Annosa questione della scelta dei cavi, mito o realtà?

Secondo te, considerando solo cavi costruiti bene, influenzano il suono di una catena audio?

  • SI

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  • NO

    Voti: 8 100.0%

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sp3ctrum

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Questa cosa dei cavi che influenzano l'audio é una guerra che sento ormai da 35 anni...

Certo che ci sono dei limiti, se si comprano cavi dai cinesi, di sezione infima e saldature mezzo scollate, la differenza si sente.

Ma se il cavo ha la giusta sezione, é saldato bene e i connettori sono buoni, suonano come quelli da 5mila euro.
 
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Questa cosa dei cavi che influenzano l'audio é una guerra che sento ormai da 35 anni...

Certo che ci sono dei limiti, se si comprano cavi dai cinesi, di sezione infima e saldature mezzo scollate, la differenza si sento.

Ma se il cavo ha la giusta sezione, é saldato bene e i connettori sono buoni, suonano come quelli da 5mila euro.
Non è così scontato e sebbene di appassionati "creduloni" ce ne siano, non proprio tutti sono fessi e/o senza orecchie. Comunque non sono i cavi a suonare ma il "circuito elettrico" che si crea tra questi, l'amplificatore ed i diffusori. I tuoi potrebbero dare ottimi risultati sul mio impianto ed i miei fare pena sul tuo. Detto ciò, in ditta si usano cavi da qualche centinaio d'euro per collegare i componenti fra loro ed i diffusori (talvolta ne abbiamo provati alcuni veramente fuori da ogni ragione). Cambiamo un solo anello della catena e riproviamo tutti i cavi a disposizione finche non si trova una quadra che metta tutti d'accordo. Tante persone scettiche, dopo, nei punti vendita, hanno cambiato idea. Domanda indiscreta e senza provocazioni (davvero): colleghereste i migliori sistemi d'altoparlanti che potreste permettervi all'amplificatore migliore che potreste acquistare con dei cavi da 30 o 50 euro la coppia (magari neppure terminati)?? Supponendo che tra ampli e diffusori esca una cifra pari a venti o trentamila euro (ma pure duemila), non pretendereste di avere cablaggi costruiti in modo tale che vi diano certezze audio (dopo aver fatto delle prove)? Davvero mettereste cavo da elettricista (pur se di buona sezione e terminato)? Davvero risparmiereste 200 o 300 euro comprando quelli di mediawrld (od altro centro per tv, lavatrici e cellulari)??
Fate sapere (perchè pure io anni fa mi dovetti ricredere).
Volevo aggiungere (tanto ormai mi starete augurando ogni bene) 8-b che il cavo non è solo sezione e schermatura, deve riuscire a compensare le perdite e/o l'equalizzazione dovute a resistenza, induttanza ed impedenza (alcune di queste adoperate proprio per caratterizzare il cavo), e lo fà col rame cotto in assenza d'ossigeno, con altri metalli nobili legati al rame e con altre peripezie che avranno pur studiato. Certo, poi c'è il fatto che sono prodotti di nicchia e quindi i prezzi lievitano parecchio (talvolta senza motivo, Verissimo) ed in effetti nessuno è obbligato a comprarli e/o capire se le orecchie sono disposte ad accettare che per quella piccola sfumatura si debba spendere molto: ho parecchie conoscenze che hanno difficoltà a riconoscere l'audio mp3 dal pcm, un dac da un altro oppure preferiscono un audio surround privo di tutto ciò per cui "noi ditta" lottiamo per far conoscere, divulgare ed ovviamente vendere rispetto ad un suono stereo da rimanere a bocca aperta con lacrimuccia di gioia negli occhi spalancati! Per questo ad ognuno il suo e "viva la musica", come direbbe un amico giornalista conosciuto dagli addetti ai lavori ed il Renato che ho avuto modo di conoscere e frequentare da ragazzina. Ciao Ragazzi e... non insultatemi perchè mi piace parlare un po' (lo so dovrei scrivere un po' di più) ;-bbbbb
 

sp3ctrum

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Io credo che (e i test lo dimostrano), che un cavo fatto bene da 50€ suona come un cavo da 5000€.

