Oaichehai
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Microsoft cerca di mettere in ginocchio la concorrenza con una serie di brevetti che gli garantirebbero un certo margine di tutela a protezione delle sue "invenzioni".
Ecco la fonte della notizia di cui potete trovare qui a seguire un estratto:
ROMA - Bill Gates ha inventato la procedura che permette di avviare un programma con un clic del mouse. Ne è convinto il Patent Office statunitense, che ha appena assegnato a Microsoft un brevetto su "un bottone per il lancio delle applicazioni". E' uno dei bizzarri effetti della nuova politica di Microsoft nel campo dei brevetti, che sta mettendo in allarme i concorrenti del gigante statunitense e i sostenitori dell'open source.
"Circa il 75 per cento delle cause per violazione di brevetto finisce in una bolla di sapone", spiega Daniel Ravicher, direttore esecutivo della Public Patent Foundation. "Le grandi aziende hanno ingenti risorse da dedicare a questi grattacapi, ma le piccole organizzazioni che sviluppano software open source non hanno i soldi per affrontare Microsoft davanti ai giudici". Eric Raymond, presidente della Open Source Initiative, è ancora più diretto: "Vogliono colpirci direttamente. E' un tentativo di azzoppare la concorrenza".
Il problema rischia di riproporsi in termini simili anche in Europa: il Consiglio dei ministri dell'Unione ha recentemente approvato una direttiva che ricalca la normativa statunitense sui brevetti. Secondo i suoi critici, Microsoft ha avuto un peso significativo sull'approvazione di questo provvedimento: la società di Redmond detiene grandi interessi in Irlanda, presidente di turno
Ecco la fonte della notizia di cui potete trovare qui a seguire un estratto:
ROMA - Bill Gates ha inventato la procedura che permette di avviare un programma con un clic del mouse. Ne è convinto il Patent Office statunitense, che ha appena assegnato a Microsoft un brevetto su "un bottone per il lancio delle applicazioni". E' uno dei bizzarri effetti della nuova politica di Microsoft nel campo dei brevetti, che sta mettendo in allarme i concorrenti del gigante statunitense e i sostenitori dell'open source.
"Circa il 75 per cento delle cause per violazione di brevetto finisce in una bolla di sapone", spiega Daniel Ravicher, direttore esecutivo della Public Patent Foundation. "Le grandi aziende hanno ingenti risorse da dedicare a questi grattacapi, ma le piccole organizzazioni che sviluppano software open source non hanno i soldi per affrontare Microsoft davanti ai giudici". Eric Raymond, presidente della Open Source Initiative, è ancora più diretto: "Vogliono colpirci direttamente. E' un tentativo di azzoppare la concorrenza".
Il problema rischia di riproporsi in termini simili anche in Europa: il Consiglio dei ministri dell'Unione ha recentemente approvato una direttiva che ricalca la normativa statunitense sui brevetti. Secondo i suoi critici, Microsoft ha avuto un peso significativo sull'approvazione di questo provvedimento: la società di Redmond detiene grandi interessi in Irlanda, presidente di turno