5" + 2x HHD da 2.5" e Coolermaster 120 Elite o 130 Elite per soluzioni a 3-4 dischi. La versione 120 permette di installare fino a 4 dischi modificando lo slot da 5,25" mentre la versione 130 perde il cage di dischi e teoricamente andrebbe installata a parte. Ovviamente ci sono soluzioni differenti più costose come il Fractal Node 304 che ha spazi fino a 6 dischi da 3.5" ma costa anche sopra i 100€!
Questione dischi:
- Le due schede madri consigliate hanno lo slot M.2. io lo userei con uno di piccolo taglio per avviare e far girare SOLO sistema operativo almeno risparmiate uno slot SATA;
- eventuali configurazioni con molti dischi possono essere effettuate acquistando una scheda pci-express con slot SATA extra (consiglio modelli affidabili e non cinesate);
- per i dischi di storage io vado da tempo su WD Red che nonostante usurati mi hanno sempre dimostrato grande affidabilità anche se con problemi derivanti l’usura.
Faccio presente che questa è stata la mia personale soluzione dopo averne testate tante altre, con software e “scuole di pensiero” differenti. Per quanto mi riguarda quanto sopra è il modo più semplice, veloce ed efficiente per un giusto compromesso tra qualità, performance e prezzo finale per aver un NAS multiuso.
Esistono soluzioni "migliori"? E’ probabile. Questa è la mia.
Questa è la prima revisione.
Io ovviamente parto da degli assunti che a qualcuno, specialmente a determinate categorie di puristi, faranno storcere il naso ma come già anticipato le mie scelte derivano da massima flessibilità e facilità nel multiuso mantenendo una piattaforma che conosco molto bene e di cui sono capace di gestire soprattutto in caso di problemi.
Che software server?
- Windows 10 consigliato per facilità di gestione e parco software. Opzionale Linux per i puristi;
- Windows Desktop remoto per accedere da remoto. Richiede IP locale o virtuale e ID e password di login del NAS;
- Chrome remote desktop come accesso remoto di riserva (il nuovo CRD è peggiorato assai con l'ultima release che forza usare il browser e non più le "app" di chrome) che permette l’accesso remoto usando le proprie credenziali di google e un PIN;
- Wake on lan (scaricabile dallo store di windows 10) o uno dei tanti altri simili che permette di “svegliare” il NAS se spento da remoto sia da locale che da remoto (in questo caso è necessario aprire la porta 7 UDP per l’indirizzo IP del NAS. Nota: Si può avere anche il NAS connesso su repeater wifi o router secondario wifi ma sempre collegato via ethernet! Per “svegliare” il PC da remoto serve inoltre fornirsi di un DNS a causa del proprio IP non statico e noip.com offre questo servizio gratuitamente. Va poi impostato sempre da router sempre nella sezione DynDNS le proprie credenziali di noip.com e DNS!;
- ZeroTier per creare una LAN virtuale e accedere da remoto. Si installa nel proprio PC e nel NAS e crea una lan virtuale con IP personalizzabile. Una volta svegliato il proprio NAS da remoto per entrare nel NAS con Windows Desktop remoto anziché usare l’IP locale 191.168.1.XX si usa quello virtuale ottenuto da ZeroTier e ovviamente funziona quando il NAS si è avviato ed è nella schermata di login.
- DrivePool (non indispensabile ma consigliato, costo 26 euro) che permette di creare un pool di dischi (come Storage Pool di Windows 10) ma è molto più flessibile (puoi usare dischi con già dati in NTFS o REFS e puoi definire il backup dei dati sia su interi dischi o anche su singole cartelle scegliendo il numero delle copie che effettua di dati importanti). In caso di problemi si smonta con un click il volume dal pool e si può agire singolarmente sul singolo disco cosa che non si può fare con Storage Pool o impostando il disco in RAID1.
Che hardware serve?
- a oggi la miglior scelta su cui costruirsi un NAS multiuso è partire da una scheda madre Asrock J5005-ITX o J4105-ITX (meno potente e meno costosa ma comunque validissima). La prima si trova per circa 120€ la seconda per circa 90€. Queste schede madre hanno quadcore di tutto rispetto non estremamente potenti ma con consumo energetico estremamente ridotto e CPU saldata fanless estremamente silenziosi.
- 4GB di ram, più che sufficienti per gestire tutto;
- alimentatore di dimensioni standard di qualità almeno 80plus bronze da 300W/350W massimo che si trova per 30/35€. Lascerei perdere soluzioni PICO PSU che possono essere fighe ma hanno costi superiori o identici senza benefici o mini alimentatori costosi;
- case spazioso ben areato con adeguate ventole e decente flusso d'aria. Thermaltake core v1 per 2x HHD da 3.5" + 2x HHD da 2.5" e Coolermaster 120 Elite o 130 Elite per soluzioni a 3-4 dischi. La versione 120 permette di installare fino a 4 dischi modificando lo slot da 5,25" mentre la versione 130 perde il cage di dischi e teoricamente andrebbe installata a parte. Ovviamente ci sono soluzioni differenti più costose come il Fractal Node 304 che ha spazi fino a 6 dischi da 3.5" ma costa anche sopra i 100€!
Questione dischi:
- Le due schede madri consigliate hanno lo slot M.2. io lo userei con uno di piccolo taglio per avviare e far girare SOLO sistema operativo almeno risparmiate uno slot SATA;
- eventuali configurazioni con molti dischi possono essere effettuate acquistando una scheda pci-express con slot SATA extra (consiglio modelli affidabili e non cinesate);
- per i dischi di storage io vado da tempo su WD Red che nonostante usurati mi hanno sempre dimostrato grande affidabilità anche se con problemi derivanti l’usura.
Faccio presente che questa è stata la mia personale soluzione dopo averne testate tante altre, con software e “scuole di pensiero” differenti. Per quanto mi riguarda quanto sopra è il modo più semplice, veloce ed efficiente per un giusto compromesso tra qualità, performance e prezzo finale per aver un NAS multiuso.
Esistono soluzioni "migliori"? E’ probabile. Questa è la mia.
Questa è la prima revisione.