Ovviamente se devo metterlo in un impianto bello costoso, lo scelgo abbinato e più costoso, ma sarà una scelta qualitativa e visiva.

Bello da vedere e buono da avere i collegamenti ben saldi, ma di sicuro non da 5mila euro.
 

Kelion

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Non è così scontato e sebbene di appassionati "creduloni" ce ne siano, non proprio tutti sono fessi e/o senza orecchie. Comunque non sono i cavi a suonare ma il "circuito elettrico" che si crea tra questi, l'amplificatore ed i diffusori. I tuoi potrebbero dare ottimi risultati sul mio impianto ed i miei fare pena sul tuo. Detto ciò, in ditta si usano cavi da qualche centinaio d'euro per collegare i componenti fra loro ed i diffusori (talvolta ne abbiamo provati alcuni veramente fuori da ogni ragione). Cambiamo un solo anello della catena e riproviamo tutti i cavi a disposizione finche non si trova una quadra che metta tutti d'accordo. Tante persone scettiche, dopo, nei punti vendita, hanno cambiato idea. Domanda indiscreta e senza provocazioni (davvero): colleghereste i migliori sistemi d'altoparlanti che potreste permettervi all'amplificatore migliore che potreste acquistare con dei cavi da 30 o 50 euro la coppia (magari neppure terminati)?? Supponendo che tra ampli e diffusori esca una cifra pari a venti o trentamila euro (ma pure duemila), non pretendereste di avere cablaggi costruiti in modo tale che vi diano certezze audio (dopo aver fatto delle prove)? Davvero mettereste cavo da elettricista (pur se di buona sezione e terminato)? Davvero risparmiereste 200 o 300 euro comprando quelli di mediawrld (od altro centro per tv, lavatrici e cellulari)??
Fate sapere (perchè pure io anni fa mi dovetti ricredere).
Volevo aggiungere (tanto ormai mi starete augurando ogni bene) 8-b che il cavo non è solo sezione e schermatura, deve riuscire a compensare le perdite e/o l'equalizzazione dovute a resistenza, induttanza ed impedenza (alcune di queste adoperate proprio per caratterizzare il cavo), e lo fà col rame cotto in assenza d'ossigeno, con altri metalli nobili legati al rame e con altre peripezie che avranno pur studiato. Certo, poi c'è il fatto che sono prodotti di nicchia e quindi i prezzi lievitano parecchio (talvolta senza motivo, Verissimo) ed in effetti nessuno è obbligato a comprarli e/o capire se le orecchie sono disposte ad accettare che per quella piccola sfumatura si debba spendere molto: ho parecchie conoscenze che hanno difficoltà a riconoscere l'audio mp3 dal pcm, un dac da un altro oppure preferiscono un audio surround privo di tutto ciò per cui "noi ditta" lottiamo per far conoscere, divulgare ed ovviamente vendere rispetto ad un suono stereo da rimanere a bocca aperta con lacrimuccia di gioia negli occhi spalancati! Per questo ad ognuno il suo e "viva la musica", come direbbe un amico giornalista conosciuto dagli addetti ai lavori ed il Renato che ho avuto modo di conoscere e frequentare da ragazzina. Ciao Ragazzi e... non insultatemi perchè mi piace parlare un po' (lo so dovrei scrivere un po' di più) ;-bbbbb
No aspetta. Non parlavo di rame senza arte ne parte. Non ho parlato di filo elettrico da impianto industriale in rame TPC. Rame OFC almeno 5 noni o 6 noni sicuramente senza arrivare al 7 noni o rame OCC. Stagnato e non argentato per i cavi di potenza per limitare l'effetto pelle conservando la flessibilità si. L'argento col rame meglio lasciarlo perdere. Un Supra, Mogami, QED o Ricable magari twistato, non un cinese qualsiasi ma non di più. Compro i cavi al metro e i connettori li scelgo e saldo io con lega all'argento. Si risparmiano decine di euro facendo così e mettendo gli stessi componenti del cavo assemblato che costa minimo il doppio di quanto pago io. Quel che non sopporto è far pagare X euro ingiustificati al povero consumatore finale per vendergli fumo. Il discorso è un pò diverso da quel che hai inteso ma forse non mi sono spiegato bene.
 

