MILANO - La procura di Milano ha disposto il sequestro per il reato di ricettazione nei confronti della 'edicola digitale' Avaxhome, un portale di condivisione che pubblicava giornali, libri e fumetti. Il sequestro del provider è stato già convalidato dal gip di Milano e l'inchiesta coordinata dal pm Ferdinando Esposito è nata da una denuncia della Mondadori del giugno scorso.
La denuncia della Mondadori. «È un problema serio - ha spiegato il legale del provider, Fulvio Sarzana - perchè è la prima volta al mondo che si ipotizza la ricettazione». Il 12 giugno scorso Mondadori ha presentato in procura una denuncia contro Avaxhome, una sorta di sito 'pirata' che pubblicava una serie di giornali, senza però riconoscere i diritti d'autore. Il pm Esposito ha disposto nei giorni scorsi il sequestro d'urgenza del sito, sequestro che è poi stato convalidato dal gip.
Ricettazione. L'avvocato Sarzana, legale anche dell'associazione italiana provider, ha spiegato che «questo sequestro è un problema serio perchè per la prima volta in Italia e nel mondo si ipotizza il reato di ricettazione per la riproduzione di articoli sul web e non solo quello di violazione del diritto d'autore». Secondo l'avvocato «il rischio è che da oggi in poi chiunque riproduca articoli sul web si veda chiudere il sito e arrivare una denuncia penale per un reato che equipara questo caso a quello dei ladri d'auto». L'avvocato ha annunciato inoltre che contro questo provvedimento farà ricorso al tribunale del riesame.
Il pm. «Mettere a disposizione del pubblico opere tutelate dal diritto d'autore costituisce sempre un fatto illecito che integra, in questo modo, anche un illecito scopo di lucro determinato dall'introito economico in virtù della presenza dei vari banner pubblicitari sul sito», scrive il pm di Milano, Ferdinando Esposito, nel decreto di sequestro d'urgenza (poi convalidato dal gip) nei confronti di Avaxhome.
Gestori non identificati. Come si legge nel decreto, i gestori del sito devono essere ancora identificati nell'ambito delle indagini condotte dalla polizia postale. «Vi è fondato motivo di ritenere - scrive il pm - che alcuni soggetti, in corso di completa identificazione, possano essere coinvolti nell'abusiva attività di creazione, mantenimento, immissione, diffusione e scaricamento di opere tutelate dal diritto d'autore attraverso il sito-dominio denominato www.avaxhome.ws». Il sito web, si legge ancora, «fornisce agli utenti interessati la possibilità di ricercare i contenuti afferenti le opere tutelate dal diritto d'autore i cui diritti appartengono alla parte offesa Arnoldo Mondadori spa (come da denuncia querela del 12 giugno 2012».
Ricavi pubblicitari. Con i clic degli utenti sui banner pubblicitari, spiega il pm, «i gestori del sito percepiscono un compenso regolamentato da un vero e proprio contratto di pubblicità». Secondo il pm, per il sequestro «preventivo del sito internet mediante l'oscuramento della pagina web» sussistono «particolari ragioni d'urgenza determinate dal pericolo che i soggetti indagati, in corso di identificazione, possano venire a conoscenza dell'indagine». E poi ancora: «L'atto abusivo di immissione in rete con contestuale riproduzione di opere tutelate e messa a disposizione del pubblico di opere dell'ingegno on line, rappresenta un pericolo grave ed irreparabile per i titolari dei diritti e pone i soggetti che se ne avvalgono di fronte a un profitto»
La denuncia della Mondadori. «È un problema serio - ha spiegato il legale del provider, Fulvio Sarzana - perchè è la prima volta al mondo che si ipotizza la ricettazione». Il 12 giugno scorso Mondadori ha presentato in procura una denuncia contro Avaxhome, una sorta di sito 'pirata' che pubblicava una serie di giornali, senza però riconoscere i diritti d'autore. Il pm Esposito ha disposto nei giorni scorsi il sequestro d'urgenza del sito, sequestro che è poi stato convalidato dal gip.
Ricettazione. L'avvocato Sarzana, legale anche dell'associazione italiana provider, ha spiegato che «questo sequestro è un problema serio perchè per la prima volta in Italia e nel mondo si ipotizza il reato di ricettazione per la riproduzione di articoli sul web e non solo quello di violazione del diritto d'autore». Secondo l'avvocato «il rischio è che da oggi in poi chiunque riproduca articoli sul web si veda chiudere il sito e arrivare una denuncia penale per un reato che equipara questo caso a quello dei ladri d'auto». L'avvocato ha annunciato inoltre che contro questo provvedimento farà ricorso al tribunale del riesame.
Il pm. «Mettere a disposizione del pubblico opere tutelate dal diritto d'autore costituisce sempre un fatto illecito che integra, in questo modo, anche un illecito scopo di lucro determinato dall'introito economico in virtù della presenza dei vari banner pubblicitari sul sito», scrive il pm di Milano, Ferdinando Esposito, nel decreto di sequestro d'urgenza (poi convalidato dal gip) nei confronti di Avaxhome.
Gestori non identificati. Come si legge nel decreto, i gestori del sito devono essere ancora identificati nell'ambito delle indagini condotte dalla polizia postale. «Vi è fondato motivo di ritenere - scrive il pm - che alcuni soggetti, in corso di completa identificazione, possano essere coinvolti nell'abusiva attività di creazione, mantenimento, immissione, diffusione e scaricamento di opere tutelate dal diritto d'autore attraverso il sito-dominio denominato www.avaxhome.ws». Il sito web, si legge ancora, «fornisce agli utenti interessati la possibilità di ricercare i contenuti afferenti le opere tutelate dal diritto d'autore i cui diritti appartengono alla parte offesa Arnoldo Mondadori spa (come da denuncia querela del 12 giugno 2012».
Ricavi pubblicitari. Con i clic degli utenti sui banner pubblicitari, spiega il pm, «i gestori del sito percepiscono un compenso regolamentato da un vero e proprio contratto di pubblicità». Secondo il pm, per il sequestro «preventivo del sito internet mediante l'oscuramento della pagina web» sussistono «particolari ragioni d'urgenza determinate dal pericolo che i soggetti indagati, in corso di identificazione, possano venire a conoscenza dell'indagine». E poi ancora: «L'atto abusivo di immissione in rete con contestuale riproduzione di opere tutelate e messa a disposizione del pubblico di opere dell'ingegno on line, rappresenta un pericolo grave ed irreparabile per i titolari dei diritti e pone i soggetti che se ne avvalgono di fronte a un profitto»