Massimo 2967

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Io sono anni, che uso cavetto coassiale rg 174/u military type, per i collegamenti bf, e non ho mai avvertito differenze rispetto a connessioni ben più costose.
P.S.
Induttanza, impedenza, capacità in un cavo coassiale, dipendono da come viene costruito, e dal tipo di materiale usato come dielettrico.
Usare rame cotto o leghe esoteriche composte da minerali rari, non ne cambia le caratteristiche, a parte forse la resistenza in ohm al metro lineare.
 
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No aspetta. Non parlavo di rame senza arte ne parte. Non ho parlato di filo elettrico da impianto industriale in rame TPC. Rame OFC almeno 5 noni o 6 noni sicuramente senza arrivare al 7 noni o rame OCC. Stagnato e non argentato per i cavi di potenza per limitare l'effetto pelle conservando la flessibilità si. L'argento col rame meglio lasciarlo perdere. Un Supra, Mogami, QED o Ricable magari twistato, non un cinese qualsiasi ma non di più. Compro i cavi al metro e i connettori li scelgo e saldo io con lega all'argento. Si risparmiano decine di euro facendo così e mettendo gli stessi componenti del cavo assemblato che costa minimo il doppio di quanto pago io. Quel che non sopporto è far pagare X euro ingiustificati al povero consumatore finale per vendergli fumo. Il discorso è un pò diverso da quel che hai inteso ma forse non mi sono spiegato bene.
D'accordo con te sui marchi da te citati. Ottimi a buon prezzo, per di più se sai fare bene le saldature. ;-)
Ti sei spiegatissimo (spiegato benissimo)
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Io sono anni, che uso cavetto coassiale rg 174/u military type, per i collegamenti bf, e non ho mai avvertito differenze rispetto a connessioni ben più costose.
P.S.
Induttanza, impedenza, capacità in un cavo coassiale, dipendono da come viene costruito, e dal tipo di materiale usato come dielettrico.
Usare rame cotto o leghe esoteriche composte da minerali rari, non ne cambia le caratteristiche, a parte forse la resistenza in ohm al metro lineare.
Non so che impianto hai... (military Type sono quelle cose a cui non faccio troppo caso, come il notebook con cui scrivo: se cade da 50 cm si scassa, scommetto)
Grazie per il tuo parere Massimo
 

Massimo 2967

Utente Èlite
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Non so che impianto hai... (military Type sono quelle cose a cui non faccio troppo caso, come il notebook con cui scrivo: se cade da 50 cm si scassa, scommetto)
Grazie per il tuo parere Massimo
" military type" per quanto riguarda i cavi coassiali, indica solo che quel cavo, deve superare standard qualitativi superiori rispetto al normale cavo coassiale.
Riguardo al mio impianto.
Ricatec-RMC-350.jpg
 

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L'errore non è credere che i cavi possano influenzare l'audio, l'errore è credere di poter scientificamente equalizzare l'impianto tramite un cavo.
 
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sp3ctrum

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Ho visto persone che fanno su youtube, prove di ascolto tra cavi da 1000€ e 5000€ concludendo di sentire la differenza...
 

TheFinalCut

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L'errore non è credere che i cavi possano influenzare l'audio, l'errore è credere di poter scientificamente equalizzare l'impianto tramite un cavo.
Capisco, però tramite i cavi si potranno esaltare o ridurre determinati aspetti della riproduzione musicale. Con ciò non voglio assolutamente dire che riesco a "tirar su o giù" delle levette abbinate ad x frequenza ("metto il cavo verde per esaltare i 12 Khz, metto quello rosso per addolcire gli 80Hz). Certo però che con sti benedetti cavi (iniziano a starmi sulle....oo) riesco ad effettuare un "fine tuning" su impianti capaci di diffondere musica in maniera ineccepibile. Quindi benvenga il cavo da elettricista (di buona sezione) su primo impiantino, senza ambizioni "esoteriche" ma... adopererò un cavo di indubbia qualità su sistemi da svariate migliaia di euro. Dedicherò una parte di soldi, quantificabile in un buon 5% del totale, alle interconnessioni (giusto per non ripetere CAVI) ;-))
 

sp3ctrum

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Capisco, però tramite i cavi si potranno esaltare o ridurre determinati aspetti della riproduzione musicale. Con ciò non voglio assolutamente dire che riesco a "tirar su o giù" delle levette abbinate ad x frequenza ("metto il cavo verde per esaltare i 12 Khz, metto quello rosso per addolcire gli 80Hz). Certo però che con sti benedetti cavi (iniziano a starmi sulle....oo) riesco ad effettuare un "fine tuning" su impianti capaci di diffondere musica in maniera ineccepibile. Quindi benvenga il cavo da elettricista (di buona sezione) su primo impiantino, senza ambizioni "esoteriche" ma... adopererò un cavo di indubbia qualità su sistemi da svariate migliaia di euro. Dedicherò una parte di soldi, quantificabile in un buon 5% del totale, alle interconnessioni (giusto per non ripetere CAVI) ;-))

Sinceramente non capisco la tua posizione sul tema "cavi che suonano meglio".

Io posso scommettere che facendo una prova bendata e senza vedere quando vengono cambiati i cavi, non saresti in grado di capire la differenza tra un cavo da 50€ e uno da 2000€.

Sono stati fatti dei test con macchinari elettronici, molto più sensibili dell'orecchio umano e non vi è stata trovata nessuna differenza.

Quindi, data la giusta sezione del cavo, la giusta guaina isolante, la giusta saldatura e i giusti connettori, il suono resta uguale sempre se si rispettano questi parametri e questi parametri sono rispettabili anche spendendo solo 50€.

Il resto é esoterismo.
 
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TheFinalCut

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Amministratoreeee, cosa mi dici!!!! Quindi se fosse così un apparecchio audio che, alle misure elettriche e/o digitali non è perfetto dovrebbe suonare peggio di uno perfetto????
Scusami.
Ps: Se non fossi in grado di capire quella differenza palese per chi ha un orecchio piuttosto allenato, con impianto adeguato in ambiente dal suono mediamente controllato, non lavorerei.
Non facciamola diventare una sfida. Vi prego. Che posizione vuoi che abbia?! Io sostengo una cosa e tu un'altra. Tutto qui. Era carino confrontarsi su esperienze d'ascolto. Pensa se parlassimo di formati audio, di distorsioni armoniche (e quali, comprese quelle in ambito digitale), oppure meglio valvole transistor, classe a, ab o d????????
Cavolo ma qui ci sono appassionati pronti a dibattere serenamente o gente semi incacchiata pronta al combattimento (perchè è qui che si sta arrivando se non sbaglio), che sanno tutto loro, di tutto e su tutto???
Piccolo sfogo, spero ci stia, altrimenti abbandono, un po' triste ma abbandono. Isa
 

Andretti60

Utente Èlite
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O crediamo nella scienza, o no.

Disclaimer: questo commento è un bel pallettone, entrate a vostro rischio e pericolo.

Qualsiasi cavo ha caratteristiche elettriche che dipendono dal materiale usato per la sua costruzione e da come sia costruito, questo si traduce in termini tecnici nella resistenza del cavo (per unità di lunghezza) nel caso di corrente continua, in caso di corrente alternata si parla di impedenza (che è un numero complesso) e tale impedenza varia con la frequenza (la formula è ben nota).

In caso di corrente continua la scelta del cavo dipende solo dalla sezione del conduttore, uno dei fattori che determina la resistenza, in quanto si vuole la minima resistenza possibile in modo da minimizzare la perdita di potenza.

In caso di corrente alternata il discorso è molto più complesso, ma in soldoni dipende dalla frequenza della corrente. Per esempio la tensione che abbiamo in casa è a 50Hz, è una frequenza molto bassa, sappiamo tutti che qualsiasi cavo va bene, vale la stessa regola della corrente continua, deve avere una sezione adatta alla corrente di cui abbiamo bisogno.

In entrambi i casi, l’altro parametro da tenere in considerazione è l’isolamento, che deve essere scelto in base alla tensione della corrente. Una tensione da 500V richiede un isolamento maggiore di una da 100mV (enormemente maggiore).

Questo il concetto base, nei vecchi istituti tecnici (che io stesso frequentai) questo si insegnava all’inizio del corso Tecnologia delle Costruzioni, la parte dei cavi occupava una bella fetta del corso, ed era molto diversa a seconda dell’indirizzo in quanto i cavi sono ben diversi nel caso di basse frequenze e alte potenze (per esempio tipico in una centrale elettrica), medio frequenze e basse potenze (tipico dei componenti elettronici di uso comune) e alte frequenze (tipico delle trasmissioni radio e televisive).

Il settore audio è estremamente semplice, in quanto si parla di un centinaio di Watt di potenza in un intervallo di frequenze molto limitato, un orecchio umano medio è capace di percepire suoni che vanno dai 20 ai 20mila Hz, intervallo che degrada velocemente con l’età, tutti i componenti in una catena audio sono progettati (e limitati) in questo intervallo.

La domanda da farsi quindi è molto semplice: a causa della sua impedenza, può un cavo influire sulla trasmissione del segnale acustico elettrico. La risposta è ovviamente si, il cavo come detto in precedenza ha una sua impedenza propria, che varia con la frequenza, quindi segnali a frequenza diversa verranno trasmessi in modo diverso, saranno più o meno attenuati e la loro fase sarà diversa (scusate, ho introdotto una concetto senza spiegarlo, quello di “fase”, lasciamo perdere al momento).

Accertato che cavi diversi conducano in maniera diversa, la seconda domanda da farsi è “quanto” questa trasmissione sia diversa, che porta alla domanda successiva, ossia se l’orecchio umano sia in grado di riconoscere tale differenza.

Fortunatamente, la teoria dei circuiti (quella che noi periti imparammo a suo tempo) ci aiuta a determinare quanto sia questa differenza, in termini di segnale elettrico in base alle caratteristiche dei componenti. Non c’è nessuna ambiguità e magia in ciò, sappiamo come il segnale elettrico si propaga, se non lo sapessimo in questo momento non potreste leggere quello che scrivo.

La seconda teoria che ci aiuta è la fisiologia dell’orecchio umano, cosa che abbiamo studiato da secoli, e che conosciamo bene. L’orecchio umano (come in molti altri evoluti esseri viventi) è molto complesso, ma a causa della evoluzione ha le sue limitazioni. Una la abbiamo già vista, ossia è limitato in un intervallo ristretto di frequenze, che sono quelle importanti per la nostra vita comune (due esempi stupidi: sentiamo il rumore che fa un ruscello quindi possiamo trovare sorgenti vicine di acqua, sentiamo il ruggito di un leone quindi riconosciamo un pericolo imminente). Una altra limitazione è sapere riconoscere la differenza in pressione acustica tra due suoni, differenza che si misura in decibel (unità di misura relativa, simbolo dB), anche in questo caso non esiste una risposta unica. Una persona giovane con un orecchio allenato (tipico in un musicista o un tecnico del suono) può percepire anche 0,1dB più comune 0,25dB, e solo in un ristretto intervallo di frequenze. L’orecchio di una persona comune a volte non percepisce nemmeno differenze di 3dB, e ovviamente cambia con l’età (nulla rimane inalterato nel tempo). Tra parentesi, il valore di 3dB è anche quello usato per misurare la risposta in frequenza dei componenti.

Adesso abbiamo tutte le informazioni per rispondere alla domanda: è vero che i cavi fanno differenza. Parlo di cavi fatti bene, con sezione e isolamento giusta e abbastanza flessibili che non si sfascino dopo poco tempo di uso. La risposta è un categorico NO. In teoria, calcoli alla mano, le differenze di trasmissioni sono sempre inferiori a 0,1db per cavi normali, in tutto l’intervallo di frequenze, per buoni cavi la differenza è di qualche ordine di grandezza inferiore (parlo di cavi da decine di euro), ossia siamo ben al di sotto della soglia dell’udito.

Va bene, direte voi, ma in pratica? Anche in pratica. Un altro corsi importante degli istituti tecnici è quello di Misure Elettriche, molto tosto, che miete vittime anche illustri. In parole povere, sappiamo come fare le misure in maniera oggettiva e ripetibile, c’è tutta una teoria dietro, anche in questo caso se non fosse vero l’oggetto che state usando per leggere questo commento (sempre che siate arrivati a questo punto) non funzionerebbe. Molti laboratori hanno effettuato, da decenni, misure sui cavi per il trasporto del segnale acustico, sia cavi di potenza (quelli tra l’ampli e il diffusore) che segnali a basso livello, usando tecniche sempre più sofisticate e strumenti sempre più costosi. La risposta è sempre stata univoca e in accordo con la teoria. Nessun cavo da mille mila euro si è dimostrato migliore di una da poche decine.

Domanda finale: perché quindi c’è ancora chi si ostina a dire che siano capaci a sentire la differenza tra cavi diversi? Non solo, ma da come il cavo viene posizionato? Perché c’è chi dice che i cavi non debbano essere a contatto del pavimento, bensì sollevati di almeno per qualche centimetro? Beh, sono arrivato alla fine di questo commento. Se volete la mia risposta dovete chiedere, e vi assicuro: vi prometto un altro bel pallettone.
 

azi_muth

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Questa cosa dei cavi che influenzano l'audio é una guerra che sento ormai da 35 anni...

Certo che ci sono dei limiti, se si comprano cavi dai cinesi, di sezione infima e saldature mezzo scollate, la differenza si sente.

Ma se il cavo ha la giusta sezione, é saldato bene e i connettori sono buoni, suonano come quelli da 5mila euro.

Mah la prova del 9 è aprire i propri diffusori e vedere che cavo viene utilizzato.
In diffusori fino a 1000 euro non ho mai visto nulla di eccezionale. Anzi spesso ci sono sorprese piuttosto amare.
A meno di avere diffusori particolari basta un cavo della sezione giusta.
Poi se avete diffusori da 50.000 euro spenderne 5.000 sui cavi non credo sia un problema e questo è indipendente dal fatto che oggettivamente cambi qualcosa o meno. Magari basta solo l'idea che non siano "proporzionati" all'impianto.
Alla fine nelle cose è più importante quello che crediamo sia reale rispetto a quello che lo è veramente.
 
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TheFinalCut

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No grazie sei stato esaustivo! Dio me ne scampi da ogni altro eventuale commento al riguardo. 8-))))
Scusate, spero di non aver alterato il vostro sistema nervoso B-)))
Isa abbandona questo discorso e, certamente avrebbe desiderato qualcuno in grado di appoggiare le sue certissime impressioni.
Se parliamo dell'orecchio umano e della sua risp. in freq. tutto (più o meno) riproduce tali frequenze e quindi?! Tutti gli apparecchi suonano allo stesso identico modo?
Nunu, meglio parlare di computer.
Ciao ragazzi e comunque sempre grazie per avermi accolta sul Tom's site
 
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